Condannato a quattordici anni di reclusione il 41enne, di origine straniera, accusato di violenza sessuale per gli abusi sulle nipoti di cinque e quattordici anni. La sentenza è arrivata quest’oggi dal Gup del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, che ha condannato l’uomo anche all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e al risarcimento (da liquidare in sede civile) a cui si aggiunge una provvisionale di 25mila euro da versare a ciascuno dei genitori delle vittime.
Fatti che risalgono al 2022, quando i genitori delle due bambine denunciarono il tutto ai carabinieri della Compagnia di Sulmona. Perché quella casa dove le due nipotine venivano lasciate era tutt’altro che l’ambiente sicuro e confortevole pensato dalle due famiglie. Il 41enne avrebbe avuto approcci intimi e sessuali, immortalati anche da filmati video, facendoli passare come “strani giochi”. Accuse supportate dalle registrazioni che i militari hanno recuperato durante le indagini dal telefono dell’uomo, posto sotto sequestro.
Di quelle oscenità le bambine hanno preso consapevolezza nel tempo, raccontandole alle famiglie. La denuncia aveva fatto scattare la richiesta della custodia cautelare, da parte della Procura della Repubblica di Sulmona, nei confronti dello zio 41enne delle piccole. Lo scorso anno, il 12 ottobre, le due ragazzine erano state ascoltate nell’incidente probatorio. Tre ore di confessioni di quegli orrori, con una psicologa ad assisterle in un tribunale bunker, con le giovanissime protette da uno schermo e le finestre del palazzo di giustizia oscurate per l’occasione.
Per l’uomo si è proceduto con il rito abbreviato. I legati delle madri delle due bambine, Valeria Colantoni e Luca Tirabassi, si sono costituiti parte civile per conto delle due donne. Il 41 enne è stato quindi processato con rito abbreviato.
Tra le carte della Procura figura anche un altro episodio di violenza sessuale, ai danni di una minore non identificata. Il Giudice per l’udienza preliminare ha accolto la richiesta del Sostituto Procuratore, Stefano Iafolla, ossia le aggravanti della continuazione del reato e della minore età delle due vittime.
Solo Quattordici anni?L ergastolo ci vorrebbe ad un essere inqualificabile.