“Zone 30”, D’Aloisio rilancia l’iniziativa. Chiesta sperimentazione su alcune aree di Sulmona

Sulmona rallenta e dalla costellazione dei 5 Stelle c’è un nuovo rilancio per la sperimentazione delle “Zone 30”. La richiesta è stata inoltrata oggi dal consigliere comunale Angelo D’Aloisio all’Assessore alla Mobilità, Sergio Berardi, e al Comandante della Polizia Locale, Domenico Giannetta. Una lettera nella quale D’Aloisio richiama il protocollo d’intesa, firmato dall’amministrazione comunale lo scorso anno. Un documento contenente l’individuazione di strade cittadine da sottoporre al limite dei 30 chilometri orari, come quelle nei pressi delle scuole cittadine.

“Ho sottolineato come l’applicazione di questo provvedimento possa contribuire a mitigare i numerosi disagi segnalati dai cittadini nei giorni scorsi in prossimità dell’Istituto Capograssi – spiega D’Aloisio -. Ho inoltre chiesto se tale provvedimento possa essere esteso al tratto di via Cappuccini che va dal bivio della strada statale 17 alle Marane, in seguito alle numerose segnalazioni ricevute dai residenti relative all’elevata velocità dei camion provenienti dal Cogesa. La richiesta di sperimentazione delle “Zone 30” si inserisce in un contesto più ampio di attenzione alla sicurezza stradale e alla qualità della vita dei cittadini, puntando a creare ambienti urbani più vivibili e a ridurre il rischio di incidenti”.

Un tema caro ai pentastellati, quello delle città sicure. Nell’aprile 2023, l’allora Assessore alla Mobilità, Attilio D’Andrea, promosse l’incontro “Città 30 strade sicure e vitali”, con l’obiettivo di sensibilizzare cittadini e istituzioni con il fine di umanizzare la mobilità urbana, a sostegno della sicurezza di pedoni e automobilisti. In occasione di quel convengo, il sindaco Di Piero firmerò il protocollo d’intesa con Giuseppe Guccione finalizzato ad impegnare il Comune di Sulmona a porre in essere misure e iniziative sulla sicurezza stradale cittadina.

17 Commenti su "“Zone 30”, D’Aloisio rilancia l’iniziativa. Chiesta sperimentazione su alcune aree di Sulmona"

  1. poi a controllare ci va il consigliere. ma lo volete capire che se non assumete personale queste cose qua lasciano il tempo che trovano. ci vuole il personale il personale lo volete capire

  2. Egregio Pippo, assumere personale solo per controllare chi supera i 30 km.? Cos’è uno scherzo?
    Ha mai sentito parlare di autovelox?

  3. Ma se non si è capaci di far rispettare il limite dei 50 orari specie nelle strade attorno a Sulmona. Frequento spesso queste strade e non ho visto mai un vigile, un poliziotto o un carabiniere a controllarle. In in tratto di via dell’Ancinale c’è il limite a 30 all’ora ma nessuno lo rispetta, nemmeno gli automobilisti in divisa.

  4. Le niente !

  5. Nel mentre si lasciano in abbandono i marciapiedi ANCHE nelle vicinanze dei plessi scolastici e o uffici pubblici. Marciapiedi ricolmi di ogni ben di dio…..tranne della possibilitità dell’utiizzo, sopratutto daq parte dei “vulnerabili”.
    E poi mettiamo i 30 km l’ora…..magari nei viali della villa comunale dove, fra dejzione dei cani e velocipedi in gara frequentarla è diventato un’atto di coraggio.

  6. Le bici della figorent che fine hanno fatto?

  7. Ci sta uno studio del Politecnico che di fatto boccia le zone 30. Non è vero che si riduce l’inquinamento per questi motivi: 1) i rapporti del cambio sono ottimizzati per una marcia a 30 km/h mantenendo un numero di giri basso? NO e quindi giri alti maggiori consumi e maggiori residui di combustione. 2) Si è costretti ad accelerare e frenare con usura freni e rilascio in atmosfera delle parti di ferodo che si consuma. 3)aumenta il tempo di percorrenza e di creano code Morale: le novità lasciatele proporre a chi conosce tutta la situazione e non per soli fini propagandistici.

    • Nick……se la gente va piano ci stanno meno incidenti….inutile ricacciare studi del casxo fatti a caszo …..per rompere il caszo.

      • Se la gente sapesse guidare e non distrarsi e soprattutto SAPESSE REGOLARSI IN FUNZIONE DEL TRAFFICO CI SAREBBERO MENO INCIDENTI. Non bisogna certo imporre massimi di velocità se ci sta una schiera di deficenti che ha problemi nel guidare. Togliamo loro la patente.
        Non credo proprio che uno studio universitario fatto da docenti luminari possa essere confutato da anonimi commentatori di forum.

  8. Angelo ma porca la miseriaccia ,ma con tutti i problemi seri di sulmona il tuo problema e istituto capograssi ,e mettere il 30km orari in alcune strade ,Angelo arrivano bollette di servizi comunali altissime a tutti i cittadini per coprire ammanchi ed errori di scelte fatta da????? Angelo i ragazzi vanno via da Sulmona non ce lavoro ,Angelo qua stanno chiudendo aziende “le poche rimaste” Angelo la sanità arranca a Sulmona , Angelo Sulmona già va a 30 km orari .

    • Pasquaaaaà e ti ragionnnn….ma da na caxx di part sa da inizia??? se su due strade si va a 30 kmh non muore nessuno.
      Pure io ero contrario a sti caxxo di 30 kmh ma effettivamente meno incidenti e morti sulla strada ti sembrano poco ??
      ce l’autostrada per correre compa’ ….parlaci con le famiglie di chi ha perso qualcuno con un incidente.

      • Infatti quanti morti ci sono stati nei pressi delle scuole negli ultimi 20 anni qui a sulmona? Ci stanno cose piu serie a cui pensare

        • E meno male aggiungo che vicino le scuole non ci sono stati …..ma di incidenti mortali purtroppo ce ne sono stati tanti solo che le spiruline come te hanno la memoria corta !

          • Lei ha tirato fuori gli incidenti mortali io ho intercalato la questione a noi, ovvero alle scuole cittadine perché di questo parliamo. Ripeto quanti incidenti mortali ci sono stati negli ultimi 20 anni nei pressi delle scuole di Sulmona? Se il numero è ZERO evidentemente le regole vigenti funzionano benissimo.

    • Io ce li farei andare davvero a 30 e poi vediamo le parolacce….. si inchioda un’area. Non mi ricordo dove al nord fecero ujo sciopero bianco ovvero rispettavano tutti i limiti di 30…. inchiodata una città e li tolsero. A me sembra una stupidaggine da 30 a 50 non cambia nulla basta farlo rispettare il limite di 50

      • E poi sono più le infrazioni o i cali di attenzione che causano incidenti non i 30 o 50. Va a finire che uno a 30 km/h si distrae più che a 50 km/h perché, sentendosi più sicuro, è tentato a guardare le vetrine o magari a compiere azioni pericolose come messaggiare o armeggiare con la radio.
        Sfido chiunque a dire che a 30 km/h si risparmia carburante. Solo io con una piccola utilitaria per andare a 30 km/h devo andare in 1° marcia a 3500 giri altrimenti in 2° rischio di bruciare le valvole oppure di usare costantemente il freno consumandolo? L’alternativa sarebbe quella di passare in successione in 2° e in 1° consumando la frizione. Inutile dire a questi ambientalisti che consumare freni e frizione vuol dire rilasciare nell’aria piccole particelle di materiale? E un motore a 3500 giri si usura di più (lo butto prima e quindi inquino per sostituirlo) e consumo più carburante con aumento della CO2. Lo studio universitario del Politecnico (non ricordo Torino o Milano), che qui qualcuno mette in discussione e, personalmente, dubito che sia docente universitario, praticamente afferma che le zone 30 ai fini dell’inquinamento non risolvono nulla, anzi lo aumentano pure. Si sono resi conto che la zona 30 era contropducente e la stanno eliminando da qualche parte, qui invece si propone ancora.

  9. MaPutemmVinceLaGuerra? | 25 Settembre 2024 at 09:43 | Rispondi

    Come passare dalla mobilità all’immobilitá, creando il traffico in una cittadina che, fortunatamente, non sa neanche che cosa sia il traffico, creando inquinamento in una cittadina dove l’aria è respirabile. Il tutto per scimmiottare gli stessi provvedimenti (presi tra l’altro per scopi diversi da questo) già falliti in altre grandi città.
    Propaganda.

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