Eccellenti risultati dal Centro regionale trapianti Abruzzo-Molise che negli ultimi due mesi ha visto trapiantare 29 organi grazie alla donazione di 9 pazienti.
Gesti di profondo altruismo e generosità che nel periodo compreso tra il 20 giugno e il 20 agosto hanno permesso di migliorare la qualità della vita a 30 pazienti in tutta Italia. Risultati ottenuti grazie alla professionalità e impegno di chi opera nei reparti di rianimazione degli ospedali di L’Aquila, Teramo, Pescara, Chieti e Campobasso e di “tutta la rete trapiantologica regionale coordinata dal Centro regionale trapianti Abruzzo-Molise”.
Cinque cuori, nove fegati, un polmone e quattordici reni di cui dodici trapiantati dall’equipe del professore Fabio Vistoli dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila dove “gli investimenti e il potenziamento delle strutture e risorse” hanno confermato quello aquilano polo d’eccellenza per i trapianti. Per offrire anche alle persone con difficile trapiantabilità la possibilità di un trapianto di organo, due reni sono stati messi a disposizione del Programma nazionale iperimmuni.
Dati lusinghieri che però hanno fatto registrare anche l’opposizione alla donazione da parte dei familiari di quattro pazienti deceduti. Opposizione che insieme alla mancanza di una dichiarazione in vita da parte del cittadino, rappresenta uno dei fattori di impedimento al prelievo di organi.
Per questo resta indispensabile “promuovere la cultura della donazione – affermano i medici del centro regionale trapianti – affinché tutti possano sentirsi partecipi di questo grande gesto di altruismo e di libertà a partire dalla dichiarazione di volontà al trapianto al momento del rinnovo della carta di identità”.
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