“A tavola lunedì”: corsa contro il tempo per avviare la refezione scolastica

La determina di affidamento sarà fatta oggi o al massimo domani: il Comune di Sulmona accelera sul servizio di refezione scolastica dopo il flop dell’ultima gara d’appalto a cui la ditta vincitrice, la Ri.Ca. di Somma Vesuviana, si è fatta trovare impreparata, senza cioè un centro cottura autorizzato. Con novecento studenti che dal primo ottobre sono costretti a rinunciare al servizio, portandosi il cibo da casa o costringendo ad uscite anticipate e rientri difficoltosi, loro e le loro famiglie.

La data dell’avvio del servizio, dovrebbe essere rapida: la EP (in associazione d’impresa con la Coselp), seconda classificata nell’appalto e ditta individuata per sostituire la Ri.Ca., sta richiamando i lavoratori e preparandosi a rimettere le mani in cucina. Si tratterà di riorganizzare le truppe, caricare i dati degli utenti sulla piattaforma, definire i termini contrattuali e accendere i fornelli. Se il contratto si riuscirà a sottoscrivere entro la settimana, fanno sapere dalla EP, si potrebbe tornare ad apparecchiare nelle mense scolastiche già da lunedì prossimo. Scadenza, a dire il vero, che sembra piuttosto ottimistica, se non altro per i tempi di caricamento dei dati su Ristocloud e il necessario accreditamento dei pagamenti degli utenti.

Il contratto che sarà fatto alla EP-Coselp, però, non sarà definitivo, ma temporaneo: un affidamento diretto sotto soglia, cioè, che traghetti le carte burocratiche almeno fino a Natale.

Il motivo è sostanzialmente tecnico-giuridico: prima di un affidamento definitivo (un appalto da quattro anni più uno, dal valore di 3 milioni di euro), infatti, il Comune dovrà definire la procedura di declaratoria di decadenza della Ri.Ca. che, in sostanza, è stata inadempiente. Una volta conclusa la procedura, quindi, l’eventuale, quanto probabile decadenza dalla graduatoria, dovrà essere comunicata agli interessati che avranno due mesi di tempo per presentare ricorso al Tar. Solo una volta definiti gli aspetti giuridici, quindi, il Comune potrà procedere a affidare formalmente alla EP-Coselp l’appalto quinquennale in virtù di ditta seconda classificata in graduatoria.

La vicenda, tuttavia, quasi sicuramente finirà in tribunale, anche perché la Ri.Ca. contesta il diniego ricevuto dalla Regione e dal Comune sulla mancata utilizzabilità come centro cottura della cucina della clinica San Raffaele, diniego basato, secondo la società di Somma Vesuviana, su una errata interpretazione della normativa.

Saranno molto probabilmente i giudici, insomma, a decidere chi sarà lo chef per i prossimi cinque anni. Per il momento, che sia lunedì o entro la prossima settimana, si torna a tavola con il “vecchio menu”.

6 Commenti su "“A tavola lunedì”: corsa contro il tempo per avviare la refezione scolastica"

  1. In 4 anni potranno sempre costruirsi un proprio centro cottura

  2. Gianni Mariotti | 16 Ottobre 2024 at 07:32 | Rispondi

    48 Mila euro da pagare per i tendoni lasciati sotto la neve . 3.5 milioni se la ri.ca farà ricorso più tante altre piccole cose .un amministrazione con un bel curriculum di pagamenti .be dopo tre anni una bellissima storia di ordinaria follia. Che dire???? Il cambiamento è in atto!!!

  3. Fatelo con calma il contratto onde evitare potenziali ricorsi.
    Qualche panino in più non farà male

  4. Se far transitare i pasti destinati ai bambini delle scuole nella cucina di una clinica che ospita pazienti con le più svariate patologie era la soluzione della Ri.ca. allora dovrebbero togliergli anche l’appalto del San Raffaele

  5. bene,molto probabilmente prevalgono gli interessi/accordi particolari…finira’ a tarullucci e vino: se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi,ricorso di che? Era gia’tutto previsto,cantava Cocciante,chi e’ il capo brigata della cucina ? Chi vivra’ vedra’,Legalita’diffusa per uscire dalla palude ,e basta,o no?

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