Non ha trovato rispetto neanche dopo la morte il cervo investito, e ucciso, nella notte sulla Strada Statale 652 “Fondovalle Sangro”. All’ungulato sono state asportate le corna, da ignoti, a poche ore dal trapasso. La vicenda è avvenuta la scorsa notte, sul territorio comunale di Castel di Sangro. Una vettura ha impattato contro l’animale, morto sul colpo. I due occupanti della vettura, seriamente danneggiata, sono usciti illesi dallo schianto. La carcasse dell’esemplare è rimasta lungo il bordo della carreggiata, in attesa della rimozione. Poche ore dopo ecco la cruenta sorpresa con le corna strappate dall’animale.
Su quanto accaduto indagano i carabinieri forestali di Castel di Sangro. Luciano Sammarone, direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ha spiegato che nessuna norma vieta il commercio delle corna, ma la circostanza fa pensare ad un’asportazione illegale.
I danni all’autovettura ora chi li paga? Il parco? La regione?
E chi se ne importa…il problema sono le corna…io chiamerei i ris di Parma per risalire agli autori del gesto
Si vede che non ci sono notizie di rilievo! E quale potrebbe essere l’ipotesi di reato: profanazione di un cadavere di cervo?
Prima, quando a Sulmona non funzionava nulla, si attaccava quotidianamente la sindacatura Casini…ora che la sindacatura Di Piero è unanimemente riconosciuta come tra le più attive e lungimiranti d’Italia non c’è molto da scrivere…per questo si vira su argomenti radical chic (il cervo, l’orsa amarena, il cane etc etc.)
la sensibilità dove l’avete, sotto la pianta dei piedi?, uscite dal medioevo.Quando si arriva al punto di non avere neanche rispetto per un animale morto significa che siamo messi proprio male.Diceva il grande Ovidio che la violenza verso gli animali è il preludio alla violenza verso gli uomini, niente di più vero. Medidate gente, medidate
Quanti sfrecciano di notte a velocità sostenuta nei tratti di passo degli animali dove il limite è 50 kmh con decine di cartelli segnalatori?
È stato mutilato un cadavere. Tutti episodi che evidenziano la poca consistenza della formazione ambientale di queste zone. Abruzzo Regione verde etc., tutti slogan che vacillano sul vuoto. Girano hastag Boicotta l’Abruzzo, stiamo perdendo la nostra identità.