Mafia dei pascoli, interrogatori in Centro Abruzzo: dieci indagati tra cui un sindaco

Gli interrogatori sono partiti questa mattina nella caserma dei carabinieri di Sulmona, anche se ad indagare sono i piani più alti, quelli europei. All’Europa, d’altronde, appartenevano i soldi che, secondo l’accusa, sarebbero stati illegittimamente sottratti con la truffa: quella che più comunemente viene definita la “mafia dei pascoli”.

Una decina le persone indagate, alcune di fuori e alcune locali, tra cui anche un sindaco del Centro Abruzzo, chiamato ad interrogatorio questa mattina in via Sallustio.

 Truffa aggravata ai danni dello Stato, favoreggiamento e falso, le accuse principali che vengono contestate agli indagati per fatti che si sarebbero consumati nei territori della Valle Peligna e della Valle Subequana tra il 2017 e il 2022.

Agli indagati, a vario titolo, viene contestato di aver utilizzato in modo illecito gli strumenti di accesso ai fondi europei e di aver sottoscritto, in alcuni casi, “falsi contratti di affitto di fondi rustici, allegati alla domanda unica annuale di concessione dei contributi europei della politica agricola comune”. Gli indagati, dal canto loro, hanno respinto ogni addebito e sono pronti a dimostrare l’estraneità ai fatti nel corso delle indagini. Solo lo scorso maggio un altro filone d’indagine, coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di L’Aquila, era stato chiuso. 75 i soggetti e gli enti coinvolti, 44 persone e 31 società, in tutta Italia, tra cui anche l’Abruzzo.

1 Commento su "Mafia dei pascoli, interrogatori in Centro Abruzzo: dieci indagati tra cui un sindaco"

  1. Sarebbe importante conoscere di quale paese è il sindaco. Ma penso che non si possa scrivere per via di garanzie di legge. Mi sbaglio?
    Forse il pettegolezzo valligiano svelerà l’arcano….

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