Un’amara sorpresa per il proprietario di un pollaio di Castelvecchio Subequo che questa mattina ha trovato sei carcasse di galline, la porta distrutta e la rete danneggiata.
Autore dell’incursione l’orso bruno marsicano che avvistato e immortalato mentre passeggiava per le strade del piccolo centro della Valle Subequana, durante la notte ha divorato le galline e provocato danni alla struttura di via San Rocco. “Mi sono recato alle prime luci dell’alba nel pollaio – ha raccontato il proprietario – e ho capito dell’incursione dell’orso dopo aver rinvenuto le carcasse delle galline”.
Ad effettuare i rilievi gli operatori del Parco Sirente Velino insieme ai carabinieri forestali di Secinaro giunti sul posto dopo essere stati immediatamente informati dell’accaduto. Accertamenti in corso anche su una carcassa di cane trovata nei pressi di un altro pollaio per capire se anche questa sia o meno riferibile all’incursione notturna del plantigrado.
È vergognoso che non si forniscano pubbliche spiegazioni quando si incontra uno di questi orsi balcanici che scorazzano sulle montagne abruzzesi. Si corre il rischio di ribadire le stesse tragedie del Trentino o della povera ragazza che è stata sbranata
dai cani pastore a Satriano in Calabria. Perché l’atteggiamento degli orsi è dei cani è identico se ti fermi e li affronti non ti aggrediscono mentre se ti metti
a correre ti inseguono e ti aggrediscono anche esizialmente con un istinto identico. Dovrebbero esistere degli spray al peperoncino, specifici antiorso, con una portata
maggiore dei normali spray antiaggressione, e sono efficacissimi perché prodotti ed usati con successo in
NordAmerica. Dovrebbero essere introdotti anche in queste zone dove è presente l’animale.
Ma perché un radiocollare con gps che ti avvisa quando si avvicina ad aree urbane è fantascienza nel 2024?