La situazione è grave ma non seria, tanto per citare un abruzzese come Ennio Flaiano. L’automotive e l’economia abruzzese tremano insieme. E non c’è modo di nascondere la preoccupazione come fosse polvere sotto al tappeto. Non se lo può permettere neanche Tiziana Magnacca, assessore alle Attività Produttive, che parla di un momento di particolare delicatezza per l’intero settore trainante dell’export regionale.
“Dall’ultima riunione del tavolo regionale dell’automotive la situazione si è ulteriormente complicata – ha detto – ci troviamo a far fronte alle nuove decisioni di Stellantis e alla caduta della produzione auto in Italia, tutte questioni che naturalmente sono entrate nell’agenda politica del governo. In questa fase è importante capire che le dinamiche dell’automotive camminano su binari europei e che né l’Italia né l’Abruzzo possono considerarsi un’isola a sé al di fuori di queste dinamiche. Per questo è necessario unità di intenti e visione d’insieme”.
Proprio su questo punto, l’assessore Magnacca ha ricordato la recente decisione assunta dal Comitato europeo delle Regioni che ha votato solo qualche giorno fa una risoluzione a firma del presidente Marco Marsilio che affronta il tema di una transizione ambientale compatibile socialmente, chiedendo espressamente che per i settori del chimico e dell’automotive debbano essere previste misure di indennizzo prelevate dal fondo europeo di decarbonizzazione. La risoluzione passerà all’esame della Commissione, “ma è importante sottolineare che per la prima volta nelle istituzioni europee si parla di una Green Deal più sociale, attenta ai bisogni dei lavoratori e dell’economia dei singoli Paesi”. Il tavolo regionale dell’Automotive tornerà a riunirsi nei prossimi mesi a Sulmona, sede di uno degli stabilimenti Magneti Marelli più grossi in Italia, il cui destino e doppiamente legato all’insediamento industriale Stellantis di Atessa.
Magari la complicazione di cui si parla dell’improvvida “intesa” con la Polonia di recente costruita.
Ma non glielo potevate dirglielo prima a Marsilio
Già ma qualcuno dice che nessuno lo sapeva….
E magari questa forzatura sul passaggio dall’endotermico all’elettrico non ha riscontrato i risultati attesi dal mercato, complice soprattutto l’aumento spaventoso dei prezzi degli autoveicoli considerato pero che il potere d’acquisto è rimasto quello di un tempo. Grazie UE
AWA TING PIACER PE CHI E IT A VUTà