Ospedale, Romano rassicura: “Troveremo soluzione per dipendenti di portineria”

Verrà trovata una soluzione per la tutela occupazionale del personale di guardiania dell’ospedale di Sulmona. Ad assicurarlo è il Direttore Generale della Asl1, Ferdinando Romano, al termine dell’incontro di questa mattina voluto dai consiglieri regionali Marianna Scoccia, Antonietta La Porta, Maria Assunta Rossi e Massimo Verrecchia. Vertice convocato dopo 72 ore la Conferenza dei Capigruppo dove la vertenza lavorativa, evidenziata da rappresentanti sindacali di Filcams Cgil Abruzzo, ha recitato il ruolo di protagonista. Un rischio del taglio (di orario lavorativo e salario) al quale vanno incontro i dipendenti della cooperativa che assicura il servizio di portineria presso il nosocomio sulmonese. “Esuberi” da sopprimere secondo il piano di razionalizzazione presentato dall’Azienda sanitaria locale, per raschiare qualche spicciolo da portare a quel disavanzo che segna 200 milioni di euro.

Anche perché i tagli sarebbero di quelli pesanti secondo la Filcams Cgil, che parla di un dimezzamento dei servi, dove ventidue tra lavoratori e lavoratrici subirebbero un taglio occupazionale e salariale del 50%. Il sindacato, dopo l’incontro, ha rilanciato la costituzione di una società in house, e cioè di una longa manus della Pubblica Amministrazione finalizzata all’autoproduzione (ben più economica dell’esternalizzazione) di beni, servizi e lavori, senza bisogno di rivolgersi all’esterno e sotto il controllo pubblico, per garantire il perseguimento, in via prioritaria, dell’interesse della collettività.

“In tal modo – spiega la Cgil – si eliminerebbe il livello di precarietà ed il rischio che, ad ogni cambio di appalto, si perdano ore lavorative e, per l’effetto, diritti e salario e, di fatto, il riproporsi delle drammatiche circostanze che abbiamo dovuto fronteggiare in questi giorni. Le soluzioni, infatti, vanno cercate partendo dalla tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, e del diritto dell’utenza alla fruizione dei servizi pubblici secondo principi di equità, universalità e gratuità, e non, invece, dalla riduzione dei costi ai danni dei lavoratori e delle lavoratrici più fragili e dell’utenza, dei pazienti e dei loro familiari, e della cittadinanza tutta. Per tale ragione, continueremo a vigilare sul corretto adempimento degli impegni assunti dalla Direzione Strategica della ASL1 e a ricercare con dedizione tutte le soluzioni utili al buon funzionamento del Sistema Sanitario Provinciale, per la salvaguardia, da un lato dell’occupazione e del salario, e, dall’altro, della corretta, efficace e funzionale fruizione dei servizi pubblici destinati all’utenza”.

Parla di “lavoro proficuo tra colleghi” Marianna Scoccia. La sindaca di Prezza, nonché Vicepresidente del Consiglio Regionale, evidenzia la soddisfazione per l’ esito del confronto. “Sarò come sempre al fianco dei lavoratori e del nostro territorio”, aggiunge.

Presente anche il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, che ha ribadito la ferma contrarietà all’ipotesi di taglio del personale e degli stipendi per il servizio di guardiania nell’Ospedale SS. Annunziata.

“Già nella giornata di ieri – spiega -, in sede di comitato ristretto dei sindaci, ho avuto modo di sottolineare il carattere indispensabile del presidio di guardiania, a garanzia della sicurezza del personale ospedaliero ed in particolare dei degenti. Privare i reparti del nosocomio di tale servizio significherebbe esporre personale e pazienti a rischi per la propria sicurezza, in particolare nelle ore notturne. Ho espresso gratitudine, insieme ai consiglieri regionali, al direttore generale per la sensibilità dimostrata”.

5 Commenti su "Ospedale, Romano rassicura: “Troveremo soluzione per dipendenti di portineria”"

  1. francesco.valentini1935 | 27 Settembre 2024 at 18:13 | Rispondi

    Per il servizio di guardania dell’Ospedale di Sulmona sembra ci sia la comprensione di grossi calibri per la soluzione del problema.Non potrebbero gli stessi,in un gesto di munificenza,scendere una volta nei locali adibiti a CUP in Viale Mazzini dove gli sventurati cittadini,esauriti i posti a sedere ,devono attendere sotto il sole e alle intemperie il loro turno? Ad ogni tornata elettorale il problema e’ in via di soluzione e poi torna il silenzio. E,dato che siamo in argomento,non sarebbebil caso di utilizzare un piccolo amplificatore collegato agli sportelli in modo che coloro che sono all’aperto possano conoscere a che punto sono le chiamate senza bisogno di affacciarsi all’ingresso continuamente sempre pieno:giustamente un cartello avverte che se viene saltato il turno bisogna rimettersi in attesa:allora,trattandosi di persone con patologie,la tecnica puo’ agevolarle:un amplificatore non costa molto e poi si puo’ sempre ricorrere ad una sottoscrizione…popolare,in attesa di trasferire il Cup in edificio confacente,prima dell’arrivo del “Generale Inverno” : anche se non piu’ di moda.Reggitori della cosa pubblica,a voi l’incombenza se avete considerazione per chi vi ha eletto e paga le tasse per assicurare stipendi non da poco.Auguriamoci tempi migliori,ma….

  2. Serve altro a Sulmona per rilanciarsi

  3. bene, spot pubblicitari per popolino credulone,il disastro economico della sanita’ e’ sotto la luce del sole,nel caso :abruzzoweb.it/buco-sanita-oggi-i-quattro-dg-in-commissione-corsa-contro-tempo-per-tagliare-70-milioni/,quindi si raccontano favolose storie di incredibili successi,un’offesa all’Umanita’,la realta’ e’ sotto gli occhi di tutti,si fa finta di non vedere,i Servizi primari sono sospesi,non fruibili,cancellati i restanti,punto,iniziando dai problemi tecnici internet/utenze telefoniche,e’ tutto un disservizio,una gestione a dir poco inadeguata,le criticita’/problematiche sono tantissime,nessun servizio e ‘ garantito ,mancano i denari la risposta,pero’ ci sono,esistono solo per gli interessi particolari:
    convenzioni,appalti,contratti,addirittura elisoccorso a gogo’ (puo’ costare anche 500 euri al minuto) per trasportare dei “rambo” smarriti in montagna,ecc,ecc,nessuna severita’/controllo di spesa,nessun taglio, anzi nuovi accrediti,convenzioni,ecc, quindi ,chi paga? Per le coperture finanziarie le Disposizioni cosa impongono? Idea:gli emolumenti dei manager dovrebbero adeguarsi/corrispondere alla qualita’/utilita’ dei Servizi fruibili naturalmente alla soddisfazione dei Cittadini che pagano in anticipo (imposte ) che si fa? Per il danno economico,chi paga? Tutti fanno finta di niente,tutti colpevoli,il rigore di spesa non e’ difficile,una sola Asl,una sola direzione,ecc…mica fantascienza,Legalita’ diffusa per uscire dalla palude,e basta,o no?

    • Concordo !
      Non Tra l’altro la Rossi si muove parallelamente alla scoccia ….pare sia una gara a chi mette la faccia prima
      Prima o poi però (forse gia lo è ) sarà una bella lotta tra loro perché una delle due verrà inevitabilmente risucchiata dall’altra.

  4. Signori la sanità abruzzese ha raddoppiato il suo debito. Questi sono i fatti. Vi siete chiesti perché e’ potuto accadere? Pensate davvero che i costi esorbitanti derivino dagli stipendi di 4 manager? Ragionate solo un momento. L’Abruzzo ha una popolazione anziana in continua crescita. La santità per far fronte a questa evidenza demografica deve essere rivoluzionata. Vanno assunte delle scelte e le scelte comportano che qualcuno paghi in termini di privilegi goduti e certo non possono essere 10 addetti alla portineria il problema.

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