Metaenergia: “Mancano Via e Vinca, la centrale deve chiudere”. Esposto in procura

Si sono dati appuntamento questa mattina davanti alla turbogas della Metaenergia nella zona industriale di Sulmona i Comitati cittadini per l’ambiente per denunciare il funzionamento di un impianto a loro dire privo della valutazione di impatto ambientale e della valutazione di incidenza ambientale (VIA e VINCA). Atti preliminari alla messa in funzione della centrale turbogas di cui gli ambientalisti non hanno trovato traccia nemmeno sul sito del ministero dell’Ambiente tanto da presentare ieri un esposto presso la procura della Repubblica del tribunale di Sulmona per chiedere che sia la magistratura a verificare la fondatezza di quanto da loro sostenuto. E adottare gli opportuni provvedimenti, non esclusa la chiusura dell’impianto, in attesa delle necessarie valutazioni.

“Abbiamo ricostruito la storia della turbogas dal 1992 quando l’impianto venne completamente rinnovato, fino ad oggi e non abbiamo trovato né la VIA la VINCA” afferma Mario Pizzola dei Comitati cittadini per l’ambiente che nella turbogas di Sulmona vede anche un pericolo per la pubblica sicurezza. “Questo impianto dista solo poche centinaia di metri da alcune attività commerciali e dai vicini campi sportivi dello stabilimento Magneti Marelli – ha spiegato Pizzola – Non oso immaginare quali potrebbero essere le conseguenze di un’eventuale esplosione”. Pericoli che si sommano a quelli legati alla salute dei cittadini della Valle Peligna dove, ad appena sei chilometri dalla turbogas, sono al lavoro i camion della Snam per realizzare un altro impianto definito dagli stessi comitati “uno scempio ambientale”.

Una situazione non invidiabile quella della Valle Peligna dove nonostante l’allarme lanciato dai medici sul possibile incremento di patologie respiratorie, tumori e malattie pediatriche, l’amministrazione comunale è “sempre rimasta inerte”. Un silenzio “colpevole” per i comitati cittadini quello del Comune di Sulmona che prima con la sindaca Annamaria Casini e poi con la giunta Di Piero, ha permesso che tutto ciò accadesse, “senza mai muovere un dito” in difesa del territorio e dei suoi abitanti.

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