“Una grave accusa” di fronte alla quale l’ex vice sindaco di Pratola con delega al sisma, Costantino Cianfaglione, sceglie di chiarire quanto è stato fatto durante la passata amministrazione De Crescentiis. Il tema è il blocco dell’ufficio sisma, appunto, che l’attuale prima cittadina, Antonella Di Nino, vanta di aver sbloccato.
Cianfaglione ricorda così, in una lettera inviata proprio alla Di Nino, che: “lo start ai lavori (proficui, aggiungo), relativi ai finanziamenti per risolvere i problemi provocati dal terremoto, certo non sono merito della Sua amministrazione. Non ci aspettavamo, sinceramente, che annunciasse il serio e produttivo lavoro portato avanti dall’amministrazione che l’ha preceduta ma il fatto che anche Lei abbia dovuto evidenziare la rendicontazione del nostro lavoro, rendicontazione che ammonta a 5 milioni di euro, ci riempie di soddisfazione”, ossia la presentazione dei finanziamenti ottenuti specifica Cianfaglione.
Tabella riepilogativa redatta da Cianfaglione
“Tanto per essere precisi, infatti- si legge nella lettera-, dal 2014 al mese di giugno 2017, sono stati emessi 100 decreti tra ammissioni a contributo e liquidazioni: in media 3 decreti/ammissioni al mese! Un ritmo che, beninteso, saremmo lieti che Lei superasse. A quanto pare, però, per la Sua amministrazione, questo obiettivo sembra improbabile non solo superarlo ma anche solo eguagliarlo. Dal Suo insediamento ad oggi, infatti, se avesse rispettato i nostri ritmi, l’ufficio Sisma avrebbe dovuto firmare ben 18 provvedimenti. Invece, la sua amministrazione che ha fatto del fare più un vanto che una azione concreta, porta a casa un risultato pari ad un solo provvedimento. Prodotto un po’ misero. Eppure quello che a noi appare, alla luce dei risultati, è un ufficio bloccato da quando è Lei ad amministrare Pratola; a Suo avviso, Sindaco è quanto di meglio riesce a fare. Così, sempre per onore di cronaca, sono a ricordarLe che, al Comune di Pratola Peligna, durante la nostra amministrazione, sono stati trasferiti, ad oggi, circa 6 milioni di euro a fronte delle precedenti rendicontazioni avvenute per la maggior parte dopo il 2013”.
E poi l’accusa di una documentazione carente alla quale l’ex vice sindaco risponde che “ha semplicemente provveduto a fotocopiare tutti gli atti depositati all’Ufficio Sisma e catalogarli per portarli all’USRC di Fossa” ed ancora ricorda “le richieste di copertura per i cantieri aperti, possono essere concesse solo quando la ‘cassa comunale’ è prossima allo zero” spiegando come il 7 aprile scorso si è provveduto ad emettere un regolare decreto “svuota cassa” che ha messo l’amministrazione De Crescentiis nel ruolo di poter richiedere a Fossa le somme necessarie per i cantieri aperti.
Cianfaglione ricorda inoltre al sindaco Di Nino “che ci sono circa 900mila euro di pratiche istruite e ammesse a contributo che abbiamo lasciato in eredità all’attuale amministrazione” e conclude “Posso affermare in tutta serenità e trasparenza che l’ufficio sisma di Pratola Peligna risulta tra i primi del fuori cratere di 110 comuni degli ultimi cinque anni, e i numeri della tabella ne sono la certezza”.
S.P.
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