Approvato dal Polo d’Innovazione del Made in Italy il programma d’innovazione per il 2025. Un piano d’azione, per certi versi rivoluzionari, presentato alla Regione Abruzzo, dopo una lunga serie di incontri con le imprese aggregate al Polo a cura dei dipartimenti nei quali il polo è articolato.
Il progetto contiene una serie di punti che vanno dalla promozione e al sostegno imprenditoriale regionale, al potenziamento dei temi relativi allo sviluppo tecnologico, sostenibile e sociale di altri.
“Innovazione Audace” di dannunziana memoria. Così viene etichettato il programma dal Polo. Gli obiettivi sono quelli della trasformazione tecnologica e innovazione sostenibile, dell’internazionalizzazione, dello sviluppo delle competenze, del supporto alle PMI, del networking, della cooperazione e dell’innovazione di processo. È presente un focus sulle tecnologie emergenti e, tra esse, sull’intelligenza artificiale.
“Siamo abruzzesi e per questo anche molto romantici – commenta il presidente, Angelo D’Ottavio -. Il legame con le tradizioni, i luoghi, i pensieri e le radici ci appartiene, ci coinvolge a tal punto che non riusciamo a separarcene, pur essendo molto attenti alle sfide che il futuro ci pone davanti. L’indivisibilità di pensiero e azione, la visione forse un po’ nostalgica ma proiettata all’avvenire fiorente, luminoso, ci fa emozionare. Questa nostra missione la sentiamo e la vogliamo sentire senza dimenticare la storia, per questo l’abbiamo fusa con un’idea che sembrerebbe obsoleta ma che in realtà, ha tutte le qualità per essere definita pionieristica”.
Quanto romanticismo!
Che bella la realtà obsoleta!
A proposito, considerando i ritardi a cui stiamo assistendo negli ultimi periodi, perché non pensare a reintrodurre i treni a vapore!
Ma se non avete i mezzi,nè tantomeno la voglia di rimettere in sesto quello che c’è ma non funziona (sanità pubblica,infrastrutture,quindi trasporti,scuole) e tanto altro di cui avremmo bisogno nell’immediato, state a pensare al made in Italy,con ubriacatura mentale,vostra e di chi volete illudere, con paroloni altisonanti.Il made in Italy non è una vostra riscoperta,lo si fa già qui da noi e riguarda solo l’agricoltura e la pastorizia e nient’altro.Non ve ne eravate accorti?