Post ironico sulla “Pulcinella” di Pesce a Castel di Sangro. Caruso: “Post squallido”

La scultura di Gaetano Pesce, dedicata a Pulcinella, fa discutere anche lontano dall’ombra del Vesuvio. In Abruzzo, precisamente, con un botta e risposta tra la pagina satirica “Il Cencio – Quotidiano lercio d’Abruzzo” (titolo che scimmiotta una nota testata regionale) e il sindaco di Castel di Sangro, nonché presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso.

Il post “incriminato” è apparso ieri sul profilo Facebook della pagina satirica. La foto di “Tu si ‘na cosa grande” accompagnata da una didascalia che recita “A Napoli hanno installato una nuova statua. Non sappiamo e né vogliamo sapere cosa dovrebbe rappresentare. Sappiamo solo che sarebbe bello metterla anche in piazza a Castel Di Sangro. Grazie”.

Immediato l’intervento social del sindaco altosangrino, Angelo Caruso, che di certo non si è fatto una risata nel leggere il post. “A questo squallido post offensivo della nostra Città potremo replicare in tanti modi – scrive Caruso -, ma credo basti solo rimandarlo al mittente”.

A fargli eco i tanti commenti dei cittadini di Castel di Sangro, che non hanno colto l’ironia del post. “Premettendo che ho massimo rispetto per qualunque forma d’arte – si legge -, mi preme però sottolineare che lo stesso rispetto lo meritano anche le città e la loro storia. Nessuno può e deve permettersi di scrivere volgarità con l’intento di schernire la cultura di Napoli, né tantomeno di Castel di Sangro. Chi non ha argomenti ovviamente in situazioni come questa ci sguazza e trova linfa vitale”.

Insomma, l’installazione temporanea, alta dodici metri non ha raccolto il consenso né da parte dei partenopei né da parte degli abruzzesi. Né mari, né monti.

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