Meno di un mese fa aveva rinunciato alla struttura protetta per non abbandonare il figlio violento, ma disabile, e ieri una settantenne di Sulmona è finita di nuovo in ospedale. Picchiata da quel figlio che non vuole abbandonare e che continua a maltrattarla.
Una lunga giornata iniziata con una segnalazione di una lite in piazza Tresca e continuata nella serata, quando i vicini di casa hanno notato la donna insanguinata e tumefatta, con il figlio, un 54enne già noto alle forze dell’ordine, che la avrebbe picchiata prendendola a pugni in auto e poi a casa.
L’intervento dell’ambulanza del 118 ha permesso che la donna venisse ricoverata all’ospedale di Sulmona con un trauma facciale e diverse escoriazioni sul volto. Ne avrà per qualche giorno, ma per il momento resta sotto osservazione nel nosocomio peligno.
Qui è stato portato anche il figlio a cui, probabilmente, verrà imposto un provvedimento sanitario. Di certo una situazione molto delicata, che potrebbe degenerare in danni più gravi e di cui, in qualche modo, qualcuno si deve fare carico.
Purtroppo chi deve intervenire si nasconde, nessuno interviene è più semplice non fare niente che salvare una donna da queste violenze ed aiutare un uomo che ha bisogno di strutture sanitarie per trattare la sua malattia in valle peligna siamo abbandonati 3 MONDO
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Quando finirà questa storia raccapricciante!
È possibile che nessuno prenda provvedimenti!?
Ormai la violenza e lo squallore la fanno da padrone in città
Esiste ancora il servizio sociale a Sulmona?
Le assistenti sociali sono tutte affaccendate? O sono le uniche che non conoscono il problema?
Poi si piange dopo che succede l’irreparabile
Ad una merda del genere bisogna solo gonfiarlo come una zampogna e continuare a gonfiarlo di botte anche quando è a terra solo che dopo i guai non li passa lui perché la legge non lo permette e va a finire che lo devi pure pagare, sta merda
Quando ragazzi disabili diventano uomini può accadere purtroppo che, nonostante tutto l’impegno famigliare, non si riescano a gestire sia nelle cure quotidiane, assistenziali che nella gestione di episodi violenti . Le istituzioni assenti, gli assistenti cambiano continuamente per via del tipo lavoro e della stretta delle cooperative straben pagate e cercano giustamente altre occupazioni, la carenza di medici psichiatrici Asl, le strutture assenti…quelle che ci sono in Valle Peligna o non sono adeguate per ragazzi/uomini under 65 con disabilità psico-fisica o sono solo per una categoria di disabilità e non sono accettati e “qualcuna” nonostante dovrebbe essere adibita a ciò, avendo anche preso molti contributi pubblici ad hoc per la sua realizzazione mirata alla disabilità, si è riconvertita “umma,umma” mixando disabili e persone over 65, tagliando di fatto posti letto a famiglie e ragazzi che ne hanno veramente tanto bisogno, anche per periodi brevi; per i gestori ovviamente va benissimo in quanto si affrancano la necessità di più personale specializzato sul tema disabilità e anche la difficoltà di gestione di persone con disabilità psico-fisiche gravi.
E le famiglie, già travolte, sono sempre sole.
Questo è.
Fermo restando che nel caso di specie diciamo non si tratta di un disabile nel vero senso della parola, se ho capito di chi si tratta, ma dello stesso soggetto che si esibisce in spogliarelli a tutte le ore.
Sul resto concordo. Sulmona, ma non credo solo Sulmona, non offre nulla per agevolare la vita di un disabile o di una persona anziana magari in carrozzina. Barriere architettoniche, corso colabrodo, anche L’ufficio del turismo all’annunziata non è accessibile, la stessa Annunziata non è accessibile. Mancano spesso i marciapiedi, e magari dove ci sono ci pensano automobilisti maleducati o permessi ai bar dati senza riflettere o senza controllo dell’occupazione. Ci riempiamo la bocca di turismo ma non facciamo nulla per i turisti e non facciamo nulla per i nostri concittadini più sfortunati. Ci sta gente che vive un isolamento perché bloccata in casa gente sola anziana e non, persone che se hanno una persona con una disabilità devono confidare solo sulle proprie corse e risorse, se le hanno. Tutto questo è vergognoso. La Casa santa dell’Annunziata cosa fa? È una fondazione con uno scopo sulla cui base ha ricevuto lasciti. Organizzare un servizio non di semplice centro anziani ma qualcosa di più moderno attuale è così complicato? Gli spazi ne abbiamo a profusione le risorse basta ingegnarsi cercando tra i bandi italiani ed europei. Ecco questo dovrebbe fare una amministrazione e se non lo fa una opposizione seria. E invece questi stanno a parlare da giorni di una cena mentre la gente non sa come fare ad affrontare queste difficoltà e le solitudini conseguenti. Altro che turisti tornate a pensare ai cittadini, tanto manco i turisti pensate