Non ci sta l’assessore e vicesindaco alle accuse, gratuite e immotivate, sostiene, che sono state mosse all’amministrazione comunale per il taglio dei diciotto tigli a piazza Garibaldi.
“Di quale crimine si è macchiata questa Amministrazione Comunale? Quale devastazione ha prodotto nel cuore più significativo del suo ambiente urbano? – ribatte Berardi – Conoscere gli alberi vuole dire capire il loro crescere geometricamente perfetto, spirale dopo spirale, i rami angolati rispetto al tronco secondo un disegno specie per specie. Significa comprenderne il ruolo nella città costruita, di partecipazione alla formazione dell’ambiente urbano e alle sue forme. Significa interrogarsi sul loro stato di salute e vigilare sul loro benessere attraverso un’attenta osservazione degli aspetti esteriori e dei sintomi visibili del loro disagio”.
Rivendica l’approccio scientifico e rigoroso l’assessore, forte di una relazione dettagliata fatta da un agronomo e basata sulla tecnica del Visual Tree Assessment o succhiello Pressler e grazie a questo metodo che 18 dei 62 alberi della piazza sono stati identificati come malati e secchi, senza alcuna possibilità di vita e oltretutto pericolosi per la pubblica incolumità. E dopo il taglio, sottolinea Berardi, i dubbi sono stati confermati: “Quei pochi esemplari apparentemente ancora vitali presentavano anomalie significative come la forte inclinazione del fusto o lo strozzamento del colletto, tali da fare ritenere il fattore di sicurezza molto ridotto – gli dà supporto l’agronomo Filippo Fernandez -. Le cavità, e le carie interne ai fusti sono state tutte riscontrate nelle sezioni rivelate dagli abbattimenti e in nessun caso sono state registrate condizioni non previste”.
Operazione compiuta su un lungo periodo di osservazione e non improvvisata, ribadisce Berardi, che di scempio e crimini proprio non vuole sentire parlare, tanto più che per quegli alberi abbattuti è previsto già il ripristino con altri alberi. Che siano tigli o altro, si vedrà.
Condivisione totale con le dichiarazioni del Vice Sindaco. Il resto sono chiacchiere da bastian contrario per mettersi in evidenza
Bene. E che sia l’occasione per ripensare, anche con interventi minimi e poco costosi, la viabilità della piazza. Aumentare il marciapiede lato edifici, sostituire tutti gli alberi con essenze meno “problematiche”. Togliendo così anche lo spazio oggi utilizzato per il parcheggio selvaggio dell’anello interno.
Bisogna capire una cosa. Tutto si evolve e tutto invecchia. Anche gli alberi. Abbiamo ancora alberi del medioevo sui monti? Qualcuno è rimasto sì ma gli altri? Probabilmente in un giorno qualsiasi del passato caddero al suolo secchi. E questo va bene? In montagna magari sì ma in città in una piazza centrale dove vi sono i parcheggi? Assolutamente no. E la cisa tragica è che certe persone non si rendono conto che molto spesso i danni peggiori sono quelli che non avvertono e che si sarebbero potuti prevenire chiedendo a figure professionali e specialistiche
Si è perso che abbastanza tempo con questi signori del no che mi spiace dirlo dopo questa polemica hanno perso molto della loro credibilità guadagnata con battaglie giuste. A questo punto dubito anche delle altre per che questa modalità violenta arrogante saccente e anti democratica non è tollerabile. Spiace vedere come l’opposizione al comune, sempre pronto a dire la sua a sfornare comunicati stampa quando si discute di cene di pesce, di post sui social, di chi ha votato chi quando si discute di questioni per i cittadini dove serve schierarsi preferisce tacere e nascondersi con viltà. Per loro contano solo le polemiche politiche non le vicende che toccano e dividono i cittadini gli piace aizzare il venticello delle allusioni e non sporcarsi le mani prendendo posizione su vicende concrete. Sé questa è L’alternativa
Questo è il commento politico più sensato finora pubblicato sulla vicenda.
Dagli articoli sembrava che avessero tagliato tutti gli alberi. Si tratta di esemplari malati e, quindi, pericolosi. Nessuno scempio. Pertanto, è doveroso, rettificare miei precedenti commenti. Bene ha fatto il Comune.