Febbre da teatro: in fila dalle 14:00 per acquistare l’abbonamento

“Qualcuno vuole un caffè? Ve lo porto con una bottiglietta d’acqua. Liscia o frizzante?”. Possono sembrare le comande ad un tavolino di un bar, invece sono le “ordinazioni” che arrivano dalla scalinata del Complesso della SS. Annunziata. L’orologio segna le 14:00, e nello spigolo che fa angolo tra corso Ovidio e vico Dell’Ospedale una trentina di persone è appollaiata in attesa dell’apertura dello IAT. Volti e mestieri variegati. C’è chi fa l’insegnante. Chi è in pensione. Chi si fuma una Lucky Strike rossa per ingannare l’attesa. Non è la fila virtuale per accaparrarsi un biglietto di una delle diciassette date per la reunion degli Oasis. E’ la coda reale, quella dove non c’è il rischio che il sito internet crashi, per l’acquisto degli abbonamenti della stagione in prosa 2024/25 del teatro “Maria Caniglia” di Sulmona, curata da Meta Aps.

Una febbre istrionica, che non obbliga a restare a letto ma a sfidare il caldo e l’attesa. Perché il botteghino apre alle 16:30, ma in diversi si sono “accampati” dall’ora di pranzo per prendere il proprio abbonamento, valido per gli otto spettacoli del cartellone svelato ieri, nel cortile di Palazzo Tabassi. Non sono scene che ricordano le date italiane di Taylor Swift, ma con la giusta proporzione le donne che ricercano il fresco con i propri ventagli all’ombra degli sguardi severi dei sette santi dell’Annunziata non si allontanano troppo dalle teenager che spuntano dalle tende, accampate fuori San Siro.

D’altronde, la folla che ieri pomeriggio si è riversata alla presentazione della stagione è stato un chiaro segnale di affezionamento consolidato al palcoscenico. Lo scorso anno gli abbonamenti vennero “fagocitati” dagli spettatori in appena 24 ore. Ben prima dell’inizio della vendita online. Un record che quest’anno rischia di essere infranto. “C’è una vera e propria corso all’abbonamento”, ha spiegato il direttore artistico, Patrizio Maria D’Artista, ieri sera; profetizzando la grande affluenza alla biglietteria di questo pomeriggio. Il “Caniglia” comunque non sarà una nicchia per pochi intimi. E lo dimostra la scelta di Meta Aps, di non dare diritti di prelazione ai vecchi abbonati. Insomma, il teatro di tutti e dell’intera città, senza creare “il popolo del teatro” e “gli esclusi dalla platea”. Due fazioni che si sarebbero create con se fosse stato accordato il diritto di riconferma dei posti della precedente stagione.

Scelta saggia per rinnovare il pubblico, che quest’anno avrà la “fermata Caniglia”, con il bus della cultura gratuito, che porterà gli appassionati del sipario dai paesi limitrofi. E poi la rifioritura del pubblico giovanile, con il palco del sindaco nuovamente riservato agli studenti. Un teatro della comunità in fila per il proprio spazio tra palchetti e platea.

“Le porto un caffè mentre scrive?”.

6 Commenti su "Febbre da teatro: in fila dalle 14:00 per acquistare l’abbonamento"

  1. Bravo D’Artista e collaboratori. Avanti così

  2. Sarà…ma qui c’è solo confusione alle 17,40 solo 20 abbonamenti mentre i biglietti consegnati per fare la fila stanno a più 80…le persone nn possono essere ostaggio della lentezza del sistema…meglio come fa la camerata che dà diritto di prelazione agli abbonati…ripeto solo confusione

    • Non ho capito in che modo dare la prelazione agli abbonati velocizzerebbe le operazioni. La camerata non ha di questi problemi solo grazie al minor numero di richieste.

      • Ma che stai dicendo?? Guarda che oggi è stata solo confusione ma totale confusione…bastava fare due postazioni una per platea primo e secondo ordine e l’altra per terzo e quarto ordine e anfiteatro…ripeto totale disorganizzazione…

  3. Digitalizzazione | 7 Settembre 2024 at 21:08 | Rispondi

    Nel 2024 ancora di persona? Ma per piacere

  4. Strade distrutte, le scuole, scarsa pulizia della città, il problema sicurezza e legalità, mancanza di lavoro e di futuro per i nostri figli, la sanità, ecc… ecc… nessuno che scende in strada per protestare ma tutti pronti a fare festa e ad andare a teatro. Sveglia gente

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