Cogesa, i Comuni non pagano: piano di rientro a rischio. Convocati gli advisor. Margani si licenzia

Per il momento lo ha annunciato verbalmente, ma a fine mese presenterà il preavviso di licenziamento: il coordinatore generale di Cogesa, Stefano Margani, se ne va. Lo ha annunciato all’amministratore unico della società partecipata Nicola Sposetti che, d’altronde, gli aveva negato l’aspettativa di sei mesi che aveva richiesto nei giorni scorsi, spiegando che il permesso si può prendere per motivi personali e non per andare ad esplorare altre possibilità lavorative, ovvero il posto da direttore che Margani ha vinto nel concorso alla Trasimento Servizi Ambientali in Umbria. Per questo il coordinatore ha annunciato alla società che a fine mese formalizzerà il preavviso di licenziamento: sessanta giorni e il Cogesa resterà senza un responsabile tecnico. E senza un direttore, perché nel frattempo sarà improbabile che il concorso indetto l’autunno scorso trovi una conclusione.

“Il presidente di commissione ha eccepito alcuni elementi del bando – spiega Sposetti – e abbiamo richiesto un parere legale in merito. Dubito che si riesca a chiarire la vicenda nei prossimi due mesi”.

Una tegola che si aggiunge sulla situazione a dir poco delicata della società partecipata, alle prese con un piano di risanamento difficile da attuare (anche e soprattutto perché i Comuni non pagano i debiti accumulati) e una serie di vertenze sindacali, salite a 53, che rischiano di svuotare le già vuote casse della società, ma soprattutto di rendere in prospettiva insostenibile il costo del personale.

Solo di arretrati non retribuiti il Cogesa dovrebbe cacciare oltre 500mila euro e se le vertenze, come è probabile, saranno vinte dai dipendenti, il costo del personale, che già pesa per il 48% sul bilancio della società, lieviterebbe di circa 600mila euro l’anno.

Il carrozzone, insomma, è destinato ad appesantirsi e questo a fronte di un piano di investimenti sostanzialmente fermo per mancanza di liquidità, usata finora per pagare chi tra i creditori non ha accettato il concordato e ridotta per il mancato pagamento dei debiti da parte dei Comuni.

“Il piano di risanamento prevede che entro 24 mesi i Comuni paghino circa 7 milioni di euro di crediti – continua Sposetti – ma nonostante i solleciti, le messe in mora e gli inviti, sono pochi i Comuni che hanno pagato. Procederemo con i decreti ingiuntivi, ma la situazione è molto delicata”. Di tempo, per le vie legali, insomma, non ce n’è.

Per questo martedì prossimo l’amministratore unico ha convocato gli advisor per verificare e sviscerare alcuni passaggi del piano di rientro: come e in che modo ottemperare, visto che i creditori non pagano e come avviare quegli investimenti necessari, senza i quali, come un cane che si morde la coda, salterebbero alcuni punti del piano stesso, a partire dal prolungamento di vita (con l’attivazione del CSS) della discarica e quindi del suo piano di post-chiusura.

Che a mettere la polvere sotto il tappeto, non si fa pulizia.

28 Commenti su "Cogesa, i Comuni non pagano: piano di rientro a rischio. Convocati gli advisor. Margani si licenzia"

  1. Ops adesso si scopre che i comuni non pagano i debiti e non che ha stato il cda. È proprio vero che il tempo è galantuomo
    Idem sul dg prima definito come poltrona adesso,diventato indispensabile. Come si cambia per non morire.

  2. Il mio personale giudizio è che nessuno si licenzierà, il compenso è più basso e ci sarebbe da pagare vitto e alloggio, un po’ come quando i Sindaci fanno finta di dimettersi e nei 20 gg. tornano sulla poltrona per il bene del territorio. Quali sono i comuni che non stanno rientrando nel piano di reintegro? Il concorso per il direttore c’è, si vada avanti, che tra i partecipanti ci sono persone che farebbero il bene della società.

    • Senza infamia e senza lode ….ma che razza di commento è ???

    • Onestamente dopo la lettera se non si licenzia siamo alle comiche. Ormai il dado è tratto. Se ne vada ci h provato a diventare dg senza concorso bene in bocca al lupo per la sua nuova esperienza m al Cogesa non può più rimanere

  3. Io li vorrei sapere i comuni che non pagano. E poi danno la colpa agli amministratori. Ma anche tutte queste vertenze…..i dipendenti così la distruggono la società. E poi la colpa di chi è? Ancora di Margiotta ed& Gerosolimo?

  4. Vorrei sapere chi ha autorizzato gente non qualificata a ricoprire incarichi che oggi, con un ricorso alla magistratura, otterranno posti da dirigente, con lauti stipendi e arretrati da riscuotere. La politica non ne sa nulla?

  5. La colpa è nostra che dobbiamo supportare e sopportare un sistema e gente incapace.
    L’esempio classico è Il direttore tecnico e i sindacati.

  6. E la Corte dei Conti ne sa qualcosa di queste autorizzazioni a ricoprire posti senza nessun merito ?Allora ben venga la Nannarone Forza TERESA ci affidiamo a Te.

    • L’assemblea dei soci aveva trovato una soluzione riconoscendo i nuovi livelli purché questi dipendenti rinunciassero al pregresso. Pare da un articolo di questa testata che il successivo cda non abbia dato seguito all’accordo contestando le posizioni e facendo tornare le persone alle loro funzioni originarie.

  7. Ripuliamo Cogesa | 24 Agosto 2024 at 10:27 | Rispondi

    Beh se il Cogesa ha dei problemi una parte di responsabilità ce l’ha sicuramente anche chi ha rivestito posti di rilievo come il Margani di turno! Ben venga qualcun altro … ma la Nannarone che fine ha fatto?… sono tre anni che è stata eletta e quali sono stati i risultati di rinnovamento sul Cogesa?… solite chiacchiere di propaganda e niente più…

  8. Teresa Nannarone | 24 Agosto 2024 at 11:02 | Rispondi

    La Nannarone ha fatto questo: ha inviato pochi mesi dopo l’elezione una dettagliata relazione alla Corte dei Conti su consulenze, appalti, assunzioni ecc. unica firmataria dell’esposto tra tuttii i consiglieri .
    Non prima di avere proposto l’avvio di procedure ((audit) per capire quale fosse lo stato dell’arte all’interno di Cogesa. Proposta bocciata dalla maggioranza.
    La Nannarone ha presentato un ordine del giorno su quanto chiesto dalla Corte dei Conti lo scorso anno, ovvero una azione di responsabilità verso gli amministratori. Proposta bocciata dalla maggioranza.
    La Nannarone mise in contatto il sindaco con il dott. .Marfella (terra dei fuochi) per capire se si poteva collaborare visti gli episodi di “autocombustione “. Contatto rimasto lettera morta.
    La Nannarone ha consegnato al sindaco, proprio al consiglio comunale del 24 agosto scorso,, che aveva detto di non sapere , l’elenco di 20 assunti a tempo indeterminato nell’ultimo semestre 2023 nonostante il voto contrario al controllo analogo, chiedendo di prendere provvedimenti.
    Là Nannarone ha chiesto al sindaco di inviare a TUTTE le famiglie lo studio, allarmante, dell’istituto superiore di sanità e di chiedere alla ASL strumenti ed esami specifici. Non è avvenuto.
    La Nannarone ha tentato di costituirsi parte civile in un processo penale per violazione di norme a tutela dell’ambiente contro gli amministratori e i dirigenti, e mentre il sindaco non ha MAI voluto leggere neppure gli atti, gravi, del processo.
    Ho fatto anche molto altro, purtroppo TUTTO è stato respinto da una maggioranza cieca.
    Io ci sono e ci sarò sempre per il territorio ed i cittadini tutti. Chiunque sa dove trovarmi ed è bene accetta ogni proposta , iniziativa e quant’altro.
    Che ho sbagliato a fidarmi di persone che volevano solo sostituirsi ad altre per gestire il potere per sé e non per il bene comune, l’ho già detto.
    Però mi scuso ancora e ancora ribadisco la mia disinteressata disponibilità in favore di ogni cittadino, associazione, comitato, ecc.

    • E cosa le ha risposto la Corte dei Conti?
      Riguardo lo studio famoso è vero che Balassone ha smentito i numeri allarmanti sostenendo che nel caso delle donne i casi sono nella media regionale e nel caso degli uomini sono al di sotto della media(o viceversa)?
      Nel caso del processo, in cui Margani risulta rinviato a giudizio, forse sarebbe il caso di aspettarne l’esito. La funzione giudicante spetta alla magistratura. Ora lei cosa pensa del caso Margani? Ritiene opportuno che un rinviato a giudizio per l’esercizio delle sue funzioni diventi dg? Lei è sempre stata contraria alla figura del dg è sempre della stessa idea?
      In prospettiva a parte la sua meritoria attività finora svolta posso chiederle come immagina di risolvere una soluzione in cui i colpevoli sono tanti e non solo e semplicemente quelli che sono stati fatti oggetto di una campagna mediatica? Perché al di là di tutto una soluzione va trovata
      La ringrazio in anticipo per l’attenzione che vorrà rivolgermi.
      Ps come vede non sono sempre polemico a prescindere

  9. Teresa Nannarone | 24 Agosto 2024 at 11:50 | Rispondi

    Le rispondo volentieri, la Corte dei Conti mi ha sentita in corso di istruttoria ma attualmente non so altro non avendo accesso al fascicolo.
    Non so cosa abbia detto il consigliere Balassone in proposito, non stando più in maggioranza.
    Quanto alla costituzione in giudizio era un atto politico non certo la volontà di sostituirsi al giudice che non potrebbe mai avvenire, ma le assicuro che avendo avuto accesso al fascicolo, rifarei lo stesso tentativo mille volte perché è importante conoscerne il vasto contenuto per i tanti aspetti .
    Quanto al Dg il mio pensiero è : andava fatto un bando per trovare una persona che fosse il migliore Dg e al contempo Amministratore Unico. Un bando nazionale per selezionare il migliore, ma anche questa mia proposta fu bocciata anzi bocciatisssima. Inaccettabile.
    E’ difficile trovare una soluzione se il Cogesa è lottizzato dalla politica. Se per pagare gli assunti ci prendiamo l’immonndizia aquilana e anche quella matsicana e chissà ancora cosa.
    Se a fronte di condanne definitive per danno ambientale e processi in corso l’attuale responsabile dell’impianto dichiara che è tutto a posto.
    Personalmente credo che Sulmona, che è sede di discarica, deve avere il coraggio di fare una scelta rivoluzionaria: affidarsi all’anac e chiedere la verifica delle procedure tutte . Trovare un esperto di risanamento e al contempo di trattamento rifiuti all’altezza della situazione mediante un bando pubblico dopo aver convinto i soci tutti. Fare subito un accertamento tecnico preventivo su contenuto e situazione dei rifiuti e della discarica (impianti funzionanti, vetusta’, rispetto della normativa ambientale ecc) in modo da possedere le obiettive conoscenze anche per valutare se , come si legge, ampliare (sono contrarissima) , oppure se ridurre o momentaneamente chiudere qualora L’Arta desse segnali preoccupanti in tal senso.
    E’ difficile che in una piccola realtà ci si distacchi da amici, parenti e conoscenti, ma in un settore come quello dei rifiuti, pericoloso di per sé e spesso oggetto di attenzioni della criminalità organizzata, non si può perdere tempo e soprassedere anche se c’è una procedura in corso con il dott. Mantini inccaricato dal Tribunale, bisogna agire eliminando ogni fonte di rischi per la salute della collettività e per le casse dei comuni spesso ignari delle loro stesse responsabilità.
    So di non aver risposto esaustivamente ma è difficile in quanto modo. In sintesi: trasparenza e legalità cambiando gli attori, il fine (che è il bene pubblico e non la lottizzazione politica) e quindi la strategia. Perché tutto quello fatto finora non solo non ha funzionato, ma potrebbe avere addirittura danneggiato la salute di tante persone.
    Sempre a disposizione

  10. Grande Teresa….

  11. Balassone ha detto che le anomalie non esistono in quanto i casi sono nella media regionale e in alcuni casi al di sotto. Che è una bella notizia.
    Sul dg lo scorso cda aveva fatto bando (ottobre 2023) per selezionare i profili di dg. Quindi sulla figura diciamo c’è unità di intenti.
    Concordo sulla politica. Purtroppo l’assemblea dei soci è formata dai sindaci. E spesso le loro scelte hanno natura politica e non imprenditoriale.
    Beh intanto ha risposto e questo le va indubbiamente riconosciuto come merito. È importante sapere come voi della minoranza pensate rispetto a certi problemi della città perché in teoria siete voi l’alternativa a questa maggioranza

  12. Disservizi quotidiani | 24 Agosto 2024 at 14:04 | Rispondi

    Sono anni che si parla (e si sparla) sempre di vertenze, debiti, governance, etc. (argomenti sicuramente importanti e centrali per una buona gestione) senza però mai risolvere il problema e mettere la parola fine a questo indegno teatrino che alla fine della fiera gli unici che saranno costretti a pagare “il teatrino” saremo noi tutti incolpevoli utenti.
    NON SENTO MAI PARLARE DI QUALITÀ DEI (DIS)SERVIZI RESI…
    L’ultima perla.
    Ricordare a tutti che nel passato, almeno in estate, c’erano 3 ritiri per l’organico..la scorsa settimana ferragostana siamo stati per un’intera settimana con l’organico in casa e non ritirato…un grazie a tutti gli amministratori e politici susseguitisi…

  13. Sul caso Cogesa la Nannarone ha ragione su tutto .
    Purtroppo quando le cose vanno male nessuno si prende la responsbilita’ politica .
    Poi però su Facebook con la faccia tosta si prendono i meriti pure delle serate estive !!
    Qualcuno ricordi loro che il cartellone estivo è pagato con le nostre tasse …..capito ?
    Certi politici sono patetici

    • Questi disastri ambientali ed economici causati dalla politica : sono e rimarranno impuniti con il benestare dei miei concittadini.
      Mi è piaciuta la riflessione della Nannarone :
      Per elargire nuovi posti di lavoro stiamo prendendo l’immondizia di mezza Italia

    • Le do una notizia tutte le cose che fa il comune e decide la politica sono pagate con le nostre tasse, idem la sanità le scuole e gli stipendi. Quindi onestamente il suo commento non si capisce affatto. Che le scelte della politica siano pagate dai cittadini, che qui politici scelgono, è normalissimo. Possiamo discutere sul come le spende certo è paradossale discutere che le spenda. Onestamente avrei anche molto da ridire su come si spendano le nostre tasse per pagare dipendenti comunali che invece di aiutare cittadini e imprese spesso gli creano solo problemi o come spesso siamo loro la causa di molto disservizi.

  14. Nella sostanza dei fatti, resta che di diverse azioni volte a riportare la ragione all’interno del Cogesa, non vi è riscontro alcuno di un efficace quanto buon risultato.
    Sembrano (e a quanto pare lo sono), certi di una impunità di diritto; non pagano il servizio e non se ne preoccupano minimamente.
    Segno, a mio parere, che nessuno “ALL’INTERNO” vuole o non deve fare nulla per cambiare il sistema di gestione e il peggio è che “ALL’ESTERNO” non se ne occupa nessun organo che “potrebbe e dovrebbe” riportare la “LEGITTIMITÀ”, il che è inconcepibile!!!

    • Va aggiunto che Saca e Cogesa sono state fatte in questi anni oggetto di “attenzioni” particolari finché gestite da alcuni poi miracolo non erano più un problema quando gestite da altri e in alcuni casi, Cogesa, si è rappresentato addirittura un miracolo che miracolo non era nascondendo irregolarità che poi un tribunale ha riconosciuto e nascondendo mancanze che se fossero state compiute da altri sarebbero state oggetto di fior di campagne mediatiche. Informare è fondamentale farlo non per partito preso sarebbe meglio. Nelle gestioni precedenti errori sono stati commessi, nessuno è perfetto, però esagerare alcune cose raccontare mezze verità certo non ha aiutato. Idem sulla saca che da quando ha la nuova governance ha risolto tutti i suoi problemi,o magari non c’erano così tanti problemi come si raccontava. Un conto è chiedere conto un conto fare proprie campagne mediatiche. Che se uno le rilegge vedrà come le stesse cose nel tempo hanno cambiato narrazione. Quando il vecchio cda parlav dei comuni che non pagavano venivano derisi adesso si scopre l’acqua calda. A Sulmona per alcuni non conta cosa si fa o si dice ma chi fa e dice cosa. Poi ci meravigliamo che professionisti seri non fanno politica o accettino di contribuire alla gestione della cosa pubblica. Nessuno è più disposto ad accettare lo sputtnamento quotidiano e il diverso trattamento se non rientra nelle simpatie di qualcuno o nella parte politica giusta. Questa la triste verità.

  15. Se Cogesa e saca le vendono alla mafia sicuramente funzionerà e senza corruzione i conti andranno a posto con diminuzione delle tariffe.

    • Probabilmente “Cosa Nostra” al momento ha solo una quota minoritaria e la maggioranza è saldamente in pugno alla mafia locale di “Cosa Mia”.

    • Beh se per alcuni la mafia è un modello di gestione credo che il problema non sono saca e Cogesa. Comunque la mafia è sempre in cerca di dipendenti potresti proporvi così per usufruire dei benefici della loro ottima gestione aziendale. Così per coerenza. Ma temo che non lo farete perché le chiacchiere rimangono chiacchiere, anche sé pericolose per la banalizzazione di alcune cose, i fatti purtroppo rimangono fatti

      • Ironia per ironia prendo a balzo la sua proposta.
        Lei sembra esperto in materia, su quale delle due mafie ci consiglia di indirizzarci la vera o la brutta copia nostrana? Ci passa i recapiti? Possiamo farci raccomandare da lei?

        Comunque e “infatti”, i “fatti” sono quelli che tutta la città comosce, solo chiacchiere all’interno del Cogesa e della Saca di “fatti” … zero, zero come i bilanci, zero come le capacità e i fatti espressi!
        Quasi sempre, quelle che si ama far passare per banalità racchiudono grandi verità fastidiose!

  16. Mi sfugge quale sia la nostra ….. siamo troppo sfigati anche per quella. Anche se vista l’ignoranza la
    Sub cultura avrebbero autostrade spianate
    Se per lei è una verità quelli che ha scritto le rinnovo l’invito a proporsi come dipendente così poi, se potrà, ci racconterà la sua meravigliosa esperienza con questo datore di lavoro modello. Sicuramente le garantiranno basi solide, di cemento

  17. Da tanta certezza a tanta insicurezza esplicativa e informativa.
    Il ripetersi nell’invito denota una marcata indecisione a riprova che i “fatti” precedentemente menzionati sono crollato anch’essi e privi di basi, che siano di inconsistente sabbia o di stabile e durevole cemento.
    È un dispiacere ammetterlo!

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