La Ri.Ca. resta a bocca asciutta, ma per gli studenti sulmonesi è ancora presto per sedersi a tavola. Questa mattina, gli uffici di Palazzo San Francesco hanno ultimato la declaratoria per la decadenza della ditta aggiudicatrice dell’appalto da tre milioni di euro per la refezione scolastica, vinto la scorsa estate. La società di Somma Vesuviana, che ha visto sbattersi le porte in faccia per via delle difficoltà nell’individuare il centro cottura, viene così estromessa dalla gestione del servizio mensa. Troppi problemi e poche soluzioni, dalla possibilità di cuocere i piatti per novecento studenti al ristorante di Bugnara fino all’opzione della clinica San Raffaele, sulla quale ha posto il veto il Suap prima e la Regione Abruzzo poi.
La legge, d’altronde, parla chiaro: la cucina della clinica può solo preparare e somministrare i pasti sul posto e non è autorizzata, né autorizzabile, a confezionare e distribuire all’esterno il cibo. Neanche con interventi e modifiche strutturali.
La Giunta comunale, preso atto della declaratoria, ha così dato mandato agli uffici di individuare, in tempi celeri, un altro contraente a cui affidare provvisoriamente, nelle more della procedura, l’incarico. I tempi per gustare un piatto caldo, però, non sono maturi. Una data potrebbe essere annunciata tra lunedì e martedì, qualora gli uffici dovessero individuare il gestore pro tempore, in appena ventiquattro ore.
Solo un annuncio e nulla più. Verosimilmente le famiglie degli studenti saranno costretti ad almeno un’altra settimana di forcing, tra “pranzi al sacco” da preparare alle prime luci dell’alba e figli da dover riprendere a ora di pranzo per chi frequenta la scuola dell’Infanzia.
Ri.ca pitolato
Se la prima è stata estromessa ben venga la seconda!