Prime nazionali, artisti della scena italiana ed internazionale, con un’attenzione particolare alle eccellenze abruzzesi e locali uniche nel loro genere e inedite. Si presenta così il programma di Jamm Festival la manifestazione che dal 6 all’8 agosto a Bussi sul Tirino creerà la giusta atmosfera per proposte artistiche alternative capaci di “incastrarsi perfettamente con il luogo e la sua scenografia naturale e architettonica”.
Un evento il cui obiettivo è ridare vita attraverso l’arte e la musica allo spazio più identitario di Bussi, il suo centro storico ancora oggi costretto a subire le conseguenze del tragico sisma del 2009, prime fra tutte lo spopolamento. E proprio per questo, l’associazione Pi-greco organizzatrice della manifestazione ha scelto un nome che giocando con la frase jamm session che in inglese significa “suonare improvvisando in gruppo” e il dialetto bussese Jamm che significa “andiamo”, inviti i visitatori a riscoprire piazze e vicoli del centro, punto di incontro tra artisti, pubblico e territorio grazie a spettacoli che sperimentano nuovi stili.
Con tante attività collaterali a completare il programma di un festival che tra mostre fotografiche, di pittura, scultura, reading poetici ed altro, punta a promuovere il patrimonio culturale del centro storico di Bussi sul Tirino.
Ad aprire la manifestazione martedì 6 agosto, la presentazione ufficiale a Palazzo del Castello seguita dall’inaugurazione delle mostre The look of sound e Lepicafi, legni, pietra, carta, fiori, entrambe a Palazzo Franceschelli. In serata il reading dal titolo Liberare nell’aria il verso con Lella De Marchi e Alessandra Tombini accompagnate da Michele Avolio. Il giorno successivo, 7 agosto, in piazza Tirino risuoneranno le note del contrabbasso di Caterina Palazzi e del violoncello di Flavia Massimo nel concerto Hayalet. A chiudere la sezione musicale del festival, giovedì 8 agosto, Helektra con Luisiana Lo Russo voce e violino, Stefano Risso al contrabbasso e Simone Sims Longo ai suoni elettronici. Tutti i concerti inizieranno alle 21.30.
Curato dei minimi dettagli dall’associazione Pi-greco che da diverse settimane lavora nell’allestimento di luoghi e location sia al chiuso che all’aperto, Jamm Festival sarà immortalato con foto e riprese video per creare un “archivio di immagini che sarà memoria per le generazioni future”.
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