Commemorazione e ammonimento: a 81 anni dalla “zappata” il ricordo contro le guerre

C’è chi, come Gaetano Angelone, 92 anni, lo ricorda come uno sciame di vespe che improvviso si affacciò da Monte San Cosimo, chi ha perso la mamma e i fratelli, chi i fratelli non li ha mai conosciuti, ma ha continuato a vivere quell’orrore della guerra tramite le parole dei genitori. Mancava poco alle 11,30 di 81 anni fa quando a Sulmona una pioggia di bombe coprì il cielo: 153 tonnellate di piombo sganciate da 69 B17 e 70 Liberator. Aerei da guerra e di guerra che le forze Alleate mandarono in Valle Peligna per colpire lo stabilimento Società Dinamite Nobel di Pratola Peligna e soprattutto la stazione di Sulmona, nodo strategico delle comunicazioni.

Un massacro: 104 civili morti sotto le bombe e centinaia di feriti che, forse per la prima volta, mostrarono ai sulmonesi il vero volto della guerra: quello delle bombe e dei morti.

Questa mattina la cerimonia commemorativa sul binario 1 della stazione centrale, davanti alla lapide dei ferrovieri caduti, in attesa che il monumento alle 104 vittime civili torni nel piazzale ancora con i lavori in corso.

“La zappata – ha ricordato il presidente del consiglio comunale Cristiano Gerosolimo – di cui non dobbiamo perdere la memoria”.

A deporre la corona il vicensindaco Sergio Berardi che ha poi speso parole sinceramente commosse sulle vittime innocenti di quella e di tutte le guerre: “Pensavo di appartenere ad una generazione che non aveva vissuto la guerra – ha detto – ma così non è, perché oggi la guerra è ancora viva nel mondo: dal Medioriente, all’Africa, fino all’Ucraina”.

Di qui l’auspicio di rivedere presto il monumento ai caduti al suo posto: “Perché non è solo un ricordo – ha aggiunto Berardi – ma un ammonimento”.

Qualcuno conserva ancora lacrime nel ricordo e spera che presto il 27 agosto possa tornare ad essere un appuntamento di tutti: “Fino a qualche anno fa, quando c’era ancora il monumento, venivano a centinaia – ricorda una signora che sotto quelle bombe perse la madre e un fratello – si diceva messa e si pregava. Non dobbiamo perdere la memoria”.

1 Commento su "Commemorazione e ammonimento: a 81 anni dalla “zappata” il ricordo contro le guerre"

  1. Ma noi a Sulmona ce l’abbiamo un sindaco o no??? Forse sì vergogna di farsi vedere in giro visto che si fa quasi sempre rappresentare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*