Entro la fine dell’anno, presumibilmente dalla metà di dicembre, la bretella di Santa Rufina sarà attiva: il collegamento ferroviario che unirà, senza passare per Sulmona centrale, L’Aquila con Pescara, dovrebbe essere operativa tra poco più di un mese e mezzo. E’ quanto assicura RFI che, intanto, da ieri ha attivato a Sulmona l’ACC, acronimo di “Apparato centrale computerizzato”, un sistema tecnologicamente avanzato che sostituisce l’ACEI (Apparato centrale elettrico e itinerari) nella gestione della linea e dei treni che su essa transitano. In pratica il nuovo apparato migliorerà l’operatività nelle normali situazioni di circolazione e nella gestione delle criticità incrementando gli standard di regolarità e puntualità dei treni. Il sistema di computer installato è in grado, infatti, di lavorare una molteplicità di informazioni che permettono di individuare con largo anticipo possibili anomalie e disservizi.
Soprattutto, però, l’upgrade del sistema, costato 5,3 milioni di euro e il lavoro di 80 tecnici interni, preparerà la stazione di Sulmona ad accogliere le sfide future. L’ACC, infatti, è indispensabile per l’attivazione dei sistemi ERTMS (European rail traffic management system) che permette la libera circolazione di tutte le tipologie di treni sui binari europei ed ETCS (European train controll system) che nella sostanza traduce in un linguaggio unico le diverse informazioni di comando esistenti in Europa. Condicio sine qua non per far transitare sui binari l’alta velocità, ma anche per ospitare, nel caso nel futuro il mercato lo renda plausibile, treni provenienti da altri Paesi dell’Unione. Ipotesi che potrebbe aprire nuove frontiere nel mercato turistico, magari in connessione con quella linea storica del treno dei Parchi diventata un richiamo e un’attrazione internazionale e che sta facendo registrare numeri eccezionali ogni anno.
La sfida più prossima, però, è quella del collegamento con Roma: la velocizzazione della ferrovia Roma-Pescara rappresenta infatti l’obiettivo prioritario del sistema di trasporto pubblico abruzzese e Sulmona, snodo storicamente fondamentale nei collegamenti est-ovest, non può rimanerne fuori. L’aggiornamento tecnologico della linea, a prescindere dalla bretella che entrerà in funzione a breve e di cui si continua a far fatica nel comprenderne l’utilità, in tal senso è un passaggio necessario e indispensabile per restare “sul binario”.
Impensabile, ad oggi, prendere l’ultimo treno da Termini alle 18.30 per arrivare a Sulmona alle 21.00. Raddoppiare la linea dove questa lo consente attualmente e ripristare i binari di precedenza anche nelle stazioni minori, può essere una soluzione, senza progetti faraonici da rincorrere.
Se raddoppiano i binari, raddoppieranno anche le corse Roma – Pescara?
Se non fosse stato per Remo Gaspari, che si batté per far passare l’autostrada per Avezzano e Sulmona, oggi la valle Peligna sarebbe stata isolata. Poi che le “ Cococce “ riuscirono, litigando, a non avere il casello più vicino alla città, è stata un’altra tafazziana manifesta incapacità di visione.
E dobbiamo ringraziare San PRONTOBUS, se ancora riusciamo a raggiungere e tornare da Roma e i suoi aeroporti.
Che lasciassero perdere il raddoppio costosissimo della ferrovia – 6,5 miliardi di € – e spendendo solo 3/4 milioni di euro all’anno, che ci implementino le corse a Prontobus, prevedendo abbonamenti agevolati per lavoratori pendolari e studenti.
In attesa dei prossimi e non lontani spostamenti con le macchine volanti.
Mi spiace ma da pendolare autobus e adesso treno non sono d’accordo.
Perché lasciare perdere il raddoppio come se il treno non servisse. In base a quale criterio?
Per chi va a lavorare pronto bus non è affatto comodo. Si arriva più o meno alla stessa ora ma a Tiburtina è chi lavora in centro ci mette altri 30/40 minuti per arrivare. Poi perché la regione dovrebbe agevolare viaggi di un privato quando ha una sua compagnia di trasporti?
Il,raddoppio della linea ferroviaria rientra in un progetto più ampio di collegamento delle due dorsali, adriatica e tirrenica, dell’alta velocità . Quindi ha funzione differente, è un investimento già deciso perché eliminarlo per due corse di autobus? E poi si parla di cococce e tafazziana incapacità di visione altrui. Il treno è alla lunga il mezzo migliore per arrivare a Roma visto che evita il traffico sulla tangenziale oltre ad arrivare nel centro della città. Potrebbe chiedersi di aumentare le tratte tua ma sappiamo tutti che non lo fanno perché non conviene economicamente la linea bus Sulmona Roma è a perdere solo fermando ad Avezzano, allungando i tempi, recupera un po’. Discorso diverso il treno. Se invece di ragionare ad esclusione si ragionasse a includere cercando non ognuno di difendere il proprio pensiero e orticello di comodità si potrebbe arrivare a una soluzione condivisa per tutti i pendolari per Roma, e non solo visto che viaggiano anche persone per Avezzano e poche per carsoli. Sul raddoppio servirebbe accelerare i lavori altro che lasciarlo perdere. Altra soluzione sarebbe un biglietto integrato bus treno, come hanno i pendolari laziali, ma andrebbe risolto il problema dei punti di partenza e arrivo differenti.
Caro pendolo si vede che fai il pendolare occasionale!
I collegamenti da Sulmona per Roma post covid non sono peggiorati, ma praticamente sono stati soppressi.
Ante covid, ARPA e poi TUA avevano diverse corse dirette per Roma ad uso dei pendolari lavoratori e studenti: 5.00 6.20 8.00 10.40 con ritorno alle: 15.00 17.50 19.00 20.30
Con grosso sacrificio era possibile lavorare a Roma e vivere in valle peligna.
Con la soppressione delle corse, il treno non si è affatto rivelato un mezzo alternativo sia per frequenza che per affidabilità.
Se è vero che mantenere le corse Tua può essere antieconomico, ha ragione Pendolare a richiedere che la regione contribuisca affinché Prontobus possa offrire viaggi a prezzo agevolato per i pendolari nella tratta pratola peligna Roma visto che Tua non è più capace di offrire un minimo di servizio.
E meno male che il pendolare vero saresti tu.
Sono stati soppressi perché non ci viaggiava praticamente nessuno. Che senso ha mantenere un bus alle 19 se hai un treno alle 18:47? Quante persone lo prendevano? E sorvolo su quello delle 20:30 che era praticamente per Avezzano. Bus delle 06:20 praticamente a parte sporadici viaggiatori non arrivava a 20 passeggeri. Quello delle 05 è l’unico che viaggia decentemente e l’attuale da Roma alle 18 anche se nel giorno del famoso chiodo si trovavano i biglietti senza problemi nonostante il disagio ferrioviadio. Quindi da Sulmona partono pochi pendolari e ragionare come fa lei è il suo collega pendolare vero puro non ministeriale non risolve un problema, anzi li accentua. Si è deciso per varie ragioni investire sulla tratta ferroviaria, non per noi ma,per Pescara e la Marsica, è inutile che continuate a parlare di sprechi. Perché il rischio che lo spreco richiarebbe di apparire altro è alto. Quindi se non siete in grado di ragionare a 360 gradi evitate lezioncine ad altri che mi pare non siete in grado di dare a nessuno. Il problema dei pendolari è sempre stato questo non si è mai ragionato per tutti ma solo per alcuni e spesso anche politicizzati. Basta ricordare le foto sulla fermata alla stazione, con tanti di consigliere comunali di destra, ma della fermata nessuna notizia. Il che rende problematico anche integrare i due mezzi come sarebbe auspicabile e come avviene nel Lazio.
Da come scrivi sei un ministeriale, e non ti accorgi che quello che pensa al proprio “ orticello “ sei TU; per chi esce dal lavoro dopo le 19:00 qual’è l’alternativa della “ dorsale “ ?
La mattina anch’io prendo il treno delle 6:19 , ritardi sulla linea permettendo, il ritorno serale sempre con SAN PRONTOBUS.
Spendere 6,5 miliardi per far viaggiare pochi passeggeri, non ha nessun senso. Prontobus è l’unica alternativa, da Pratola, in due ore è a Tiburtina. Il trasporto pubblico su BUS, TUA, non offre nessuna alternativa valida per la valle Peligna.
Tiburtina o Termini pari sono, sempre un altro mezzo pubblico sei costretto a prendere.
Linea Bus Roma – Pescara non Roma – Sulmona, Prontobus è sempre pieno di passeggeri, se non si prenota con anticipo non si trova il posto.
Con 6,5 miliardi potrebbero realizzare l’alta velocità e la terza corsia autostradale fino a San Salvo.
La saccenza parte a cavallo e torna a piedi.
Parti con il piede sbagliato e con arroganza rimedi una penosa figura. Non sono affatto un ministeriale. E non penso proprio al mio orticello ma ho,espresso la mia opinione avendo viaggiato sia col bus che con il treno.
Pochi passeggeri? Ma tu dormi sul treno o prendi altro treno? Sono pochi quelli che partono da Sulmona ma il treno già ad Avezzano è quasi pieno. Quindi quel treno esisterà a prescindere dai cd pochi di Sulmona. Perché su promtobus dopo le 19 quanti viaggiate da Sulmona? Non si trova posto? Ma quanti scendono a Pescara, dove ovviamente conviene rispetto al treno e quanti a Sulmona? Immagino flotte di persone idem su tua (basta prenderli per capire). Quindi anche qui vai per la tangente. Se per te poi Tiburtina è termini pari sono quello che ragiona per orticelli continui ad essere tu e palesemente non conosci Roma per fare affermazioni così prive di ogni fondamento, arrivare a Tiburtina vuol dire per chi lavora in centro ministeriale o non conta poco sono sempre lavoratori cambia di 20/40 minuti il tempo di arrivo sul luogo di lavoro.
La,perla finale con 6,5mld fai l’alta velocità? E dove la fai l’alta velocità. Prima di parlare bisognerebbe sapere di cosa si parla e non sparare a minchia. Dopodiché le rinfresco la memoria è lei che chiede di togliere la velocizzazione del treno e non io i bus. A proposito di tafazzi. Poi basta con questa presunzione di essere gli unici veri pendolari e poi scrivete cose che non hanno senso. Io non sono un pendolare occasionale lo sono da anni e lo sono da anni col bus e poi con il treno. Non cercate di sminuire le opinioni che non siete in grado di controbattere con argomenti sminuendo l’interlocutore. Le corse bus sono state tolte perché non le usava nessuno inutile prendersi in giro. Il treno si è rivelato un mezzo,alternativo e basta vedere chi lo prende tr quelli che prima prendevano il bus. Ma onestamente non per tutti. Questo è vero. Basterebbe integrare i servizi ma non serve tagliare la linea ferroviaria basterebbe che tua eliminasse lo sperpero del trenino. Siete voi che volete per orticelli vostri negare il valore della velocizzazione della linea fs che chiaramente è fortunatamente non dipende da voi ma di interessi di carattere superiore che palesemente fate finta di non comprendere. Sulla affidabilita tocca ricordare che anche tua delle 18 non è propriamente affidabile sui tempi. Quindi non credo sia un argomento. Quindi andate oltre il vostro orticello che è sempre stato il problema dei pendolari. Ragionare per esclusione e non per integrazione. Ma purtroppo la vedo dura anche dalla,presunzione delle vostre risposte che evidenziano la saccenza di chi crede di sapere tutto, anche della vita degli altri, dimostrando di non sapere nulla. Quindi se avete argomenti usateli se invece dovete sminuire l’interlocutore attribuendogli etichette farlocche potete anche evitare di rispondermi, perché non mi pare contribuite granché al dibattuto
Hai fatto un romanzo, e come da papier ministeriale non ci si capisce un tubo.
Seimilaecinquecento milioni di euro sperperati per il raddoppio del nulla, a fronte di un investimento di tre o quattro milioni di € l’anno per implementare le corse autobus .
Il treno lo preferisce non solo perché più consono ai tuoi orari di lavoro, ma soprattutto per il costo irrisorio assistito dallo Stato di € 127,60 mensili… e con la differenza scaricata sulle spalle degli Italiani.
P.S.
Io sul treno non dormo, mi porto avanti il lavoro che proseguo in Ufficio fino alle 19:20, con almeno 2 festivi al mese lavorativi.
Guarda che se ripeti infinitamente una bugia non diventa verità. Ribadire che sono ministeriale, come se poi fosse un reato, per avere chissà quale ragione non ti fa onore ma dimostra solo la tua saccenza e ottusità nonché totale mancanza di argomenti. Perché scelgo il treno no spetta a te dirlo che continui a raccontare la vita altrui senza sapere nulla al riguardo.
Per i miei orari di lavoro sarebbe consono anche il bus e infatti prima prendevo tua (alla faccia degli orari e dei costi). Dopodiché continuo a ribadire in italiano che preferisco il treno ma non sono io a chiedere di chiudere i bus ma il contrario. Il tpl (spero tu sappia cosa è) esiste a prescindere da cosa faccio io, spero tu capisca e tu lo usi e parli di differenza scaricata sulle spalle degli italiani, anche la tua, e paradossalmente chiedi che altra differenza sia scaricata su quelle stesse spalle o chiedi di sostituire una differenza a un’altra perché a te più comoda in barba a 300persone che viaggiano in treno e 50/60 in bus. E la matematica non è una opinione. Ps ti informo che non sei l’unico che in Italia lavora fortunatamente e se non dormi perché lavori non ti aspettare nessun plauso perché come argomentazione è talmente stupida che non si capisce perché la dici se non per mostrare diprezzo verso i ministeriali, a cui tocca ribadirti non appartengo. Di norma che si riempie la bocca del lavoro che fa è perché deve dimostrare qualcosa a qualcuno io non devo dimostrare nulla tantomeno a te. Lavoro quel che serve al mio lavoro se lavoro meno o dormo sono in primis fatti mie e forse magari sono più bravo e produttivo di te, perché il lavoro a seconda del tempo di lavoro lo misurava Fantozzi. E ho detto tutto. Ci sono lavori che si contano e lavoro che si pesano e qui sta tutta la differenza tra noi e la differenza tra chi argomenta e chi si aggrappa alle sue fantasie frustrazioni.
Spero che non sia troppo lungo e complesso per te…
E meno male che sono gli altri che difendono il proprio orticello.
Vai a parare sempre alla stessa parte, a te serve prontobus, ribadisco a te, quindi viva prontobus e per questo tuo interesse si deve sacrificare quello che a te non serve.
Poi per capire in Italia si lavora 40ore settimanali quindi 8 ore al giorno facendo i conti della serva, non sapendo dove lavori, i tuoi orari e le tue esigenze reggono solo se arrivi al lavoro alle 10 (con il treno che arriva a termini alle 08:45) altrimenti siamo allo schiavismo o parliamo di straordinari e
Non di lavoro. Così sempre parlando di orticelli. Perché prontobus parte alle 20:05. Ora ma quanti lavoratori che arrivano alle 09 ripartono alle 20? Ma siamo seri per favore. Sorvolo su Tua per carità di patria. Raccontare realtà frutto delle proprie fantasie o desiderata non la cambia. Rimane la stessa. Il rientro alle 18
Regge solo perché ferma a Magliano dei marsi, e ribadisco Magliano dei marsi, ed Avezzano. Altrimenti toglievano anche quello. Quindi basta favolette please.
Togliere quei soldi al treno per darli a prontobus risolve il tuo problema ma
Non quello degli altri e poi qualcuno dovrebbe spiegarmi perché la regione dovrebbe finanziare un privato avendo una sua linea. E sorvolo di spiegarvi che quei soldi sul treno non rientrano nelle competenze della regione e quindi toglierli da la non vuol
Dire metterli sui bus significa perderli e basta per la
Solita tafazziana arroganza di chi pensa a se e pensa di capire e sapere tutto
Esattamente, 10:00 – 19:20, nessun schiavismo, semplicemente si LAVORA e usufruisco di riposi compensativi.
Non è che ci vuole poi tanto a capirlo… e non solo questo in fondo.
Quindi lavori di più per accumulare riposi compensativi. E per questa tua personale esigenza ritieni logico non effettuare un investimento per la tratta ferroviaria che farebbe comodo a 300 pendolari abruzzesi. E meno male che parli ad altri di orticelli.
Sul non capire altrui eviterei di fare lo spiritoso che qui chi non capisce proprio sei tu col paradosso che manco capisci che non capisci perché troppo convinto di avere la verità in tasca nonché di essere l’unico che lavora in Italia, salvo scoprirsi che lavori di più lavorare di meno
Quindi lavori di più per accumulare riposi compensativi. E per questa tua personale esigenza ritieni logico non effettuare un investimento per la tratta ferroviaria che farebbe comodo a 300 pendolari abruzzesi. E meno male che parli ad altri di orticelli.
Sul non capire altrui eviterei di fare lo spiritoso che qui chi non capisce proprio sei tu col paradosso che manco capisci che non capisci perché troppo convinto di avere la verità in tasca nonché di essere l’unico che lavora in Italia, salvo scoprirsi che lavori di più per lavorare di meno
Credo che nel nostro vilipeso capoluogo, si sentano presi per i fondelli da una bretellina che evita giusto qualche minuto a Sulmona!
E l’Alta velocità L’Aquila – Pescara, per linea retta che sottopassi il Gran Sasso, che diavolo aspettano a realizzarla?
L’Aquila, città dinamica di scienza, di studi, di ricerca, di commerci, capitale della cultura 2026, ha disperato bisogno dell’Alta velocità che la connetta in pochi minuti a Roma (direttrice ovest), e in poche ore direttamente a Perugia-Firenze-Bologna (e dunque al Nord Italia) dalla direttrice Nord, a Napoli dalla direttrice Sud, a Pescara e Bari dalla direttrice est.
È assurdo che oggi un povero cristo Aquilano debba cambiare addirittura a Sulmona per giungere a casa propria e pensano di chiudere tutto con una bretellina!
Che si occupino piuttosto di riattivare la ferrovia che attraverso Capitignano e Teramo colleghi rapidamente e degnamente L’Aquila alla dorsale Adriatica (dunque a Giulianova, Ancona, Rimini e Venezia), anziché buttar via soldi sull’attuale tortuosa e antidiluviana Roma-Pescara, che, senza passare dall’ Aquila, è una ferrovia senza futuro, utile giusto a un paio di Marsicani e a un altro paio di sfigati Peligni: davvero ASSURDO!
Lei vive di illusioni! Per fare quello che dice ci dovremmo rivendere l’Italia intera e non basterebbe neanche;
Il futuro dell’Abruzzo non credo proprio che passi per il suo decentrato e scomodo paesello. Si rassegni.
Buttare soldi è collegare Pescara a Roma passando per l’Aquila e non lo
Dice uno sfigato peligno, ma la geografia. Ps avete la premier eletta nella vostra amata città chiedete a lei di fare l’alta velocità da L’Aquila al resto d’Italia, io su cosa vi risponde una mezza idea ce l’ho, a proposito di sfigati
Via da L’Aquila. Sulmona libera.
se si vuole evitare lo spopolamento non si possono mantenere solo le corse ” a reddito”. occorre mantenere le corse anche se vengono utilizzate solo da 5 persone. esistono servizi che devono essere erogati anche se “antieconomici” . il welfare si paga. non è gratis. Altrimenti lo spopolamento sarà inevitabile. accendete il cervello.