La convenzione è in scadenza alla fine del mese e, ad oggi, il Comune di Sulmona non ha ancora deciso se rinnovare l’affidamento in house al Cogesa o procedere ad una gara d’appalto. Nel frattempo, in vista di una quasi certa proroga per il 2025, il Cogesa ha provveduto a rivoluzionare il servizio in città, dividendola in due diverse zone con ritiri differenti. Una differente differenziata, insomma, alla quale bisognerà abituarsi in fretta.
Mappa alla mano il nuovo ecocalendario da rispettare per la raccolta porta a porta delle utenze non domestiche nel Comune di Sulmona vede una zona A e una zona B, corrispondenti alle coordinate Ovest ed Est. Per la prima, il calendario da rispettare prevede la raccolta dell’organico nelle giornate di lunedì, giovedì e sabato. I camion di Cogesa passeranno il martedì per la carta e il mercoledì per il secco residuo. Al venerdì è rimandata la raccolta di plastica e metalli. Il sabato, in concomitanza con l’organico, verrà raccolto anche il vetro.
Diversa, invece, la tabella per la zona B della città. La settimana inizia con la raccolta della carta. Il martedì spazio all’organico, raccolto anche nelle mattine di venerdì e sabato. Mercoledì, in concomitanza con la zona A, sarà effettuata la raccolta del secco residuo. Giovedì saranno svuotati i mastelli della plastica, mentre il sabato toccherà a quelli del vetro.
Questo il quadro generale della raccolta porta a porta al sorgere del sole. Discorso diverso, invece, per il pomeriggio, quando Cogesa passerà per un secondo giro “comune” di raccolta dei rifiuti. Mastelli svuotati in entrambe le zone: il lunedì pomeriggio raccolta del vetro (che si ripeterà il giovedì), martedì plastica e metalli, mentre il venerdì la carta di zona A e zona B finirà in quel di Noce Mattei.
I contenitori, come da avviso, dovranno essere esposti fuori dalle abitazioni dalle ore 22:00 del giorno precedente. La raccolta mattutina inizierà alle 06:00, per terminare alle 13:30 circa. Poi spazio alla porta a porta del pomeriggio.
Una scelta che, almeno all’apparenza, cozza con le nuove forze fresche ingaggiate da Cogesa: tre nuovi autisti che, paradossalmente, aiuterebbero la partecipata a coprire la raccolta dell’intera città, piuttosto che suddividerla a giorni alterni.
Ma i problemi sono ben altri nella partecipata che il 27 dicembre ha convocato l’assemblea dei soci per approvare, o tentare di farlo, il conto consuntivo del 2023. Il bilancio, insomma, dello stato di crisi, per il quale, non a caso, la società esterna di revisione, la Kpmg, si è rifiutata di esprimere un parere. “Il presupposto della continuità aziendale è soggetto a molteplici significative incertezze – scrivono i professionisti esterni – con potenziali interazioni e possibili effetti cumulativi sul bilancio. Non siamo in grado di formarci un giudizio sul bilancio di esercizio della società”.
E non è tanto, o non solo, il segno meno che sta davanti al milione e quattrocentomila euro (-1.388.875 euro per la precisione) di un disavanzo che va ad erodere le riserve del patrimonio netto, quanto per i dubbi che lo stesso amministratore unico ha segnalato nel piano di risanamento, legato a doppio filo con i crediti da recuperare dai Comuni soci, dall’effettiva possibilità di usufruire di 1,2 milioni di euro del Fondo per il Sud e dalla fattibilità degli investimenti e della sostenibilità del fine vita della discarica di Noce Mattei. Non ci sarà probabilmente tra le mani alzate per approvare il consuntivo 2023, quella del Comune di Sulmona che all’ipotesi di ricorrere a gara sta pensando molto seriamente.
Sia per la zona A che per la B.
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