Un rinvio che non soddisfa gli animalisti per i quali è necessaria una revoca totale. Comunque una tregua. La mattanza di 500 cervi che si sarebbe dovuta aprire oggi e decisa dalla Regione Abruzzo è stata rinviata, a causa di “problemi burocratici”, al prossimo mese di novembre.
“In realtà – dichiara dall’Associazione italiana difesa animali ed ambiente – la giunta Marsilio è in attesa del giudizio del Consiglio di Stato dopo il ricorso presentato da un gruppo di associazioni animaliste contro la decisione del TAR Abruzzo che invece dava il via libera alla caccia di 500 cervi, comprese mamme e cerbiatti”.
Questa la vera ragione dietro il rinvio della mattanza, secondo gli ambientalisti dell’AIDAA che su tale decisione si esprimono con cautela ribadendo che l’unica soluzione accettabile resta quella della revoca. “Ci auguriamo che la Regione Abruzzo faccia un passo indietro definitivo revocando questa scellerata decisione” conlcudono i rappresentanti dell’AIDAA ringraziando chi, come Franz Di Cioccio, leader della PFM, insieme ad altre “migliaia di persone” hanno deciso di appoggiare la battaglia in difesa dei cervi.
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