Il fuoco è ripartito anche questa notte su Monte Urano, sia sul fronte di Castel di Ieri, dove in realtà non si è mai placato, sia sul versante di Raiano, dove due focolai sono ben visibili dal paese.
Una giornata, quella di ieri, caratterizzata da una lotta incessante, portata avanti soprattutto con gli elicotteri e Canadair che sono tornati a volare sul rogo della Valle Subequana e in particolare a Cesepiane di Castel di Ieri dove il fronte è avanzato per tutta la giornata ed è ripartito questa notte.
I versanti di Raiano e Goriano, in realtà, sembravano essere in sicurezza ieri sera, ma nella notte le lingue di fuoco sono tornate ad illuminare la montagna e minacciare la Riserva di San Venanzio.
Questa mattina all’alba ripartiranno le operazioni di spegnimento o meglio di gestione del fronte, perché ormai, anche a causa del sottobosco fitto diventato un braciere, l’esperienza insegna che il fuori pericolo potrà essere proclamato solo all’arrivo delle piogge. E il meteo, per i prossimi giorni, non promette nulla di buono. Le temperature resteranno infatti alte, ma soprattutto il vento rischia di vanificare gli sforzi enormi compiuti finora.
Il bilancio dei danni continua a salire, verosimilmente ha superato i 50 ettari di boschi e pascoli andati in fumo.
“Abbiamo riempito 18 mila litri di vasca per i nostri elicotteri. Purtroppo l’incendio non è estinto poiché abbiamo trovato molta sporcizia e una serie di alberi abbattuti che stanno alimentando le fiamme, tenendo conto anche delle alte temperature – dichiara Mauro Casinghini, Direttore della Protezione Civile Regione – domani (oggi, ndr) si cercherà di intervenire con attrezzature specifiche”.
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