Pronunciata dal Comune di Sulmona la decadenza della Ri.Ca. srl dall’aggiudicazione della gara d’appalto del servizio di refezione scolastica.
A nulla sono valse le “osservazioni e deduzioni scritte” presentate dalla ditta tramite lo studio legale Troilo per ribadire che “non sarebbe vietato l’impiego del centro pasti della clinica San Raffaele alla preparazione dei pasti per utenti esterni”, argomentazione confutata anche dal parere negativo espresso dal dipartimento di prevenzione della ASL. Parere espressamente richiamato nella determina dirigenziale con la quale il Comune di Sulmona ha dato atto che le giustificazioni addotte dalla Ri.Ca. srl “non risultano idonee a condurre a diversa determinazione” l’ente comunale che dunque nell’ambito del procedimento di declaratoria di decadenza dall’aggiudicazione dell’appalto, procede alla escussione della garanzia provvisoria prestata dalla Ri.Ca. in sede di partecipazione di gara. E allo scorrimento della graduatoria.
Come si legge nella determina che specifica come “ai fini della nuova aggiudicazione occorre procedere allo scorrimento della graduatoria in cui risulta utilmente collocatasi in seconda posizione la costituenda A.T.I. EP Spa – COSELP srl”. Prima però della definitiva aggiudicazione per la quale sarà necessario un separato e successivo provvedimento, bisognerà attendere il completamento delle verifiche in ordine ai requisiti previsti dalla legge per la stipula del contratto di appalto.
Nel frattempo la Ri.Ca. srl ha 60 giorni di tempo per presentare ricorso innanzi al competente tribunale amministrativo regionale e vedere accolte quelle argomentazioni che il Comune ha ritenuto “non capaci di incidere sugli elementi obiettivi ed impeditivi” alla firma del contratto di appalto.
Ricapitolando, la Regione ha detto NO, la ASL ha detto NO e le responsabilità del diniego sarebbero del Comune?