E’ stato ministro delle Finanze nel governo Amato nel 2000-2001, presidente della Commissione parlamentare Antimafia nei quattro anni prima e prima ancora ultimo segretario politico del Psi, nonché fondatore del Pd, segretario aggiunto della Cgil ed europarlamentare con l’Ulivo. Il ricordo indelebile di Ottaviano Del Turco, morto oggi all’età di 79 anni, però, è legato per gli abruzzesi al quel 14 luglio del 2008, quando in una caldissima giornata d’estate fece il suo ingresso nel carcere di Sulmona. Arrestato per il “tradimento” di Sanitopoli, che portò in carcere mezza giunta regionale e scoprì un giro di mazzette e favori con la sanità privata che rivoluzionerà il panorama politico dell’Abruzzo e, soprattutto, costringerà la nostra regione ad un lungo periodo di commissariamento.
Condannato in primo grado a 9 anni e 6 mesi, la vicenda giudiziaria di Del Turco si chiude nel 2018 con la condanna definitiva della Cassazione a 3 anni e 11 mesi per induzione indebita. Quella delle “mele di Angelini”, re delle cliniche private, che accusò di aver versato oltre 5 milioni di euro di mazzette a Del Turco e compagni.
L’ex sindacalista, dopo 28 giorni dietro le sbarre di Sulmona, si ritirò nella sua Collelongo ai domiciliari, dedicandosi alla sua difesa e ad una parentesi giudiziaria lunga e faticosa, che lo aveva fiaccato insieme alla grave malattia che poi lo aveva colpito.
Ad annunciare la sua morte oggi è stato il figlio Guido sul suo profilo Facebook: “Ciao papà. Ti ho voluto bene. Tanto. E grazie per avermi fatto stare accanto a te per 15 anni, quando il mare è andato in burrasca”.
I funerali si terranno domani (ore 10) nella sua Collelongo.
Cordoglio è stato espresso dal presidente della Regione Marco Marsilio: “Di lui porteremo il ricordo di come, prima da sindacalista poi ai vertici del Partito Socialista, quindi in Parlamento e al Governo, ha tracciato un solco importante della politica riformista”.
Grazie a lui sono almeno 15 anni che dallo stipendio ci ritirano minimo 50 euro al mese di addizionali regionali per colmare il buco sanità che contribuì a creare.
La famosa addizionale Del Turco
A onor del vero il problema del buco nella sanità abruzzese iniziò con la giunta Pace nel 2004 e già allora furono alzate irap e irpef rispetto a tutte le altre regioni. Quindi quando si vuole mancare di eleganza lanciando accuse verso una persona appena deceduta almeno si abbia la decenza di dirle bene e tutte le cose
E si si tranquillo….mo lo fanno Santo !
Nessuno ha chiesto quello ma solo raccontare le cose per intero e non omettere ciò che fa comodo. Si chiama onestà quella che si pretende ma non si pratica
Sti cazzi,.. penso a tanti bimbi che muoiono in mare e in guerra..
Non concepisco l’uscita del romano. Da domani mi aspetto messaggi di cordoglio per ogni cittadino con la fedina penale pulita