Via libera da parte della giunta regionale alla delibera riguardante l’attivazione intraospedaliera della presa in carico del paziente con bisogni complessi. Il testo contribuisce alla prevenzione di degenze impropriamente prolungate, che determinano l’incidenza di patologie legate alla permanenza negli ambienti ospedalieri, ma anche dimissioni ‘affrettate’, ricoveri ripetuti, permanenze post ospedaliere non congruenti con i bisogni dei pazienti, peggioramento della qualità della vita di pazienti e caregivers, incremento evitabile dei tassi di ospedalizzazione con difficile sostenibilità economica dell’intero sistema sanitario. Insomma, un taglio ai posti letto, per leggerla tra le righe delle motivazioni date dall’Assessora alla Sanità, Nicoletta Verì. Anche perché soldi, le Asl, dovranno pur trovarli per colmare quel disavanzo di 200 milioni di euro che pesa come un macigno sulla spalle della sanità abruzzese. E quindi meglio tagliare prestazioni e tempi di degenza dentro le strutture. Perché un paziente costa, e quindi prima torna tra le mura di domestiche e meno soldi la Regione dovrà spendere per mantenerlo in un letto d’ospedale.
“La presa in carico dei pazienti con bisogni complessi attraverso un’attività intraospedaliera porterà benefici sia ai pazienti sia alla gestione delle strutture sanitarie – ha commentato Nicoletta Verì in merito all’approvazione della delibera -, avviando una migliore integrazione ospedale territorio e garantendo le cure necessarie a tutti coloro che ne hanno bisogno”.
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