Snam, Consiglio di Stato respinge il ricorso. Via libera a metanodotto e centrale del gas

Semaforo rosso al ricorso presentato dal Comune di Sulmona contro l’autorizzazione unica rilasciata per la costruzione del metanodotto Snam, Sulmona-Foligno. Il ricorso è stato respinto dalla sezione quarta del Consiglio di Stato, con i giudici che hanno condannato il Comune di Sulmona al rimborso delle spese giudiziarie (8mila euro) in favore della società Snam Rete Gas S.p.a.

La sentenza in primo grado del Tar, impugnata lo scorso gennaio dal legale Paolo Colasante, risulta corretta secondo i giudici del Consiglio di Stato. Il Comune di Sulmona, nel ricorso, contestava l’illegittimità dell’approvazione al metanodotto, in quanto la V.i.a. sarebbe divenuta inefficace per decorso del termine quinquennale. Motivo, quest’ultimo, respinto dal Tar, dichiarandolo inammissibile.

Una sentenza ritenuta corretta dalla quarta sezione, che “ha dichiarato l’avvenuta formazione del giudicato sulla statuizione di non applicabilità del termine di efficacia quinquennale previsto dalla disciplina richiamata al decreto di V.i.a. n. 70 del 7 marzo 2011”.

Partita chiusa, insomma, anche nelle aule del tribunale. Mentre sul campo, in località Case Pente, le betoniere sono già in azione da lunedì scorso per dare forma alla centrale di compressione del gas.

12 Commenti su "Snam, Consiglio di Stato respinge il ricorso. Via libera a metanodotto e centrale del gas"

  1. Ubi maior minor cessat.
    Qualcuno aveva dubbi che andasse a finire così?

  2. Figurati se hanno la stessa volontà di portare in città insediamenti produttivi utili alla collettività così come ce l’hanno per portare me..a

  3. Gridare al complotto o ai poteri forti, solo quando le sentenze non ci piacciono, non servirà a molto. Tante delle argomentazioni dei comitati si stanno rivelando fallaci, quelle dei consumi del gas e per capirlo basta leggere i consumi degli ultimi 20anni idem per la considerazione che non servono altri metanodotti. Per il resto ci sta pensando l’organo giudiziario competente.
    L’opera può legittimamente non piacere come tante opere non piacevano ad altri cittadini che le hanno subite e di cui magari usufruiamo anche noi. Ora tocca a noi.

  4. sub lege libertas | 6 Settembre 2024 at 17:17 | Rispondi

    A questo punto, chiedo a chi di competenza, se è possibile una centrale che funzioni con energia elettrica in modo da non avere impatto ambientale.

  5. 8 mila euro alla SNAM e all avvocato che ha perso due volte? a cui sommare altri ricorsi sempre persi…

    • incominciamo a fare i conti | 6 Settembre 2024 at 22:08 | Rispondi

      Altri 13mila euro circa sul piatto che si aggiungono ai quasi 10mila già versati per il parere: l’incarico all’avvocato Luca Colasante del Foro di Roma per opporsi al metanodotto Snam, da parte del Comune di Sulmona, è ora ufficiale.
      fonte “il germe”
      04 aprile 2023

      • a_noi_ci piace perdere | 6 Settembre 2024 at 22:28 | Rispondi

        20/7/2020
        sentenza del Consiglio di Stato che ha rigettato il ricorso alla realizzazione dell’opera, lo ha detto Annamaria Casini, primo cittadino di Sulmona

        Lunedì 28 giugno 2021 alle ore 10:30 presso la sede della CGIL a Pescara in via Benedetto Croce 108 il Coordinamento No Hub del Gas presenteranno il ricorso al TAR Lazio

      • A chi pensa che questa opera serva agli italiani, invito semplicemente a prendere visione dei numeri. La capacità di trasporto della attuale rete di metanodotti, è quasi il doppio dell’attuale consumo di gas in Italia, con ulteriori prospettive in calo.

        • Invito lei a leggere meglio i numeri sia sul consumo che sul trasporto

          • capire meglio le cose | 7 Settembre 2024 at 14:35 |

            hai ragione.
            aggiungo che l’opera non è finalizzata solo ai consumi ed al suo trasporto ma alla sua utilità in gestione del fabbisogno del nostro paese.

        • capire meglio le cose | 7 Settembre 2024 at 14:41 | Rispondi

          caro Alessandro non hai capito ancora il perché di questa opera!
          non è la quantità del gas o la capacità del trasporto delle nostre reti, ma la necessità di una garanzia della sua presenza nel nostro territorio da diverse origini!
          ps
          capire il problema aiuta ha capire la soluzione scelta ( ed attuata )

  6. Giovanni Francesco Gregu | 7 Settembre 2024 at 16:19 | Rispondi

    Ora il consiglio di stato dia il benestare anche per la Sardegna ,noi che siamo indietro di 50 anni rispetto a tutta l’Italia

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