Muore il maestro Arturo Faiella, una vita per l’arte

Incontrarlo era come perdersi in una sua opera. D’impatto, estroso, accattivante e colorato proprio come una delle sue tele, oltre 700.

Arturo Faiella è morto, la notizia arriva in questi minuti, aveva 63 anni. Da giorni era ricoverato al SS.Annunziata, poi però le sue condizioni di salute sono peggiorate così il trasferimento in rianimazione.

Il maestro dell’arte moderna lascia la città, Sulmona resta senza uno dei suoi personaggi, il sorriso e il saluto dal tavolo di un bar intento a disegnare, il cappello, il bastone degli ultimi anni, gli occhiali da sole. Icona della pop art, della vis artistica, della centralità della donna e del simbolismo, lascia in eredità 50 anni di produzioni e lavori di immediata e carnale bellezza. Parlare con Faiella per chi lo conosceva era come entrare nel suo mondo in modo autentico, genuino, dirompente, senza filtri. A vederlo disegnare si restava incantanti per la semplicità con cui realizzava capolavori e dava forma a immagini sensazioni, storie emozioni.

Cinquant’anni d’arte e di amore per l’arte, una vita di passione e lavoro, un talento scoperto da bambino,  allievo del liceo Mazara fu segnalato al premio internazionale Ina Touring di Firenze, seguì il diploma di pittura  all’Accademia della Belle Arti dell’Aquila. Fu lui a realizzare il Manifesto della Scuola di Pittura nell’Anno Accademico ‘74-’75  guidato dal maestro Enzo Brunori (foto di Sommarte)

Ma è negli anni 70 che la sua direzione artistica trova un filone decisivo, aderisce a Psichiatria Democratica, fondazione impegnata nella prevenzione del disagio psichico con attività di formazione, di sensibilizzazione, di sostegno contro ogni tipo di emarginazione, proprio sul disagio sul dolore che muove la sua collezione di 30 tele dal titolo “Grigi”

A Modena è grafico, poi designer per la Ginori e Marrazzi Ceramiche, a Roma lavora per la famiglia Cascella, produceva le opere dei più grandi, poi il lavoro nel tecno industriali,per l’alta moda disegna gioielli, tappeti, libri, calzature, gadget attraverso tecniche innovative.

La donna al centro di tutta la sua produzione artistica, “l’eterno femmineo”, donne bellissime, sensuali, provocanti o disincantate, allusioni, simboli, animali, anime, emozioni, inquietudini e gioia, vita. Tutto nel perfetto stile Faiella, dai colori accesi, avvolgenti opulenti le tonalità come le forme, è tra i primi a scegliere luoghi stravaganti per esporre le sue opere, da bar a pub, ristoranti e mostre itineranti.

A ricordare la sua grandezza è Raffaele Giannantonio,“una potenzialità solo parzialmente espressa, sotto il profilo culturale, sociale e umano. Lo ricordiamo per il suo particolare stile pittorico – dalle originarie opere “pop”, a quelle intermedie, ricche personaggi legati al mondo marino, sino alle più recenti monocromie”  Ma il pensiero di Giannantonio è quello umano, dei tempi dell’adolescenza, “un ragazzo di via Freda ha impersonato la vivacità anarchica e un po’ folle di quel popoloso quartiere sorto negli anni Cinquanta, in cui l’elemento che legava le tante presenze, spesso diverse tra loro, era il calcio, sport in cui Arturo eccelleva per le squisite qualità tecniche di mezzala”.

Onirico seppur realista, sognatore di un’arte pregna, viscerale e del pensiero, tra passione e atmosfere sospese.

“La generazione femminile di straordinaria bellezza” così parlava delle donne coraggiose di Sulmona. Oggi l’estimatore e l’autore di tanta bellezza ci lascia.

Ciao maestro.

A.S.

2 Commenti su "Muore il maestro Arturo Faiella, una vita per l’arte"

  1. Forse perché di arte ne capisco poco, mi ha sempre colpito il contrasto fra i colori accesi dei suoi abiti e dei suoi quadri e i toni pastello della sua anima. Ci ha lasciato un uomo buono e romantico, che sapeva gioire della felicità degli altri. La dimostrazione di quanto possa essere prezioso il tempo investito in un caffè con un amico, fra una riflessione e una battuta.
    Ciao Arturo, ciao maestro.

  2. Caro Arturo ti ho giudicato sempre un grande uomo e pittore. Il tuo stile e la tua arte unita all’ingegno ha dato onore alla nostra cittadina. Ora ti toccherà dipingere il paradiso e sicuramente lo renderai ancora più bello. Grazie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*