L’appuntamento con il destino sembra lo abbiano solo rimandato Roberto Alimecco e Gennaro Accili, le due vittime dell’incidente che sabato notte si è consumato in via del Tratturo a Raiano. Un incidente simile i due amici lo avevano fatto infatti lo scorso anno, quando l’auto di Accili uscì ad una curva di ritorno dal Sirente e i due si salvarono per miracolo.
L’auto andò invece completamente distrutta, tant’è che la Fiat Seicento con la quale i due si sono schiantati sabato contro una Lancia Ypsilon era stata presa a noleggio dal 77enne di Acciano, ex dipendente delle Poste, proprio per potersi spostare.
Era lui, Accili, a scorrazzare l’amico in giro, perché Alimecco, 54 anni, non aveva più la patente dopo l’invalidità che gli venne riconosciuta e che gli aveva fatto abbandonare la saldatrice da fabbro ereditata dal padre.
La ricostruzione della dinamica dell’incidente di sabato è ora al vaglio degli inquirenti: la procura, che oggi dovrebbe disporre l’autopsia sulle salme delle due vittime, già trasferite all’Aquila, disporrà probabilmente anche una perizia cinematica, anche se le testimonianze dei ragazzi a bordo della Lancia Ypsilon e quella della ragazza che sabato aveva chiamato i soccorsi, sono abbastanza convergenti: sarebbe stata l’auto guidata da Accili ad invadere la corsia opposta di marcia, impendendo al conducente della Ypsilon (risultato negativo al test dell’alcol e tossicologico) di evitare lo schianto.
Il perché Accili abbia perso il controllo dell’auto, lo stabilirà probabilmente l’autopsia.
Almeno la foto del cristiano a terra ve la potevate risparmiare
mi chiedo se la Fiat Seicento può considerarsi un auto!
Appuntamento col bicchiere!!!