Falò di rifiuti in campagna, denunciato allevatore

Per tre volte avrebbe bruciato in prossimità della sua attività sterpaglie miste a plastica e altro materiale, provocando un fumo denso e molesto che aveva richiamato l’attenzione dei residenti della zona e della polizia provinciale. Per questo un allevatore 53enne di Raiano è stato denunciato a piede libero alla procura della Repubblica di Sulmona con l’accusa di imperizia e incendio doloso.

L’uomo anziché smaltire il materiale nei normali circuiti, avrebbe più volte deciso di darli alle fiamme, l’ultima il 27 agosto scorso, quando la polizia provinciale lo ha colto in flagranza di reato.

Una pratica in realtà diffusa quella dei falò per pulire la campagna, ma che oltre ai miasmi molte volte provoca anche inavvertitamente incendi di vaste dimensioni.

3 Commenti su "Falò di rifiuti in campagna, denunciato allevatore"

  1. scusate, ma per una corretta informazione occorre precisare che ‘bruciare’ i resti della manutenzione dei campi nel sito dove sono stati prodotti , con
    modalità e tempi sono precisati dalla legge poiché rientrano nelle ‘buone pratiche agricole’ che vengono svolte da quando l uomo ha incominciato a coltivare i campi!
    poi, per colpa di vari finti ambientalisti (bruciare fa male, inquina,ecc ecc) è stata
    vietata. poi OVVIAMENTE è stata riammessa come pratica agricola, ricordando che si può
    fare solo in alcuni mesi dell anno ( se non ricordo male dal 15 novembre ) con modalità precise (no presenza di plastiche,gomme ecc.) con piccoli volumi ben distribuiti nei campi ecc.
    comunque È UNA BUONA PRATICA AGRICOLA

    • NON CREDO CHE BRUCIARE PLASTICA RIENTRI NELLA “BUONA PRATICA AGRICOLA”…

      • Si comunque gli scarti delle produzioni agricole si sono sempre bruciati in tutti i periodi,soltanto che nell’ epoca passata le campagne erano piene di gente necessariamente perchési lavorava a forza di braccia, ed in caso
        di principio di incendio tutti gli altri
        occorrevano per spegnere, non soltanto per
        solidarietà ma anche per evitare che il fuoco
        arrivasse nelle loro coltivazioni. Oggi invece le
        campagne sono deserte oltre qualche trattore in lontananza.Stiamo perciò discutendo
        del cambio dei tempi e delle abitudini e come
        affrontarne gli effetti.Nulla di penale .

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