Neanche dieci giorni fa il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Angelo D’Aloisio, gioiva ed esaltava la nascita della Comunità energetica rinnovabile (CER) di Sulmona, con il Comune che aveva formalmente acquisito lo studio di fattibilità commissionato alla EnGreen di Roma. Una spesa di circa 25mila euro e tanti applausi di fatto sprecati. Perché la CER di Sulmona non nascerà o meglio sarà assorbita dalla CER della Cooperativa Elettrica Peligna (CEP), come d’altronde era stato ipotizzato come soluzione alternativa nella riunione ad agosto scorso.
“Il Comune comunque non avrebbe aderito alla possibile cooperativa nascente – spiega Berardi – la burocrazia delle amministrazioni pubbliche rende complicata la gestione di un soggetto giuridico come la cooperativa che, al contrario, ha bisogno di coesione e operatività. Per questo si è deciso che è meglio mettere insieme le forze e appoggiarsi alla Cep di Corfinio e d’altronde già alcuni che avevano manifestato il loro interesse a febbraio dello scorso anno, sono già passati alla Cep”.
La Cep di Corfinio, d’altronde, si trova a buon punto ed ha già attivato quattro cabine primarie che coprono gran parte della Valle Peligna e anche della Val Pescara: due a Sulmona, una a Pratola Peligna e una a Popoli Terme.
Il Comune di Sulmona, che comunque ha impianti di produzione, però, al momento ne resterà probabilmente fuori: “E’ un passaggio che è da condividere con la maggioranza, così come l’altra ipotesi su cui stiamo lavorando, ovvero quello dell’autoconsumo – spiega l’assessore -. Abbiamo un contatto con un’azienda che è in grado produrre circa 500 Kwh che è poi più o meno il consumo che abbiamo noi come Comune. L’ipotesi, da condividere con la maggioranza, è quella dunque di fare un accordo per l’autoconsumo, che è cosa diversa dalla Comunità energetica”.
Per la CER, insomma, la prospettiva e l’invito ai privati è quello ad aderire a quella di Corfinio (che già esiste come soggetto giuridico e che si appoggia ad una cooperativa che esiste da un secolo), con il Comune che, di fatto, nonostante lo studio di fattibilità, le spese e le riunioni sostenute, si è tirato indietro.
“Il Comune comunque non avrebbe aderito alla possibile cooperativa nascente – spiega Berardi – la burocrazia delle amministrazioni pubbliche rende complicata la gestione di un soggetto giuridico come la cooperativa”
Scusate ma prima di spendere 25000 euro di denaro pubblico questo non lo sapevate??? Ma vi rendete conto?
Storie di ordinaria sulmonesita’.
Ma oggi verranno completati e rendicontati il 30% dei lavori del parco fluviale?
..storie di ordinaria sulmonesita’.
“La Cep di Corfinio, d’altronde, si trova a buon punto ed ha già attivato quattro cabine primarie”
Guardate che non vengono “attivate” cabine primarie ma bensì consumatore e produttore devono semplicemente essere sottesi alla medesima cabina primaria.
Bah!! Se non ho capito male 25.000€ buttati……è normale??
Oppure una modalità per risparmiare i costi gestionali e burocratici di una Cer nuova. Basta rileggere l’articolo di questa testata del 18 luglio per capire che già era prevista questa come opzione alternativa e che non mi sembra, leggendo il precedente articolo. Cambiare un granché
“Abbiamo un contatto con un’azienda che è in grado produrre circa 500 Kwh”
Al giorno? A settimana? Al mese? All’anno?