Accordo di Coesione: patto tra Regione e beneficiari per evitare definanziamenti e sanzioni

Regione Abruzzo e beneficiari del nuovo Accordo di Coesione sono pronti a condividere le regole per mettere in atto gli interventi 2021-2017, sottoscritti e firmati dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, lo scorso 7 febbraio. In campo ci saranno 1 miliardo e 300 milioni di euro, del FSC, da utilizzare evitando sanzioni e definanziamenti.

Oggi, nella sala Ipogea dell’Emiciclo, sindaci, tecnici e in generale tutti i beneficiari dell’Accordo sono stati convocati per condividere i contenuti dello schema di convenzione che la Regione deve adottare prima della bollinatura del Cipess.

“Oggi scriviamo un patto da gentiluomini – ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri in apertura dei lavori -. Un patto che non guarda bandiere o colori politici da frapporre poiché siamo chiamati tutti insieme a decidere quando e come intendiamo modernizzare questa Regione, dotarla di strumenti per superare i gap strutturali e renderla fruibile e circolabile. Per farlo dobbiamo superare i nostri percorsi di vita politica e stringere un’alleanza fortissima con il sistema delle autonomie locali. Non avremo performance apprezzabili – ha concluso Sospiri – se non ci uniamo in questo patto, e oggi ci diamo questo obbligo pensando al benessere delle future generazioni”.

Durante l’incontro sia il presidente Sospiri che il sottosegretario con delega alla Programmazione Daniele D’Amario hanno posto l’accento sulla necessità di superare i colli di bottiglia che si formano durante i controlli di primo livello e che ci si pone di superare nel nuovo ciclo di programmazione 2021-2027.

“Nel nuovo accordo – ha detto D’Amario – saremo chiamati ad avere cronogrammi certi per la spesa, ma anche degli step amministrativi intermedi che dovremo cristallizzare. Fino a qualche anno fa il problema era quello di ottenere i fondi, oggi il tema è cambiato perché ci sono tantissime risorse, ma vanno messe a terra evitando penalizzazioni o il rischio di definanziamento. Per questo scriviamo insieme le regole, in modo che la Giunta adotti uno schema di convenzione che sia il più possibile omogeneo e condiviso da tutti nella logica di partenariato”.

L’Autorità Responsabile del Psc, Emanuela Murri, ha spiegato le novità introdotte con il decreto Sud. Dalla gestione dei controlli più manageriali, alla riduzione dei tempi di pagamento ai beneficiari. Rispetto al passato è stato introdotto il cronoprogramma procedurale, da rispettare assieme a quello finanziari in base al quale avverranno i trasferimenti. Pena il definanziamento per gli interventi previsti.

Altre novità sono le economie di premialità sui fondi Fesr ed Fse. Inoltre, il sistema di monitoraggio non sarà più quello comunemente noto come “SGP”, ma tutto confluirà nel sistema di monitoraggio Regis, in modo da omogeneizzare strumenti di gestione e controllo.

Regione Abruzzo sarà tenuta a inviare al Governo una relazione annuale nella quale si dovrà dare evidenza dello stato di attuazione degli interventi e dare conto di eventuali spostamenti.

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