Circonvallazione, i tempi lunghi dopo il comunicato di fine lavori: parcheggio ancora recintato

Era il 5 settembre quando il Comune di Sulmona annunciava, quasi in pompa magna, la vicina conclusione dei lavori di messa in sicurezza dell’area adibita parcheggio, lungo via Circonvallazione Orientale a Sulmona. Un comunicato con tanto di ringraziamenti, da parte dell’Assessore ai Lavori Pubblici, Ilenia Rico, a Franco Raulli, Dirigente del 3^ Settore, e al Rup, Barbara D’Aprile, “per aver seguito questo intervento di variante con particolare cura ed attenzione”. A distanza di un mese, però, l’attenzione è per quelle transenne che continuano a tenere recintata l’area. Lavori iniziati lo scorso agosto e che al momento del comunicato stampa erano ben lungi dall’essere terminati.

A rimetterci, per quei posti parcheggio gratuiti sottratti alla città, sono in primis i gestori di locali e attività con clientela che, abitualmente, sfrutta il parcheggio che ridà sul fiume Vella. Commercianti che, a volte, si sono visti costretti a far entrare vetture nei propri spiazzi privati pur di accogliere la clientela. C’è poi il caos parcheggi generato dai grandi eventi di fine settembre. Con piazza Garibaldi “ostaggio” dei mondiali a rotelle, concerto di Antonello Venditti e Ovidio Running, i posti riservati alla sosta delle vetture nei pressi del centro storico sono stati praticamente azzerati.

E lungo via Circonvallazione permangono i teli da lavoro arancioni, restano spoglie via Gorizia, via Patini e via Trento. Un trittico che da tempo attende gli interventi di manutenzione del manto stradale. Lavori che sarebbero dovuti partire entro settembre, con un primo intervento della partecipata sulla rete fognaria, e un successivo ritocco dell’asfalto da parte Comune. Ad oggi, però, nulla si muove, le buche aumentano di diametro e le macchine (quelle di residenti e genitori che fanno spola dalla scuola Capograssi con i figli) lottano quotidianamente, assieme alle proprie sospensioni contro, i crateri. E chissà se sarà necessario un altro cartello di protesta, affisso da qualche residente, per dare una scossa alla macchina comunale.