Lo smash ha preso in controtempo anche chi sul rettangolo tennistico vince e convince da anni. L’affidamento delle tensostrutture dell’Incoronata, negato dal Tar all’Asd Magneti Marelli in quanto “priva di esperienza triennale nella promozione ed organizzazione di percorsi di inserimento allo sport rivolti ad utenti diversamente abili” ha lasciato più di una perplessità. In particolare a chi, grazie al maestro Gianluca Lisi, è arrivato ad essere numero uno nazionale del wheelchair tennis: Antonio Cippo.
Le parole di Cippo, ora quarto nella classifica nazionale, sono contornate da sfumature di tristezza, rabbia e delusione. In particolare nei confronti delle istituzioni italiane “che hanno penalizzato chi lavora quotidianamente nell’ambito dello sport disabili con cuore, passione, dedizione e soprattutto senza scopo di lucro”.
“Maestro Gianluca Lisi (e Fedora Salvi) – scrive Cippo sulla propria pagina Facebook -, noi siamo con te, e ti ringraziamo per aver provato a metterci nelle migliori condizioni per portare avanti la nostra attività agonistica nel territorio peligno. Grazie a te continueremo a provarci, nonostante la consapevolezza che in altre città lo sport paralimpico di alto livello godrebbe di una più ampia considerazione, essendo esso stesso il miglior modo per fare promozione, inclusione e avvicinare allo sport un numero di persone con disabilità sempre maggiore. Noi continueremo il nostro lavoro a testa alta, grazie all’entusiasmo e la passione con cui lavoriamo che è la nostra più grande forza e che sta avvicinando a noi un numero sempre maggiore di atleti diversamente abili”.
L’affidamento delle due tensostrutture è stato revocato dal Tar lo scorso sabato. La sentenza ha premiato il ricorso del Tennis Club Abruzzo, in merito alla co-progettazione e gestione degli impianti. I giudici hanno così annullato la determina dello scorso 30 ottobre, con la quale il Comune di Sulmona che inquadrata come ente attuatore e partner funzionale all’attuazione del progetto esecutivo l’Asd Tennis Magneti Marelli. L’associazione sportiva peccherebbe di un requisito essenziale per la partecipazione al bando di gara: l’esperienza pluriennale con atleti disabili. Una beffa nella beffa, come già rimarcato, vedendo i risultati raggiunti dallo stesso Cippo e da Giulia Valdo, prima nel ranking femminile del wheelchair tennis italiano, e con un importante risultato agli ultimi BNL del Foro Italico.
Ci sarebbe, anzi c’è molto da approfondire su quanto accade ed è accaduto da quelle parti …
Seguita il tutto gratis nella zona incoronata…ma il Comune è obbligato ad affidare la struttura solo ed esclusivamente ad un soggetto? Consiglierei al Sig. Cippo che ha raggiunto traguardi importanti di rivolgersi al Comitato Paralimpico aggirando i cavilli del TAR per meriti sportivi