I ragazzi nel cortile

Non c’è più l’albero di fichi nel cortile, moderni bagni al posto delle turche nei servizi dove si facevano i “battesimi” ai ginnasiali, pavimenti in marmo lucidati al posto delle mattonelle in gres grigie e rosse e robuste porte e finestre dalle quali non entrano più spifferi.

Nel cortile della ricreazione le nuove leve entrano un po’ a disagio, ma si ambientano in fretta, che sembra di vederli, tra qualche mese, al primo sole di primavera, scaldarsi all’angolo della biblioteca che però resterà chiusa ancora per un po’. Fumarsi la prima sigaretta di nascosto, con il preside guardingo che dalla finestra in alto ammonisce e prende nota.

Gli ex si muovono tra i corridoi con le lacrime agli occhi, indicando la classe che hanno frequentato ai propri figli e ai propri nipoti. “Questo era il mio posto” cerca di spiegare un cinquantenne seduto su un banco intonso, non come quelli con chewing gum appiccicati e graffiti su cui sfogliava il Rocci.

Generazione dopo generazione tra le mura del liceo classico Ovidio in piazza XX settembre sono cresciute le classi dirigenti della città e quelli che erano iscritti altrove, comunque, crescevano all’ombra di quella scuola, in simbiosi con la piazza di Ovidio dove, allo squillo dell’ultima campanella, si ritrovavano tutti. Quelli dello scientifico che stava alla villa, l’esercito dei ragionieri e geometri che erano mille e più ai tempi, le “femmine” del magistrale che erano le più belle.

Il successo emotivo e di partecipazione all’inaugurazione della sede ristrutturata del classico, ieri, è tutta nel ricordo e nella nostalgia di un simbolo. Un pezzo di identità collettiva che, irrimediabilmente, tre generazioni hanno perduto: il più giovane dei liceali della piazza, ha almeno 34 anni oggi e quel buco di memoria, che dal 2009 arriva fino ad oggi, sarà difficile da colmare.

Intorno al liceo c’è ora da ricostruire tutto il resto: il bar Gran Caffè, su tutti, che della scuola era il prolungamento ludico, i locali adiacenti dove si prendevano le sigarette e dove si compravano i biglietti del treno, la pasticceria di piazza Salvatore Tommasi, oggi teatro di vandali, con le sue bombe di crema fatte al momento e via “Fumo”, dietro all’Annunziata, vicolo della “perdizione”.

Quella di ieri è stata la festa dei sulmonesi, una cerimonia che avrebbe dovuto essere in qualche modo intima, ma che si è trasformata a tratti in una fastidiosa passerella della politica.

Perché al di là della gioia e dell’emozione di solcare di nuovo quella soglia, resta il fatto che per sedici anni sedici la città è stata privata del suo cuore.

Senza che nessuno, se non i sulmonesi, se ne dolesse. Come sempre abbandonati a sé stessi.

Che l’entusiasmo e la partecipazione a tagliare un nastro, ci sarebbe piaciuti vederli anche qualche ora prima, quando davanti a quel liceo hanno marciato, solitari, gli operai della Magneti Marelli, che della città sono il braccio e non il cuore. Degnati sì e no, dalla politica regionale, di un collegamento con il telefonino: inquadratura dal basso verso l’alto, tra gallerie e sorpassi.

Neanche l’accortezza di fermarsi, parcheggiare e guardarci negli occhi.

27 Commenti su "I ragazzi nel cortile"

  1. pennellata

  2. Ora occorre lottare e riaprire il DI NINO MORANDI .
    Anche questa ferita alla città deve essere sanata !

  3. Come al solito questa è l’unica testata giornalista che centra la realtà dei fatti.

  4. Articolo da applauso …
    La politica delle passerelle ha sfufato.

  5. Vedere quegli operai sfilare da soli è il segno di resa di una città che non sa più lottare per il bene comune, ma solo per il proprio piccolo e squallido orticello, dove la politica da “quattro soldi” regna indisturbata

  6. Le allodole e gli specchietti | 22 Dicembre 2024 at 08:19 | Rispondi

    Come le porte REI non hanno i dispositivi di ritenuta? Il CPI è presente?

    • Certo che hanno i dispositivi, pero’ bisogna capirli….se si è capaci

      • Ma il CPI ci sta o no? Domanda semplice a cui segue una risposta semplice, sì no.

        • Certo che ci sono tutte le necessarie autorizzazioni dei VV.FF., ma come si puo’ pensare il contrario?

          • Nel dubbio? Chiedo | 22 Dicembre 2024 at 20:31 |

            Io ricordo ancora la risonanza magnetica acquistata a sulmona nel 2018 alla modica cifra di 800000 e tenuta ferma in magazzino per mancanza di spazi. Quindi chiedere è sempre lecito

        • E comunque il CPI non esiste puo’ in quanto sostituito dalla Scia asseverata e costituisce titolo autorizzativo, ma veramente qualcuno pensa che si possa aprire una scuola in carenza delle dovute autorizzazioni?

  7. Il Germe ha dato voce alle nostre impressioni.
    Le passerelle, i ricordi, le emozioni…la rabbia.
    Chapeau!

  8. Il fustigatore | 22 Dicembre 2024 at 08:37 | Rispondi

    Un cuore cittadino che torna a pulsare sia pure tra mille contraddizioni di una realtà socio politica preoccupante.
    Speriamo sia il segnale concreto di una risalita generale a livelli accettabili.

  9. Dovremmo però,
    da cittadini responsabili verso le nuove generazioni, essere maggiormente consapevoli di tanta bellezza, del valore, della storia in cui siamo immersi, vivendo in questa città, quindi smetterla di accontentarci.
    Perennemente divisi su tutto, incapaci di far valere le nostre ragioni, rassegnati alla mancanza di nuove opportunità e codannati allo spopolamento.
    Se pensiamo di meritare solo briciole o mance, quelle avremo…

  10. omissis…..Che l’entusiasmo e la partecipazione a tagliare un nastro, ci sarebbe piaciuti vederli anche qualche ora prima, quando davanti a quel liceo hanno marciato, solitari, gli operai della Magneti Marelli, che della città sono il braccio e non il cuore. Degnati sì e no, dalla politica regionale, di un collegamento con il telefonino: inquadratura dal basso verso l’alto, tra gallerie e sorpassi…..omississ
    Poi ci si domanda perchè Sulmona e il suo circondario son in continua consunsione, demografica e di redditi….
    Quella indifferenza sociale che solo i no a prescindere verso qualsiasi iniziativa riescono a infrangere…..sia che si tratti di bretelle, juan carrito e o snam.
    La Marelli ?
    Che roba è ??

  11. Sub lege libertas | 22 Dicembre 2024 at 10:04 | Rispondi

    W Il germe.
    Fa sempre centro.
    BRAVI.
    Un articolo che emoziona perché esalta il contrasto. Da un lato abbiamo l’esaltazione della gioia, dall’altro la triste realtà economica di Sulmona abbandonata dalla politica.
    Con un calo demografico così pesante tra qualche anno quelle classi saranno vuote.
    Il prof. Ronci sono anni che con i suoi lavori funge da termometro e evidenzia certe dinamiche economiche.
    Comunque ancora complimenti a questa testata che riesce a fare vero giornalismo.

  12. Sub lege libertas | 22 Dicembre 2024 at 10:05 | Rispondi

    W Il germe.
    Fa sempre centro.
    BRAVI.
    Un articolo che emoziona perché esalta il contrasto. Da un lato abbiamo l’esaltazione della gioia, dall’altro la triste realtà economica di Sulmona abbandonata dalla politica.
    Con un calo demografico così pesante tra qualche anno quelle classi saranno vuote.
    Il prof. Ronci sono anni che con i suoi lavori funge da termometro ed evidenzia certe dinamiche economiche.
    Comunque ancora complimenti a questa testata che riesce a fare vero giornalismo.

  13. Ma con l’entrata in vigore del nuovo CdS, non è previsto il ritiro della patente per chi guida usando il telefonino?

  14. Ma che bell’articolo. Scava nei ricordi e proietta nel futuro, raccontando la cronaca attuale. Davvero ben costruito ed efficace. Complimenti a chi lo ha scritto e al Germe che si distingue sempre per la qualità. E’ un piacere leggervi

  15. Ciriaco Merolli | 22 Dicembre 2024 at 14:59 | Rispondi

    Albero di fichi? Io ricordo un sespolo.

  16. La scala di accesso al primo piano è stretta. Possibile che con tutti i soldi spesi non sia stata prevista una scala di emergenza verso l’esterno del fabbricato, così come un ascensore da poter essere utilizzata, all’occorrenza, da eventuali studenti con disabilità motoria, anche temporanea.
    Non mi sembrano interventi particolarmente impattanti ma sostanziali per la sicurezza

  17. Orgoglio tecnico | 23 Dicembre 2024 at 09:21 | Rispondi

    Da ex studente del De Nino Morani mai avuta la percezione di crescere nell’ombra del classico, l’unica percezione era quella di un senso di superiorità e snobbismo dei piazzaruoli verso gli istituti tecnici.

  18. bene,palcoscenico,spettacolo indecoroso,tali spettacoli anche nei teatri piu’ famosi/titolati,il “pubblico pagante” dalle poltronissime alla piccionaia,protesta,qui applaude felice,festante,addirittura canta,poco paese dell’incontrario,piu’ di 15 anni per un semplice lavoro di ristrutturazione,oltretutto tutti i parametri/requisiti/criteri di sicurezza “edifici scolastici ” sono rispettati? Tutto come le le Leggi ordinano ? Quasi tutte le scuole sono chiuse,manca di tutto di piu’,(fantasia e speranza incluse) sospesi i servizi primari/essenziali,cancellati i restanti,che fanno i nostro eroi ? Giocano con l’anemoia…
    Legalita’diffusa per uscire dalla palude,e basta,o no?

  19. Il paese applaude festoso la riapertura di una struttura che per molti sono ricordi per altri speranza.
    Se non si capisce questo forse sarebbe meglio tacere piuttosto che insultare un paese (all’incontrario) e siamo anche stanchi di chi dispensa lezioni mediocri giudicando tutti e tutte senza sapere e capire nulla e da un piedistallo su cui è salito da solo.
    Quindi più che legalità diffusa iniziamo a rispettare le persone che non sono pecore come lei pensa e basta ergersi a giudice migliore degli altri. Ci sta più mediocrità nei suoi giudizi che in quello che si permette di giudicare

  20. bene,sotto la luce del sole il sottosviluppo del borgo,e’ tutto chiuso,tra poco anche l’ultimo sito produttivo,la musica e’ finita…mediocrita’, incapacita’,inconcludenza,
    inutilita’ degli aventi ruolo, piu’ amministratori del nulla,la realta’ del disastro e’ sotto gli occhi di tutti,si fa finta di niente,i ricordi non portano da nessuna parte,nelle tenebre nessuna luce,l’anemoia e’ la speranza ? La verita’ fa male,punto,fatti non chiacchiere: sospesi i servizi primari/essenziali,cancellati i restanti,accade solo nel paese dell’incontrario,(provare le funzionalita’/efficienze/validita’),e basta, o no ?

  21. Quindi siccome avanza il sottosviluppo tutto è chiuso la gente non deve essere festosa per la riapertura di una scuola ma si deve sparare alla tempia per fare contento il nuovo santone del webbe.
    La verità non fa male fa male sentirsi giudicati da chi non sa nulla degli altri e dall’alto dei,suo pulpito da tuttologo si prende la,briga di sparare sentenze sul suo ex paese e i suoi gitanti con arroganza saccenza e spesso stupidità

  22. bene,si fa finta di non comprendere/capire…Io non posso insegnare niente a nessuno,io posso solo farli pensare… C’era una volta un popolo così ignorante che conosceva di più le regole del calcio che i propri diritti, si festeggia/applaude,si canta per cosa,chi e perche’?
    Anche nei Paesi in via di sviluppo i Cittadini consapevoli protestano,qui manca di tutto di piu’,edifici scolastici,servizi essenziali,secondari,infrastrutture in generale,ecc,ecc, soprattutto la speranza di un futuro migliore (occupazione/sviluppo economico) che fare?
    Piu’ che applaudire gli aventi ruolo del momento,battere i piedi,fondamentale chiedere il rispetto dei Diritti riconosciuti,la fruibilita’ ,l’accesso a tutti i previsti servizi, primari,secondari,ecc ,ovvio servizi moderni,adeguati,efficaci,validi,utili,come accade in tutte le Democrazie evolute,questi i fatti altro che Giudice? Legittima qualche domanda,
    riflessione,osservazione,valutazione,altro che ricordi dei fasti dell’Antica Roma,
    l’anemoia non porta risultati,e basta,o no?

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