Lunedì la dirigente scolastica, Daniela Mininni, e l’assessore ai lavori pubblici, Nicola Angelucci, si incontreranno per pianificare una volta per tutte il trasferimento nella sede temporanea della Caserma Cesare Battisti. E’ questa la conclusione del sopralluogo, svoltosi in mattinata, che ha coinvolto i rappresentanti delle classi dell’istituto comprensivo Mazzini-Capograssi in odor di trasferimento nei musp.
“Aspettiamo da più di un anno” ha riferito qualche genitore nell’attesa che il neo assessore aprisse le porte della caserma, accompagnato dal rup Fabrizio Petrilli. Genitori pronti, almeno qualcuno, a scioperare nel caso in cui le tempistiche dovessero dilungarsi ancora. Sul piazzale della Cesare Battisti, effettivamente troppo grande, verranno posti dei teli per interdire alcune zone, quelle non concesse dal ministero di cui le scuole sulmonesi nei fatti saranno ospiti. La palestra, tuttavia, resta un interrogativo, utilizzare quella della caserma sarebbe difficile, una procedura troppo lunga lascia intendere Angelucci, mentre si potrebbe valutare la possibilità di una pedana in cui far svolgere ai bambini attività motoria durante le belle giornate.
Un punto su cui riflettere è anche quello del traffico mattutino che si andrà a creare tra genitori e insegnanti, per quest’ultimi si potrebbe anche pensare al parcheggio interno, più pazienza, invece, sarà richiesta ai genitori.
Gli interni dei musp, più container che musp, però non lasciano spazio a troppe polemiche tra i genitori, a parte qualche difetto di pavimentazione in spazi ristretti e i bagni senza riscaldamento, problema che si potrà risolvere istallando altri condizionatori ha ipotizzato Angelucci, anche se le dimensioni dell’ambiente potrebbero permettere a quelli presenti lungo i corridoi di coprire anche i bagni. Non ci sono problemi di luminosità, hanno sottolineato i rappresentanti, pronti al trasloco che, se tutto va bene, inizierà venerdì prossimo. Alcuni, tra loro, hanno addirittura “lodato” le condizioni dei musp per certi versi migliori rispetto ad alcune sistemazioni provvisorie.
Le classi non saranno trasferite tutte insieme, così come proposto già la settimana scorsa, ma in due fasi diverse a distanza di una settimana, dieci giorni al massimo, l’una dall’altra per evitare forme di disagio secondo la dirigente che ha già predisposto un piano preciso.
Tra annunci vari si spera che questa volta sia quella giusta (forse).
Simona Pace
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