L’orizzonte degli eventi è più vicino (e drammatico) di quanti si pensasse. Perché la situazione dello stabilimento Marelli è oscura quanto un buco nero, e la possibilità di sfuggire alla crisi e al tracollo è diminuisce di mese in mese. E’ quanto emerso dall’incontro che il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, ha tenuto questa mattina con Rsu, Rsl e sindacati di Marelli. Una vicenda triste, cupa. Ancor più critica di quanto emerso nelle ultime settimane, tanto da portare tutti in strada e nelle piazze, con una manifestazione. E per tutti non si intendono solo le oltre quattrocento tute blu che operano nello stabilimento peligno. La chiamata alle “armi” della protesta è estesa a sindaci e parlamentari del territorio peligno, per mettere in movimento un intero comprensorio. E le stesse istituzioni politiche sono state convocata dal Di Piero per un tavolo, il prossimo 20 dicembre, nel quale confrontarsi e decidere in quale date far sentire l’urlo disperato e di speranza di un intero popolo. Tavolo che nel pomeriggio si è trasformato in un consiglio comunale straordinario, che nella stessa data si terrà nell’aula consiliare di palazzo San Francesco, pronta ad accogliere tutte le istituzioni locali.
Il quadro globale è tutt’altro che roseo. Raggelante è il messaggio che alle 11:45 hanno ricevuto diversi operai del turno delle 14:00, ai quali è stato chiesto dall’azienda di restare a casa oggi, perché di loro non c’è bisogno. Da Sevel la richiesta è diminuita, e quelle braccia da pagare non sono necessarie. Un altro turno che salta, dopo quello notturno, in stand-by dalla scorsa estate e che non vede ancora gli operai tornare a lavorare al “chiaro di luna”.
E poi la preoccupazione più grande, legata ai settori di montaggio degli assi anteriori e posteriori. Il terrore di vedere prendere la strada già intrapresa dai semi-corner, richiamati ad Atessa. Altri posti di lavoro che potrebbero traslocare, mentre nella fabbrica ovidiana mancano investimenti e manutenzione. Una situazione di abbandono e decadenza, con macchinari in disuso o vecchi, e quei pochi di ultima generazione privi di un’adeguata manutenzione. Un senso di abbandono, con i riflettori sempre puntati verso il Sangro, con la situazione (pur sempre drammatica) della ex Sevel, il cui cordone ombelicale con la Marelli frutta l’80% della produzione sulmonese. Intanto, il buco nero si espande, e la possibilità di fuga diminuisce. Nel 2026 scadranno gli ammortizzatori sociali. La forza lavoro giovane manca da anni, con le assunzioni al contagocce. Il sentore è che al 2031, anno in cui si concluderà la commessa del Ducato, non si arriverà.
Chi è già intrappolato dalla forza di gravità della crisi sono i dipendenti della Sky Service. Negato lo spumante il 31 dicembre e il panettone a Natale. Dal 15, infatti, i 24 lavoratori della ditta per le pulizie non dovrebbero presentarsi in azienda. Un destino crudele che neanche lo spirito natalizio può salvare.
Al fianco dei lavoratori dell’impianto sulmonese si schiera il Movimento 5 Stelle ovidiano, che tramite il proprio rappresentante, Angelo D’Aloisio, ha ribadito il proprio sostegno alla causa degli operai, auspicando un maggiore impegno da parte dei rappresentanti territoriali in Regione. “In questo contesto – specifica D’Aloisio -, auspichiamo che anche i rappresentanti del territorio in Regione Abruzzo si attivino concretamente, abbandonando l’imbarazzante silenzio che ha caratterizzato finora la loro azione politica. È fondamentale che le politiche attive e passive del lavoro, competenza della Regione, siano affrontate con urgenza e determinazione per garantire un futuro sereno a chi vive di lavoro e dignità”.
È il momento di invitare Elon Musk e la sua amica Giorgia a Sulmona e dargli la cittadinanza onoraria.
Facet priest.
lasset perd le cunsijere regiunal ca tant è tiemp pers.
Ironia fuori luogo
Basta guardare indietro, scelte politiche sbagliate con benedizione dei sindacati, smembramenti di aziende come Marelli,Comau, vendute a fondi di investimento, FCA va via per poi diventare Stellantis per divetare Francese , con il silenzio assordante di un Italia svenduta dai nostri politici “Sinistra Destra” nessuno escluso e adesso il sindacato grida SI ALLA LUNA .
La svendita degli asset degli ultimi 30 anni è di sinistra partendo dal nostro caro Romano Prodi(quasi presidente della Repubblica)
le famose leggende metropolitane di destra un po’ come quelle che quando c’era lui i treni arrivavano puntuali…. È sempre colpa della sinistra in Italia anche se a vedere la storia in Italia la sinistra ha governato pochissimo, dal 94 a oggi ha governato 14 anni al netto dei governi di salute pubblica. Prima del 94 la sinistra, a parte Craxi, non ha mai governato. Ps l’attuale vuole vendere altre quote Poste, Enel, Eni per fare cassa, privatizzare Fs (attualmente tutta pubblica) ha svenduto Ita a Lufthansa (il governo Prodi l’avrebbe venduta e non svenduta a condizioni decisamente migliori agli stessi ma gli analfabeti funzionali di destra gridarono alla difesa nazionale per poi regalarla). E sorvolo sulle imprese italiane passate sotto egemonia straniera con i governi nazionalisti, da bar, Così per rinfrescare la memoria
Purtroppo non esiste un politico che possa salvare la situazione. Certe decisioni vengono prese nelle riunioni dei più alti livelli dell’ elite globale, alle quali non partecipano politici.
Per di più questa filiera automobilistica non ha saputo rinnovarsi nel tempo, proponendo auto già viste e riviste, di scarsa qualità di materiali e a prezzi per nulla concorrenziali. Oggi quando si vede in giro un nuovo modello di questo marchio lo si compra per passione o per affetto perché con gli stessi soldi altri marchi propongono auto di gran lunga migliori.
L’ unica cosa che un politico di alto livello con le palle quadrate potrebbe fare è richiedere tutto quello che lo stato italiano ha dato al marchio, ( un debito talmente grande da non poter essere restituito) e con questa mossa mettere in crisi l’ elite.
Tranquilli la Meloni dice che la disoccupazione scende e il pil aumenta ….e poi lei e’ amica di elon Musk che guadagna triliardi mica come noi poveracci
Andrà tutto bene 👍👍👍