Con il martello nell’autosalone dell’amico per una vincita non divisa

Una scena da “Un giorno di ordinaria follia”, solo che ad averla scatenata, secondo il protagonista, non è stato il traffico, ma una vincita non divisa al Superenalotto da 40mila euro. Un tocco delle Dea Bendata che il proprietario di un’autorimessa di Castel di Sangro non avrebbe condiviso con il suo amico. O meglio ex a vedere le immagini delle telecamere che avrebbero immortalato la scena da fare invidia a Joel Schumacher: l’uomo, sessantenne del posto, si sarebbe infatti recato nel salone con un martello e avrebbe danneggiato diverse auto, fendendo colpi a finestrini e parabrezza delle auto in esposizione. Migliaia di euro di danni che, probabilmente, la vincita al Superenalotto – che però il proprietario del salone nega – non riusciranno a coprire.

Sull’episodio, avvenuto nei giorni scorsi, indagano ora i carabinieri di Castel di Sangro, con la procura di Sulmona che ha iscritto il Michael Douglas dei noantri nel registro degli indagati per il reato di danneggiamento aggravato e tentata estorsione.

“Mi sono visto piombare nella mia attività questa persona che, utilizzando un martello, si è accanito contro le auto esposte per la vendita” ha dichiarato la vittima che ha presentato denuncia subito dopo i fatti.

5 Commenti su "Con il martello nell’autosalone dell’amico per una vincita non divisa"

  1. Se fosse vero che si è intascato il malloppo e non ha diviso la cosa sarebbe altrettanto grave anche se difficile da dimostrare !
    Ma il tizio così facendo oltre ad aver perso i soldi ora deve anche pagare i danni .

  2. I danni si pagano solo quando si possono ripagare. C’è la teoria del limbo o a Roma chiamata quelli di mezzo che percepisce queste persone come talmente nullatenenti da non avere problemi amministrativi di nessun genere

    • Gianluca Lavalle | 5 Ottobre 2024 at 14:38 | Rispondi

      Concordo.
      Forse in questi casi si dovrebbe cominciare a pensare ad una limitazione della capacità di agire, riducendo il soggetto ad una sorta di minore (finanche degli anni 14): non può comprare, né vendere, né lavorare.
      Poi vedi come escono fuori i soldi !!!
      Diversamente è responsabile solo il “fesso” che conduce una vita “normale”, cioè vive del proprio reddito ed ha propri beni, mentre il classico “nullatenente” gira col SUV intestato alla nonna e ride in faccia a tutti gli altri.
      Oggigiorno una norma del genere sarebbe un vero gesto di civiltà a cui ogni forza politica dovrebbe iniziare a pensare: la tensione sociale si ridurrebbe perché – a mio avviso – causata essenzialmente dal senso di impunità che i social non fanno che contribuire ad amplificare.

      • Chi fa le leggi? Le forze politiche e secondo te fanno il gesto di civiltà contro di loro stessi. in italia 4 reati 2 restani impuniti a chi fa comodo secondo te . Apparte i fessi .

  3. Concordo pienamente quanto detto da Gianluca Lavalle

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