“Illazioni” e “pettegolezzi”. Così l’intera maggioranza bolla l’interrogazione presentata quest’oggi, in aula consiliare, dalla consigliera Teresa Nannarone in merito alla “paranza”. Interrogazione a cui la maggioranza non ha risposto, abbandonando l’Aula assieme ai membri consiliari di Fratelli d’Italia, anch’essi commensali. Non un sottrarsi al confronto, spiegano dalla maggioranza, bensì una scelta adottata “in quanto siamo dell’avviso che il dibattito in seno all’aula consiliare non possa e non debba essere svilito e degradato attraverso la trattazione di argomenti privi di rilevanza politica e amministrativa in quanto basati su illazioni e pettegolezzi”.
Argomenti che secondo l’amministrazione di Palazzo San Francesco, “trovano fondamento su comportamenti personali e su argomentazioni futili come quelli di una cena in un ristorante”.
“Tale metodologia può diventare un precedente mirato a comprimere la libertà dei singoli consiglieri di confrontarsi ed intrattenere rapporti con altri colleghi”, tuonano. L’abbandono degli scranni, concludono i membri della maggioranza, “è un atto di dissenso verso il degrado del dibattito istituzionale”.
La cena di pesce, insomma, è rimasta indigesta un po’ a tutti. A chi ha banchettato, pizzicato dall’occhio e dallo smartphone di un curioso. A chi chiede lumi su quanto disquisito dai commensali in quel di Pescara durante l’estate. E, più in generale, all’intera macchina politica sulmonese, focalizzata da tre mesi sul convito a base di pesce e non sui grandi temi della città.
chiunque diventi personaggio pubblico per scelta sa che anche la sua vita privata comporta delle limitazioni e che una parte di essa diventa di pubblica attenzione
La Nannarone dovrebbe ringraziare chi l’ha candidata e chi, grazie alla possibilità del “tandem” gli ha consentito di essere eletta.
Secondo, docrebbe essere consapevole che senza l’ausilio, anche di un solo voto, delle altre 15 persone che compongono la lista, non sarebbe mai stata eletta.
Terzo, da quanto è apparsa sulla scena politica, ha preteso e basta.
Prima di essere la capolista, poi di avere un ruolo (assessore), poi tenendo di essere defenestrata alla prima occasione, ha preteso di fare il presidente del consiglio (ruolo non defenestrabile e dotato di indennità coque quello assessorile),
Quarto per tale battaglia è entrata in rotta con i Proietti, che volevano lo stesso riluolo
Quinto, non avendo ottenuto nulla, recitando il ruolo della vittima, ha da prima abbandonato il PD, poi creato problemi in maggioranza su tutto seminando odio e gettando fango su tutto,
Sesto, è passata tra i banchi della minoranza collaborando con i grtosolimiani di cui ne ha dette peste e corna e si è riunita ai proietti divenuti, ora, i più grandi amici, ma considerati il male della maggioranza sin dalla loro candidatura familiare sulla quale ha sempre rimproverato il sindaco.
Il tutto per avere sempre solo e soltanto “visibilità” senza la quale………
Tutto siamo curiosi di”contarla” alle prossime elezioni, e di giudicarla sui suoi interventi fatti in consiglio comunale già, qualcuno dovrebbe fargli notare che non è in senato e che i problemi della città si risolvono sulle cose pratiche, non sulle cenette o sulle decisioni di un tribunale di vigilanza.
Mi meraviglio della stampa,che seguita a contribuire alla caduta libera della città pubblica di e dando spazio a “notizie” irrilevanti come queste