Maltratta la moglie perché non vuole la badante: condannato 85enne

Condannato a tre anni di reclusione l’85enne finito sotto processo con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, avvenuti a Sulmona. La sentenza è stata emessa quest’oggi dal Giudice del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio. La condanna prevede anche il risarcimento da liquidare in sede civile e il pagamento delle spese processuali.

La vicenda risale al 2018, e si sarebbe protratta per due anni. L’uomo, a detta dell’accusa, avrebbe costretto la moglie a vivere nella stessa abitazione con una donna di origine straniera. Quest’ultima aiutava la famiglia nel regolare svolgimento delle faccende domestiche. L’ottantacinquenne, secondo le ipotesi dell’accusa, avrebbe picchiato la donna in svariati litigi, fino a puntarle un coltello alla gola. Avvenimenti che si sono ripetuti nel tempo, portando la moglie dell’uomo a fuggire da casa.

L’anziano è stato difeso dall’avvocato Claudia Sciarra. La compagna, invece, è stata assistita in giudizio dall’avvocato, Maurizia Sciuba.

8 Commenti su "Maltratta la moglie perché non vuole la badante: condannato 85enne"

  1. Pietà, chiudete questo tribunale. Riforma della giustizia PIETÀÀ. Per pietà chiudete questo tribunale. Riforma della giustizia PIETÀÀ.

    • Davvero una vera e propria truffa agli anziani. Un battibecco tra vecchi ormai in decadente stato mentale viene biecamente sfruttato per fargli pagare profumate parcelle di avvocati, praticamente per nulla. Due vecchi coniugi che litigano come tutti e come è sempre stato dalla notte dei tempi sino a quando non prendevano corpose pensioni non hanno interessato mai nessuno. Vere e proprie truffe che dovrebbero essere contrastate dalla legge con ipotesi sanitaria di verifica psichica delle accuse prima di procedere con i costosi ed inutili procedimenti penali. SPERIAMO CHE LO CHIUDONO DAVVERO QUESTO TRIBUNALE. TROPPO TROPPO STATISTICAMENTE TROPPO IN CONFRONTO CON GLI ALTRI STATI EUROPEI PIÙ RICCHI DEL SUDITALIA.

  2. Non bisogna chiudere il tribunale. Il problema grave sono queste specie di magistrati. Mamma me , come stemm miss

  3. Se tanta gente, persino qui a Sulmona, dice che il tribunale è da chiudere.. che dire più?
    Andiamocene tutti quanti all’Aquila: Jamm’ mò!

    (pensa un po’ se ad un prestigioso tribunale si può mai chiedere di farsi carico pure delle beghe di paese che insorgono nella periferia del regno! Rob de matt!)

    • SalviamoSulmona | 1 Ottobre 2024 at 22:33 | Rispondi

      Ma va a cagher..seconda puntata.

    • Gamma Critico | 2 Ottobre 2024 at 12:54 | Rispondi

      Si ma ha ragione ilgermone. Con queste strutture giudiziarie si sconfina senza dubbio nel crimine e nella truffa agli anziani se e piena la letteratura di corruzione giudiziaria di stampo siloniano specie in Italia.Nella riforma si dovrebbero istituire i TRIBUNALI PER GLI ANZIANI che funzionino come i tribunali per i minori con il contemporaneo intervento in affiancamento ai giudici di psicologi, neuropsichiatri, assistenti sociali, psicoterapeuti, perché dopo una certa età si ritorna più o meno bambini per decadimento delle facoltà complessive ed in grande percentuale
      mentali e come e facilmente esposti alle truffe lo stesso si possono commettere reati o portare accuse (come la moglie al marito) che possono essere fantastico frutto del disagio mentale non immediatamente avvertibile da un non esperto.Perciò per una doverosa tutela dei deboli si dovrebbero sottrarre alla giurisdizione ordinaria le persone oltre i 75 anni ed esattamente come i minori seguire un percorso dedicato con un istituto giuridico apposito. Poi il tribunale di Sulmona non avrebbe dovuto più esistere un ora in più dal vigore della Severino,ed i deleteri effetti si riverberano con trattamenti inumani e degradanti sui cittadini soltanto accusati per creare reati onde farlo
      funzionare , come il vecchietto che litiga con la moglie vecchietta ed ambedue, senza riguardo di legge per la loro condizione, pagano sei mesi di pensione ai rispettivi avvocati senza altra logica.

      • Gamma Critico | 2 Ottobre 2024 at 13:00 | Rispondi

        Si ma ha ragione ilgermone. Con queste strutture giudiziarie si sconfina senza dubbio nel crimine e nella truffa agli anziani se è piena la letteratura di corruzione giudiziaria di stampo siloniano specie in Italia.
        Nella riforma si dovrebbero istituire i TRIBUNALI PER GLI ANZIANI che funzionino come i tribunali per i minori con il contemporaneo intervento in affiancamento ai giudici di psicologi, neuropsichiatri, assistenti sociali, psicoterapeuti, perché dopo una certa età si ritorna più o meno bambini per decadimento delle facoltà complessive ed in grande percentuale
        mentali e come si è facilmente esposti alle truffe lo stesso si possono commettere reati inconsueti o portare accuse (come la moglie al marito) che possono essere fantastico frutto del disagio mentale non immediatamente avvertibile da un non esperto. Perciò per una doverosa tutela dei deboli si dovrebbero sottrarre alla giurisdizione ordinaria le persone oltre i 75 anni ed esattamente come i minori seguire un percorso dedicato con un istituto giuridico di più apposita esperienza.
        Poi il tribunale di Sulmona non avrebbe dovuto più esistere un ora in più dal vigore della Severino, ed i deleteri effetti si riverberano con trattamenti inumani e degradanti sui cittadini soltanto accusati per creare reati inventati onde farlo
        funzionare, come il vecchietto che litiga con la moglie vecchietta, ed ambedue, senza riguardo di legge per la loro condizione, pagano sei mesi di pensione ai rispettivi avvocati senza alcuna altra logica .

        • Il Tribunale degli Anziani è davvero una buona idea. Nei prossimi decenni in Italia saranno di molto preponderanti i vecchi in rapporto ai minori e chi avrà bisogno di una legislazione che li tuteli sono davvero la loro categoria
          Già oggi non esistono aggravanti di pena per le truffe ed i reati contro i vecchi in stato di minorità psicofisica e sono indifesi e succubi di qualsiasi prepotenza. Questo dovrebbe preoccupare la legislazione e non invece istigarli a litigare tra di loro per poi mandargli le fatture delle parcelle.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*