Cogesa, Sposetti ritira l’incarico ai legali. A Villalago la partecipata diventa un tabù

“Evitare anche il solo minimo imbarazzo tra un professionista locale ed un qualsivoglia debitore”. E’ questa la ragione che ha spinto Nicola Sposetti a nominare due avvocati “esterni” al Foro di Sulmona per avviare il recupero crediti nei confronti dei soci morosi verso Cogesa. L’Amministratore Unico della partecipata è pronto a tornare sui propri passi. L’annuncio arriva proprio dal vertice di Cogesa, in procinto di revocare in autotutela la determinazione che affida i servizi legali, al costo totale di 280.000 euro, ad Antonietta Ciccozzi e Fabio Caprioni.

Dietrofront caldeggiato trasversalmente dalle istituzioni locali. Dalla vicepresidente del consiglio regionale, Marianna Scoccia, al sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, passando per la consigliera comunale ovidiana di minoranza, Teresa Nannarone. E poi altre quindici firme dei primi cittadini soci. Insomma, una richiesta all’unisono. D’altronde, Cogesa ha in seno una lista di 117 legali, approvata nel 2019, da poter spulciare per i contenziosi. Elenco precedentemente ignorato da Sposetti, e dal quale probabilmente si attingerà per pungolare i Comuni insolventi.

“Giova ricordare – scrive Sposetti nell’annuncio della revoca dell’incarico – che le continue interlocuzioni con i Sindaci da un lato e la “Richiesta di pagamento e messa in mora” dal sottoscritto inviata ai Comuni nel corso del mese di giugno ed il successivo sollecito inoltrato a luglio hanno consentito a Cogesa Spa di incassare ben 2.663.050 euro di cui 596.422 euro riferiti al 2020 e annualità precedenti, 114.198 euro riferiti al 2021, 176.350 euro riferiti al 2022 ed infine 1.776.080euro riferiti ai primi 10 mesi del 2023. E’ stata introitata, pertanto, tale somma rilevante senza far ricorso al recupero coattivo mediante Avvocati. L’accordo di ristrutturazione dei debiti ed il correlato piano di risanamento, omologato dal Tribunale nel mese di marzo 2024, prevede che la società riscuota 7.379.653 euro entro il 2025 ed i due professionisti mi avevano garantito che avrebbero intrapreso l’azione legale entro due settimane dal conferimento dell’incarico. Ciò al solo fine di mettere in campo tempestivamente un’azione che da tempo si appalesa come doverosa”.

Intanto è polemica aperta nel Comune di Villalago, dove la parola “Cogesa” è da tempo un tabù. Lo denunciano i consiglieri del gruppo di minoranza, che dal dicembre dello scorso anno attendono un ordine del giorno sulla situazione tra la partecipata e il Comune lacustre. Punto mai affrontato dal primo cittadino, Fernando Gatta.

“Il sindaco/presidente – denuncia la minoranza – si ostina a non inserire nell’o.d.g. una discussione che per la comunità villalaghese assume una rilevanza fondamentale, soprattutto alla luce delle ultime notizie pubblicate sulle testate giornalistiche locali. Allo stesso tempo il sindaco si ostina a non rispondere a tutte quelle domande poste da questo gruppo in varie sedute e rispetto alle quali si era impegnato a farlo per iscritto, considerati – aggiungiamo noi – i suoi silenzi in Consiglio (una su tutte quella di trasmettere una relazione sulla situazione finanziaria del Comune di Villalago, di cui lo stesso sindaco si disse preoccupato. Anche tale impegno venne approvato dall’unanimità dei consiglieri comunali)”. Per questo motivo la minoranza ha annunciato di disertare la seduta odierna.

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