All’ingresso di palazzo San Francesco i rifiuti escono dalle buste nere e i cestini sono aperti, nei bagni già si avverte uno strano odore, mentre la polvere comincia a notarsi sulle scrivanie degli uffici. È l’effetto di tre giorni di pulizie non fatte, dopo che la Coop 2001 è stata formalmente, solo qualche giorno fa, diffidata dal Comune a proseguire il servizio, restituendo, solo oggi, le chiavi del municipio. Ma la situazione avrebbe dovuto essere ben più grave, perché la Coop 2001 non aveva e non ha alcun titolo ad entrare in Comune e pure lo ha continuato a fare per oltre venti giorni. Lo aveva già denunciato Il Germe e, laconicamente, lo ha ammesso questa mattina l’assessore Stefano Mariani rispondendo ad una interrogazione del consigliere Elisabetta Bianchi: “La Coop 2001 non gode di nessuna proroga – ha detto l’assessore – stiamo procedendo all’affidamento dopo aver verificato la mancanza dei requisiti dell’altra società che si era aggiudicata l’appalto. Siamo in attesa di una parte della documentazione da parte dell’Agenzia delle entrate di Roma. Fino a quando non arriverà non sarà possibile riavviare le pulizie”.
Il sindacato sta però già preparando un esposto per interruzione di pubblico servizio, anche perché se la procedura è tracciata, altrettanto non lo sono i tempi. Resta la gravità del fatto che per venticinque giorni personale non autorizzato abbia continuato a lavorare in Comune, detenendo anche immotivatamente le chiavi del palazzo e soprattutto con la prospettiva, che è quasi una certezza, che questo mese di lavoro nessuno glielo pagherà. A loro, poi, che avanzano già tre mesi di arretrati “giustificati”.
Orizzonti neri anche per l’altra cooperativa di servizi, la Satic: da due giorni è stato ripristinato il servizio informatico; la farmacia, rimasta chiusa nei giorni scorsi, dovrebbe essere sbloccata entro oggi, ma l’assistenza tecnica e la bollettazione non hanno trovato soluzione e né sembra essercene una in prospettiva.
“Il dirigente facente funzione, la segretaria Francesca De Camillis, è contraria all’affidamento per motivi di legittimità – ha spiegato Mariani – avevo indicato soluzioni alternative e chiesto comunque di trovare un modo per non interrompere il servizio. Non mi è arrivata alcuna risposta e per giunta la De Camillis è entrata in malattia da lunedì scorso è sarà assente per tutta la settimana. Non so come se ne possa uscire – continua l’assessore – ma non posso assumermi responsabilità che non sono mie e legate al rifiuto della dirigente facente funzione di risolvere la questione”. Un Comune ostaggio della burocrazia, insomma: “E’ stato avviato un procedimento disciplinare?” chiede la consigliera Bianchi.
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