Il messaggio sfila in testa al corteo storico, quello che mescola le stelle dell’Europa con i colori di borghi e sestieri. E’ ricamato sulla tela di un drappo partorito dalle sapienti mani di Loreta Almonte. Recita “Pax”, con una colomba che candidamente plana sulla stoffa. Perché da un anno a questa parte la Giostra Cavalleresca Europea è diventata la Giostra della Pace. La stessa che servirebbe più fuori che dentro il campo di gara della tenzone, che in queste ore viene smantellato come una costruzione fatta di Lego da riporre in soffitta.
Rabbia e nervosismo, dopotutto, non si riescono a nascondere sotto la sabbia di piazza Garibaldi. Non sono stati sufficienti trent’anni di Giostra per mettere tutti d’accordo. Forse perché non tutti vogliono trovarlo un accordo. Un punto di incontro e dialogo che sulle bussole non sembra apparire, con la rotta nella navigazione del web influenzata dalle onde di quei commenti pro o contro la corsa all’anello. Pareri espressi, spesso, in Caps Lock. A far capire che di ragionare con pazienza qualcuno non ne vuol proprio sentir parlare.
Non è bastato, a suon di ordinanze, prorogare fino all’una di notte la musica nelle serate di Giostra dei borghi e sestieri per conciliare tutti. Vuoi per i sonni poco tranquilli di chi abita a ridosso dei rioni. Vuoi per i gestori dei locali con chiusura delle casse esterne fissata a mezzanotte, poiché figli di un dio minore. Nessuna novità dal fronte, insomma. Alla ventottesima edizione delle serate della tenzone sulmonese, al colloquio si preferisce gettare l’acqua dai balconi o alzare il volume del sound. Dispetti e ripicche come i cìtele, per dirla alla sulmonese maniera.
E se ci si scontra di notte, di giorno non è che i toni siano più distesi vedendo le saracinesche dei locali in piazza Garibaldi abbassate durante i lavori di movimento terra per allestire il plateatico. Tre lustri di polemiche, attività vecchie e nuove che mutano pelle e insegne, Amministrazioni che si alternano e un direttivo nuovo di zecca dell’Ente Giostra ma zero soluzioni trovate. Zero come i tavoli, veri e propri, di confronto tra esercenti, politica e “giostrai”. E se da un lato c’è la fazione di chi recrimina i mancati incassi, dall’altro qualcuno evidenzia le grasse e grosse “entrate” nella due giorni di gare. Anche qui verità e concordia potrebbero trovarsi un po’ nel mezzo, terra inesplorata per chi è troppo innamorato delle proprie idee e alla bandiera bianca preferisce issare il proprio vessillo.
Idee e ideali, come nella diatriba che mai come quest’anno ha rotto gli argini nel campo della politica, con ognuno che ha provato a dare una tonalità al proprio drappo. Dalle tinte blu scuro della presentazione della Giostra Cavalleresca in senato, al giallo luminoso del Movimento 5 Stelle che si è scontrato contro i volantini di Gioventù Nazionale “Valle Peligna”. Flyer della discordia, sui quali l’associazione Giostra non si è ancora espressa e, con ogni probabilità, mai lo farà. Slanci personali e politici. Quasi a mettere la propria firma, o il timbro del partito, su un evento che prima ancora che della città di Sulmona è di tutti i cittadini, visti i contributi pubblici generosamente elargiti.
Ma è la Giostra che divide i sulmonesi più dei confini dei rioni che deve prima trovare la pace che sventola e sbandiera. Muro tra due generazioni. Quella con la quale ha condiviso la culla, i primi passi e la prima parola. Che la sente propria dall’infanzia. E quella che l’ha vista piombare come un meteorite. Un corpo estraneo che si è incastonato tra quelle rue antiche e ha preso sempre più spazio lì dove prima vi era il vuoto e c’era più noia che cumbia. Qualcuno questo muro l’ha scavalcato, per scrutare il nuovo e il diverso. Non sempre in senso univoco, sia ben chiaro, perché non tutti i Millennials e gli Zoomers amano le gare, il corteo o le serate di giostra. Così come non è sempre veritiera l’equazione che i più navigati siano fuggiti dal nuovo che avanza. Qualcuno ha aperto le porte delle proprie case a quei nuovi colori che hanno invaso il centro storico. C’è chi li ha iniziati ad appendere ai balconi. Chi dopo i campionati del mondo di calcio sostituiva il tricolore italiano con lo scaccato di Porta Bonomini, per dirne una. Altri, invece, non hanno voluto saperne di tingersi di colori che mai gli sono appartenuti. Qualcuno grida dalle finestre “Siete dei medievali”. Qualcun altro lo chiama semplicemente “circo”, sperando che il telone levi i battenti il prima possibile. Eppure basterebbe fissare un attimo i dettagli di qualche istantanea. Basterebbe immergersi nelle lacrime degli occhi lucidi dei figuranti dopo la vittoria di un palio per capire che c’è un universo dietro a due giorni di sfide fatte da una manciata di secondi e un pugno di anelli. Magari non basterà per farsela piacere, ma quantomeno servirà per comprendere un fenomeno di aggregazione sociale più dirompente degli ultimi decenni. Se non proprio la pace quantomeno una tregua.
E chissà se il palio della XXII Giostra Europea vinto dal Sestiere di Porta Japasseri, in sinergia con Zante, Malta, Anversa e Villalago, non porti distensione all’interno del rione rossonero, dopo la vicenda delle tessere dei neo-soci rigettate. Un primo passo verso una pace, seppur interna.
Valerio Di Fonso
Sinceramente non capisco il senso di questo articolo,che forse mira a “declassare” il senso della bellissima giostra che si svolge ogni anno a Sulmona,uno spettacolo meraviglioso per la cui realizzazione è necessario un impegno lungo e faticoso da oarte degli irganizzatori r oartecipanti.Certamente non mancano gli screzi tra le parti,qualcuno cerca di strumentalizzarli,ma i sulmonesi amano la loro giostra e ne sono fieri,a dispetto di chi come al solito fa disfattismo.E a chi ne avesse la benchè minima intenzione diciamo: non ci provate neanche a ” toccare” la nostra giostra
Ottimo articolo.Ottima disamina.Complimenti all’artistica sensibilità ( che tutti ri-conosciamo) di Loreta Almonte. Consiglio ai lettori di leggere attentamente prima di mettere “penna su carta” e commentare.
a me sta giostra o circo o chiamatelo come volete non piace. però se a qualcuno gli sta bene che si faccia pure ma senza imporre troppo dazio a chi questa cosa non la vuole altrimenti è normale che si creano tensioni e abbonamenti vari.
La giostra è ormai patrimonio della città.
I bastian contrari e i miopi se ne facciano una ragione. In realtà continuo a chiedermi come sia possibile che certi sulmonesi siano così incomprensibilmente ostili ad una manifestazione invidiata da molti e che è diventata un fiore all’occhiello per la città e per l’intera regione, ma per quanto mi sforzi non riesco a trovare una risposta ragionevole.
In ogni caso se sapientemente gestita, la giostra potrebbe essere significativa per l’organizzazione di attivita’ collaterali durante tutto l’arco dell’anno con prevedibili risvolti positivi per tutti.
Cartellone degli. Eventi:
Domenica 4 Agosto ore 17.00 Festa delle Delegazioni lungo Vie delle Città.
Non abbiamo assolutamente visto nulla.
Grazie per il disagio
C’erano a Bonomini e alla Tomba così per citarne due che potevi tranquillamente incontrare e scoprire passeggiando la sera per il corso. Perché se non te ne fossi accorto il pomeriggio c’era il delirio di pioggia.
Il problema di Sulmona non è che ci può essere qualcuno contro, che è legittimo, ma che si usano queste argomentazioni leggermente di parte e strumentali. Tutto a Sulmona divide. Avete mai chiesto a chi abita alla villa e magari deve tornare pomeriggio o sera a casa cosa pensa della processione del venerdì santo e del relativo disagio? Evidentemente no. Ma se ognuno pensa sempre e solo al suo, come avviene sempre in questo paese povero economicamente e culturalmente, rimarremo sempre l’eterna incompiuta. E vogliamo parlare della fiera dell’antiquariato o dell’Assunta sempre alla villa? Ognuno ha il suo disagio. Ma solo alcuni pensano a lamentarsi.
Se si vuole puntare sul turismo chess’è se non vi sta bene allora non rompete le scatole contro fabbriche e quanto altro. Perché voi volete dormire e parcheggiare sotto casa o davanti il bar altri invece più modestamente vorrebbero sfamare i loro figli.
La giostra può piacere o meno ci sta. Ogni cosa a Sulmona divide, è la nostra storia, sulmonesi e italiana, siamo il paese dei Guelfi e Ghibellini. Ma la cosa che stupisce è la totale mancanza di ascolto e spesso di intelligenza. Ci sta gente con il pass per passare per il corso che pretendeva di passare, ed è passata, con il corso pieno di gente e di stand perché “devo turná alla casa”. Siamo in paese di ignoranti arroganti che pretendono accampando diritti ma che spesso dimenticano i doveri e basta vedere come alcuni parcheggiano o come se ne fregano degli escrementi dei loro cani. Alla faccia dell’amore per la città. Prendiamone atto. Non siamo adatti. Sui commercianti a piazza Garibaldi vanno ascoltati come vanno ascoltati tutti però onestamente sentirli essere contrari a tutto perché calano i clienti con un parcheggio coperto a 100metri è questo si decisamente medievale come si fa a trovare un punto di incontro con gente che spesso anche qui come ti azzardi a dire che ti piacerebbe la piazza chiusa ti insulta manco il loro interesse privato, il solito interesse privato, contasse più del bene pubblico. Tuonano: che fate se chiudiamo le attività? Pensate a cosa farebbero se la gente invece smettesse di andarci . Io per esempio li boicotto giornalmente. Neanche a dire ok proviamo alcuni fine settimana l’estate e con serenità e obiettività ragioniamo. No non si può chiudere perché i clienti, quelli della domenica a monte amaro e alla crocetta, non possono fare 100metri a piedi. E cosa rispondere a quelli che postano le,foto a dicembre del corso chiuso e vuoto? Magari gli si potrebbe rispondere postando le foto dei loro negozi vuoti o delle loro vetrine antiche anche a corso aperto. Così per fargli capire che magari non è solo questione di traffico.
La politica non è da meglio da un lato ci sta chi conservatore dei tempi antichi patriota dei carretti e le strade di terr vorrebbe poter parcheggiare dentro i bar e i negozi e gli altri progressisti coraggiosi in campagna elettorale poi nei fatti codardi del serve tempo. Poi arriva un turista e ti spiega che siamo degli imbarazzanti imbecilli che viviamo in un paese stupendo che se fosse stato in Toscana sarebbe strapieno di turisti e invece è strapieno di gente triste incazzata con il mondo contro a prescindere che pensa ai fatti suoi salvo discettare a minchia di Sulmona città del turismo senza turismo e senza eventi turistici. Ormai siamo all’evoluzione dal ca da fa tu al ca emma fa no, da Jammo mo al Jammo su per stroncare ogni velleità. Però poi tutti a lamentarci dello spopolamento e dei nostri figli costretti a emigrare.
Le chiacchiere stanno a zero se una cosa va si vede dai numeri.se è vero che è così amata e invidiata da tutti come mai i bilanci sono in perdita?se una cosa deve impoverire una zona già finita da tempo va tagliata
E come la impoverisce la zona? Perché lo,dice lei? Al contrario la giostra come manifestazione e partecipazione della gente la zona l’ha arricchita vitalizzando un periodo altrimenti morto. Che poi la giostra venga finanziata con soldi pubblici non ci sta niente di male visto che altrimenti quei soldi non verrebbero risparmiati o utilizzati per altro m andrebbero magari ad altre città. Poi mettetevi d’accordo lei dice che i bilanci sono in perdita altri che i bilanci non si conoscono. Le chiacchiere, comprese le sue, stanno a zero, una cosa se va si vede dalla partecipazione e fatevelo un giro per Sulmona le giornate di giostra invece di guardare solo ciò che fa comodo cioè gli spalti magari il sabato. Se si pagava per la madonna che scappa in piazza volevo vede se la piazza era piena. Siamo un paese ridicolo. Se una cosa non funziona bene si cerca di migliorarla e non là si butta via perché ad alcuni non piace perché gli toglie il parcheggio o il passaggio sotto casa.
bene,ragione da vendere, tutte chiacchiere per dare a credere,una manifestazione che dopo 30 anni non riesce a camminare da sola,assenza di sponsor ,di finanziatori privati,nessun interesse di “marchi”con visibilita’ nazionale/internazionale,in mancanza di finanziamenti dei Contribuenti,nulla e poi nulla,in pratica una fantasticheria degli illusionisti dei ritorni particolari,legittime le domande:chi paga il soggiorno/vacanze delle delegazioni? Che fine fanno i denari dei Contribuenti ? Presenze/ biglietti venduti (non quelli dei tifosi locali)? I numeri ufficiali presenze-turisti Prefettura che dicono? Per gli “incarichi/indicati” chi paga e quanto costano? Tutte le spese sostenute,sono congrue,appropriate,proporzionate,
necessarie? I Bilanci economici che dicono,dove sono ?
Gli “infaticabili eroi della giostra” hanno il diritto di sapere,che fine fanno,come vengono spesi i denari ? Crescita di che? La situazione economica/patrimoniale e’ tenuta segreta per quali ragioni? Si raccontano favolose storie di incredibili successi,facile a chiacchiere,
in assenza di carta canta tutto e’ possibile,le parole volano gli scritti restano,Legalita’ diffusa per uscire dalla palude,e basta,o no?
Quindi?
Secondo voi qualcuno a l’Aquila rompe così le palle per la perdonanza? No. Non gli frega niente di tutto ciò gli basta che la manifestazione porta gente e per portare gente non si contano le presenza sugli spalti ma la gente in giro. E qui commentano persone che al,riguardo non sanno nulla visto che vivono fuori e parlano di numeri della prefettura. Quei giorni nonostante le feste dei borghi i ristoranti non hanno un posto manco a pagarlo, e parliamo di fine luglio dove prima tutta questa gente ce la sognavamo, tenetevi le vostri paludi mentali i vostri parcheggi in piazza i vostri passaggi con il pass per il corso. Siamo una citt sfigata abita da sfigati rosiconi che sanno solo disteuggeree senza aver mai contribuito a costruire nulla in questa città.
Qua dovrebbe discutere di come migliorare la giostra non di come distruggerla, che tristezza di paese che miseria umana…. Fuffità diffusa per rimanere nella palude della meschinità e basta o no?
Eretico io sono sceso da Castel di Sangro alle 16 e 30 la pioggia era finita la giornata splendida ed il Corso pieno di gente….ho atteso sino alle 18 e 20 e non ho visto e sentito nulla…..
Gli eventi attirano i turisti ed è proprio per questo che le amministrazioni spendono i soldi pubblici. Mi sembra che la Perdonanza e il Napoli calcio (buon investimento?), tanto per citare qualche evento di risonanza, siano finanziati con denaro pubblico. A parte lo scippo della Perdonanza perpetrato dalla nostra cara “matrigna”l’aquila, ma nessuno grida allo scandalo per i generosi fondi elargiti a questi eventi. Ah, giusto…forse perché i loro bilanci sono cristallini e tutte le spese rendicontate.
A me da fastidio il venerdì santo e la madonna che scappa in piazza perché la domenica mattina voglio farmi l’aperitivo in piazza Garibaldi parcheggiando la macchina di fronte al bar. A me di ste rivisitazioni pagane e blasfeme non frega nulla e poi la sera del venerdì voglio dormire e non dovermi sorbire sto canto funebre la luce dei lampioni e la gente che rompe le scatole fino a tardi,. Poi non ho attività commerciali quindi se ci sta gente a me non torna in tasca nulla. Quindi eliminatele. E secondo me non portano neanche tutta sta gente. Quindi basta. Idem il trenino che mi passa vicino casa inquina e alle 08:30 rompe suonando e rumoreggiando e in zona stazione non si trova più un posto. Eliminiamo anche questa. Basta. E questo discorso da rosicone lo si può plasmare per ogni iniziativa dove ognuno si sente autorizzato a chiederne la cancellazione per difendere il suo misero orticello non capendo che così stanno cancellando la nostra città e la speranza che qualcuno posso poter rimanere a viverci e non esser costretto a emigrare.
bene,l’intera Italia offre piu’ di 4000 eventi,piu’ di 20 mila le feste/sagre dei Borghi/Paesi ,innumerevoli gli attrattori turistici ” un museo a cielo aperto” ,tutti “i numeri” dei visitatori del bel paese sono in chiaro sui siti istituzionali,specializzati,ecc, ,studi,analisi,previsioni,ricerche,approfondimenti,e soprattutto le ragioni per le quali si sceglie/decide la “destinazione finale”…Gli eventi possono aiutare,devono suscitare interesse,curiosita’,attenzione,passione,desiderio,valore,importanza,ecc,
quindi unici,particolari,eccezionali,straordinari,singolari,irripetibili,la realta’:piu’ di 70 milioni di turisti in Veneto,circa 7 in Calabria,(Abruzzo e’ nelle ultime posizioni) quali le ragioni? Di giostre l’Italia e’ piena piu’ di 1300 le rievocazioni,sempre sui siti istituzionali,specializzati le migliori,le piu’ belle/interessanti,uniche,ecc, Europee incluse ,dunque le scelte sono infinite/incredibili,altro es: Riccione / Napoli circa 4 milioni di Turisti,quali le ragioni? Gli eventi unici/originali/esclusivi aiutano,cosi per gli attrattori,non bastano le bellezze monumentali/architettoniche,l’Italia e’ piena di palazzi/chiese/borghi storici,cibo,cultura,tradizioni,ecc,ecc ,dunque per quali ragioni/motivazioni si sceglie Abruzzo/Sulmona? Quale e’ il target di riferimento? Quali,quanti,dove,come,qualita’,fruibilita’,validita’.utilita’ dei servizi ai Turisti ? Trasporti? Strutture? Accessibilita’ ?Ecc,ecc,per comprendere i limiti basta un ‘occhiata ai siti di riferimento/istituzionali,inclusi i negozi/shop online (di cianfrusaglie) detto tutto,per migliorare c’e’ Gildo, non e’ gradito ai signori della tavola rotonda di hammamet,in alternativa il Sig. Marco Balich,il re degli eventi,probabilmente costa meno di una falsa regina,ragionateci sopra ,di Zaia, Legalita’,e basta,o no?
Hai ragione basta Giostra, basta processioni e corse di santi, basta sagre paesane e non, basta trenini storici, basta ferie, basta concerti, serate estive e notti bianche, basta festival del cinema e mostre. Basta tutto. In Veneto fatto 70mln di turisti Napoli 4mln è palese che non siamo attrattivi cosa ci manca a noi rispetto al,Veneto e a Napoli. E poi Roma, se Roma fa più turisti di noi, e dico Roma, vuol dire che non siamo attrattivi basta andare sui siti di riferimento perché il webbe non mente sono le nuove tavole di Mosè hanno scolpita la verità indiscutibile. I dati parlano chiaro, poi saperli leggere è un altro storia, perché nessuno visita la Bibbia del web dove tutto è verità dove tutto è così tremendamente semplice. Evidente ci sta il complotto dei signori di Hammamet che non vogliono che le cose vadano vede eppure basta far organizzare un banchetto olimpico con gli dei dell’Olimpo dal re degli eventi, poi che siamo brutti è irrilevante, lo dice il webbe. Legalità ma anche legalizziamola e basta o no? O forse? Il tutto comodamente seduti all’estero senza capire conoscere vivere sulmona. C’è il webbe non ci resta che piangere e chiudere
Ma avete visto il programma eventi della perdonanza a l’aquila uscito oggi????? Ma facciamoci un esame di coscienza e pensiamo a fare altrettanto. La giostra e’ un eventi che va spinto mediaticamente e solo i sulmonesi possono contribuire in modo incisivo magari condividendone sui social. Ma cerchiamo di smetterla di piangerci addosso e prendiamo i tre i che passano anche stlfruttando le oitenzialita economiche che ha l’aquila affiliazioni con la nostra parte alla perdonanza. Ma se il comune dell’aquila organizza eventi con altri comuni ultimo scoppio con oltre 20 mila presenze in un concerto locale il nostro sindaco non potrebbe telefonare a quello dell’aquila e mettersi d’accordo???!! La superbia va a cavallo ma torna a piedi…
bene,nessuno dice basta,dove sta scritto? Purtroppo il “webbe” non perdona,naturale gli asini che volano,del resto anche Mose’ con le tavole e’ un “credo”,uno dei misteri della fede,quindi bisogna saper leggere,informarsi,studiare,chiedere,documentarsi,ecc,ecc,gli eventi funzionano solo se originali/singolari/eccezionali/particolari/superiori,le repliche, le copie delle copie no,in rete di tutto di piu’,non si sfugge,quasi il 100% dei Viaggiatori/Turisti ( escursionisti del fuori porta inclusi) consultano gli archivi-informazioni raccolte in rete,quindi da interpretare c’e’ poco,la realta’ e’ sotto gli occhi di tutti,per la destinazione finale devi soddisfare i bisogni dell’ospite/ Turista iniziando dalla sicurezza/qualita’ dei servizi offerti poi suscitare interesse,valore,importanza,
curiosita’,beneficio,ammirazione…innumerevoli i reports sul tema: Turismo/Turisti/Destinazione finale,basta consultarli,cosi come per il Wonder Studio,organizza anche sagre,vedi Festino di Santa Rosalia,comunque c’e’ sempre un direttore artistico,Perdonanza inclusa,per quelli di hammamet no,da “capire/conoscere” non c’e’ nulla,
ragionateci sopra,di Zaia,Legalita’ diffusa ,e basta,o no?
Io dico basta. Se ogni cosa divide e solleva solo critiche allora finiamola e soprattutto finiamola con Sulmona city del turismo finiamola con i no alle fabbriche tanto campiamo di turismo.
Le nostre sono copie delle copie delle repliche, ma sulla giostra che sia una copia devi chiedere al tuo amico Gildo.
Fino d adesso qui tutti a buttare merda sulla giostra che crea problemi e disagi idem le vrie professioni e corse di santi allora finiamola con tutto non si fa niente per non disturbare le abitudini del sulmontino medio, la botte piena e la moglie ubriaca esiste solo nei proverbi ma non nella realtà ….
Quindi dati alla mano facciamola finita di cercare di essere ciò che non siamo come sentenzia senza persone il webbe
bene,finirla con le chiacchiere del/ per dare a credere,gli aventi ruolo: i cavalieri della tavola rotonda di hammamet raccontano favolose storie di incredibili successi,i numeri/bilanci sono tenuti nascosti ,per quali ragioni? Carta canta e’ segreta,legittimo,fondato il sospetto di incongruenze,voce del popolo,voce di Dio.
D’obbligo un grazie a Gildo,il lungimirante padre,artista,ideatore,autore,fondatore,artefice,
progettista,ecc, con meriti da vendere naturalmente per raggiunti risultati,ultimo successo:” a passar l’acqua “,aveva compreso i limiti del pensiero iniziale,dunque nuove idee:
migliorare,perfezionare,arricchire,incrementare,ottimizzare e soprattutto virtuosismo…un visionario,fanatico, idealista mandato via,cacciato da chi?
Gli eventi/cose/spettacoli, sagre incluse, fanno fatti/organizzati per bene,originali,
particolari,speciali,distintivi,insoliti,curiosi,concreti,bizzarri,differenti,pregiati,
sorprendenti,eccezionali,unici…sono i veri attrattori/eventi che portano risultati,(economici/ turisti,ecc,) non i racconti degli illusionisti,questo il problema.
Gli “infaticabili eroi della giostra” hanno il diritto di sapere,che fine fanno,come vengono spesi i denari ? Legalita’,e basta,o no?