APC “Capograssi”, Dem contro le consigliere del territorio: “Scioccati dalla loro indifferenza”

“Non abbiamo avuti dubbi a sposare la causa del comitato di giovani e studenti di Sulmona per ampliare gli orari di apertura della biblioteca ‘Capograssi’: quella del diritto allo studio e all’aggregazione sono battaglie fondamentali per contrastare lo spopolamento delle aree interne”. Sono le parole di Silvio Pierpaolo Pietrucci (rappresentante Pd in Consiglio Regionale) e di Francesco Balassone (Giovani Democratici) che risuonano all’unisono dopo l’ispezione, martedì scorso, all’APC di Sulmona. Una visita, alla quale ha preso parte anche la pentastellata Erika Alessandrini, richiesta da un comitato di studenti e studiosi che abitualmente frequentano la biblioteca in via Sardi. E vorrebbero frequentarla ancor più assiduamente, se non fosse per quegli orari risicati (appena due aperture pomeridiane in settimana, fino alle 17:30) e la mancanza di continuità (perché alle 13:30 tocca, comunque, sbaraccare).

Orari risicati, dovuti all’esiguo numero del personale (quattro unità in loco ed una in smartworking) che che pur garantendo un servizio minimo, non sembra rispondere in modo adeguato alle esigenze di un pubblico sempre più ampio e diversificato. Basti pensare ai liceali sulmonesi, che possono utilizzare lo spazio culturale solo nel pomeriggio, dopo il suono della campanella. “I benefici di un’apertura prolungata – commenta il consigliere comunale, Angelo D’Aloisio – portano sicuramente a un aumento dei prestiti dei libri, a una maggiore partecipazione a eventi culturali eventualmente promossi dal centro stesso e a un rafforzamento del senso di comunità. Una questione di efficienza, non di critiche. È importante sottolineare che questa richiesta non è da intendersi come una critica al lavoro svolto dal personale della biblioteca, che svolge il proprio compito con professionalità e dedizione. Al contrario, si tratta di una proposta volta a migliorare l’efficienza del servizio e a valorizzare al meglio le risorse umane a disposizione”.

Oltre ai disagi (tra i quali lo stato in decadenza di palazzo Portoghesi, sede storica) a stupire i dem sono state le assenze di Marianna Scoccia, Antonietta La Porta e Maria Assunta Rossi. Tutte invitate dal comitato (che ha più volte rimarcato che quella dell’APC non è una battaglia politica) e tutte assenti all’appuntamento. Chi per un motivo, chi per un altro. Chi ha “giustificato” l’assenza per lavori da svolgere presso il consiglio regionale. Lavori che, in realtà, quella mattina non erano in programma secondo il calendario pubblicato dallo stesso ente regionale. Un forfait che, insomma, non è di certo passato inosservato.

“Siamo rimasti scioccati – proseguono i Dem – dell’indifferenza delle tre consigliere della destra della Valle Peligna. Avranno certamente modo di recuperare: si ricorda loro a tal proposito che hanno adesso un obbligo morale di sostenere la risoluzione dell’opposizione in consiglio regionale. Non farlo equivarrebbe a dar più peso per loro a dei già precari equilibri di coalizione a danno del nostro territorio. Chiamando le cose con il loro nome: un tradimento delle promesse fatte in campagna elettorale”.

Anche se di vere e proprie promesse sull’Apc, almeno in campagna elettorale, se ne sono fatte e sentite poche. Specie provenienti dai venti della destra che, prima e durante la corsa a Palazzo dell’Emiciclo, hanno solo sfiorato come brezza la questione della biblioteca sulmonese. In estate, in pompa magna, era stata annunciata da Maria Assunta Rossi la presentazione di una risoluzione per trasferire libri e personale nella storica sede di palazzo portoghesi. Nei fatti, però, lo stallo continua.

3 Commenti su "APC “Capograssi”, Dem contro le consigliere del territorio: “Scioccati dalla loro indifferenza”"

  1. Ah povero ‘nduntite… | 4 Ottobre 2024 at 15:45 | Rispondi

    Tempo perso…come si dice”fatta la festa gabbato lu sante” ovvero ottenuto il posto alla regione chissenefrega…meditate poveri allocchi che le avete votate…specialmente per quei boccaloni che aspettano le promesse in campagna elettorale…

  2. I Dem sul bando mense come la pensano a riguardo???

  3. Se posso dire la mia, vi leggo più una “iniziata” mediocre orchestrata campagna locale denigratoria politica piuttosto che un vero interesse per Palazzo Portoghesi e gli studenti.
    Avete fatto la vostra bella mozione regionale urbi et orbi? Aspettatene la risposta e poi criticate nuovamente.
    La triade locale già l’avete bastonata appena 3 giorni fa e poi se vogliamo essere corretti e coerenti, anche la presenza del consigliere di minoranza del PD D’amico era prevista e pare per “imprevisti” non è stato presente e sostituito dalla presenza della consigliera Alessandrini del M5S e altri accodati partecipanti, eppure non ne avete fatto menzione, si giustifica da una parte e si da torto marcio dall’altra?
    Le tre consigliere mostreranno interesse per questo e altri problemi del territorio? Lo vedremo e lo giudicheremo noi elettori (sempre se ne saremo capaci e senza le fette si salame sugli occhi)… E PER ORA I RISULTATI DI COSTORO, “VA DETTO AD ALTO VOLUME” SONO PARI ALLO ZEROOOO!
    E CHE SE NE VERGUGNESSER NUN ZIGN!

    L’INDIFFERENZA PER QUESTO TERRITORIO È TOTALE E BIPARTISAN da “decenni, ventennale, ultra trentennale e anche di più” e la soluzione è stata sempre lasciar scivolare il tutto… e quel poco che arriva per un ripristino dell’OBBLIGATORIO, arriva sempre in FORMA RIDOTTA rispetto all’originale tolto, di fatto “l’affondamento e l’auto estinzione di un territorio promulgato e programmato per legge”.

    La politica in vallata è vissuta, ma meglio dire gestita in modo strano, del tutto simile ad altri posti della regione o italiani (nessuno è immune dall’intrigo), solo che altrove “qualche risultato lo si porta a casa, QUI RARAMENTE, SPESSO MAI, PIUTTOSTO SI TOGLIE”.

    Chest’è!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*