Praticare uno sport non è sempre facile, se poi si raggiungono certi livelli, lo è ancor meno. E’ questa una delle tante verità che si celano dietro il mondo dello sport agonistico dove, qualunque sia la disciplina praticata, quello che conta non è solo il talento ma anche lo spirito di sacrificio, accompagnato dalla consapevolezza che la vittoria non è mai scontata.
Ne sa qualcosa la campionessa italiana di BMX nella categoria DE II Antonella Mendoza della Pavind Bike Team di Sulmona, atleta che a soli 14 anni ha già conquistato l’importante titolo vincendo il campionato italiano 2024. Per aver pedalato meglio degli altri sì, ma soprattutto per averci creduto, sempre, fino in fondo. Come spiega il presidente della società sportiva sulmonese Giovanni Salerno raccontando la storia di una ragazza che è arrivata a tagliare un traguardo alla portata di pochi. E non senza sacrifici. Come i viaggi lunghi 600 km e le notti trascorse nel furgone prima di scendere in pista per affrontare la gara; “ogni venerdì prima di una competizione – racconta Salerno – Antonella parte insieme a suo padre per affrontare una sfida che non è solo sportiva”. Ma anche di carattere, quello che la giovane Mendoza ha dimostrato di avere soprattutto nelle difficoltà come quando ha bucato una ruota della sua bicicletta e, non trovandone una di ricambio, non si è persa d’animo e con l’aiuto del padre, ex campione venezuelano di BMX, ha riparato la ruota con la “pezza a fuoco”.
“Quando mi hanno chiamato per dirmi che Antonella aveva vinto non trovavo le parole per esprimere la mia gioia oltre alla mia grande soddisfazione” confessa il presidente Salerno che allo sport come mezzo di crescita personale ha sempre creduto. “Chi ce la fa dopo essersi allenata nel parcheggio dell’area camper di Pratola perché mancano gli impianti – spiega Salerno – e con una bicicletta che non è la migliore sul mercato, merita di essere presa come esempio”. E invece è stata “dimenticata”, dal CONI che non ha inserito il nome della campionessa italiana tra gli atleti da premiare in occasione della Festa dello Sport svoltasi lo scorso venerdì 29 novembre a Sulmona. “Quando ho visto che il nome di Antonella non c’era, ho chiamato gli organizzatori del CONI i quali mi hanno risposto che l’atleta non era stata segnalata dalla federazione”, ovvero dalla Federciclismo che al Comitato Olimpico è tenuta a comunicare gli atleti che nell’anno si sono distinti. Proprio come Antonella Mendoza che nel 2024 ha vinto un titolo importante, quello di campionessa italiana, in una specialità del ciclismo che in Abruzzo non è certo incentivata.
“Una dimenticanza che ci ha rattristato – il commento di Salerno – perché per noi è importante che i ragazzi vedano i propri sacrifici apprezzati e riconosciuti”, soprattutto da chi lo sport dovrebbe promuoverlo per renderlo accessibile a tutti e non solo a chi può permetterselo. Una tristezza che le “scuse” di Federciclismo alla Pavind Bike Team non hanno cancellato del tutto soprattutto in Giovanni Salerno che dei “suoi ragazzi” parla come se fossero figli i cui traguardi non ammettono “dimenticanze”. E proprio come il padre di una grande famiglia Salerno ora pensa al futuro di Antonella e di tutti i suoi 40 tesserati, ragazzi dai 7 agli 11 anni, che allenandosi sulle piste “che noi abbiamo realizzato”, con impegno e determinazione continuano a credere nel sogno, non solo sportivo, della Pavind Bike Team. Con o senza riconoscimento del CONI.
Elisa Pizzoferrato
Super complimenti alla fortissima Antonella ed anche al presidente Giovanni Salerno che segue al meglio e con passione i suoi atleti.