In difesa dei diritti della comunità, sindacati e lavoratori presidiano il consiglio regionale

Davanti alla sede del consiglio regionale per difendere la sanità provinciale, i diritti del personale e di tutta la comunità. Ieri 29 ottobre, a fianco dei lavoratori, dei cittadini e degli idonei nella graduatoria del concorso pubblico per operatori socio sanitari in dotazione alla ASL 1 presenti anche le sigle sindacali CGIL L’Aquila e FP CGIL Provincia dell’Aquila per un confronto sui temi trattati dalla commissione sanità del consiglio regionale.

Primo fra tutti la carenza dei medici nell’Alto Sangro dove cittadini e turisti da oltre tre anni incontrano difficoltà nel preservare la loro salute perché privati dei servizi sanitari essenziali “a causa del continuo e sistematico ridimensionamento della guardia medica di Pescasseroli, della mancanza del medico di servizio di emergenza-urgenza del 118 e dell’assenza del servizio di guardia medica turistica”. Ma anche degli idonei del concorso pubblico per titoli ed esami utilmente collocati nella graduatoria degli OSS e in attesa di chiamata da parte della ASL 1 si è parlato in commissione sanità dove è stata ribadita la necessità di una revisione del Piano del fabbisogno del personale. Prevedendo “un aumento delle risorse umane necessarie e lo scorrimento di tutta la graduatoria attualmente vigente che, come confermato dalla ASL, sarà valida fino al mese di aprile 2026”. Graduatoria dalla quale l’azienda sanitaria ha dichiarato di voler attingere a copertura dei posti vacanti anche per garantire continuità assistenziale ed implementazione dei servizi in vista dell’attivazione delle case ed ospedali di comunità.

Inoltre, dopo quanto accaduto lo scorso venerdì quando il segretario Francesco Marrelli insieme ai lavoratori e alle lavoratrici della RSA di Villa Dorotea e le loro famiglie avevano deciso di incatenarsi ai cancelli della struttura perché “esasperati dal mancato pagamento degli stipendi non corrisposti dal mese di luglio e per la totale incertezza sul futuro della struttura”, dinnanzi al Consiglio regionale ha avuto luogo un altro presidio. Per chiedere l’avvio di un tavolo istituzionale che alla presenza del sindaco di Scoppito, della ASL 1 e della Cooperativa San Rocco presso la quale i lavoratori di Villa Dorotea sono attualmente in forza, possa trovare “con urgenza soluzioni concrete per garantire continuità lavorativa per lavoratori e lavoratrici impiegati nella struttura e al contempo continuità assistenziale agli ospiti di Villa Dorotea”. Una struttura che, ricordano la CGIL e la FP CGIL L’Aquila, essendo accreditata presso la Regione Abruzzo beneficia di risorse pubbliche per “svolgere una funzione sociale sul territorio, cioè quella di fornire un servizio continuativo assistenziale ai soggetti più fragili della nostra comunità”.

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