I lavori sono fermi da oltre sei mesi, tre dei quali in attesa del via libera del Comune al preventivo presentato per la rimozione dei fili e dei tubi sulla facciata. Perché Palazzo Mazara sia restituito dopo otto anni di chiusura con un minimo di decoro. Dal palazzo di fronte, quello di San Francesco dove sono gli uffici comunali, però, troppa fatica per dire un sì. Ad oggi il direttore dei lavori e la ditta affidataria dell’appalto, la MC costruzioni, attendono il via libera, con lo storico edificio che continua ad essere chiuso ed inaccessibile.
Il consolidamento dell’edificio è stato portato a termine, ma il palazzo, che ospitava gli uffici della presidenza del consiglio, del Centro regionale dei beni culturali (ei fu) e le location per matrimoni (terrazza e sala), resta chiuso e imballato nelle impalcature.
Né a dire che di quegli spazi non ci sia bisogno, perché è qui che dovrebbero andare almeno una parte dei servizi municipali in vista del trasferimento del Comune nelle scuole Masciangioli previsto a settembre.
E pensare che la richiesta avanzata a Enel e Telecom per l’interramento dei servizi, risale a settembre dello scorso anno. Quasi un anno passato senza risultati e con il cantiere, che doveva chiudere a dicembre, ancora bloccato.
Un’ordinaria storia di burocrazia, impassibile anche nel lavare i panni in casa propria. Che poi sarebbe la casa di tutti.
Niente di nuovo…
mi chiedo ma gli stipendi vengono pagati ai dipendenti comunali !?
Articolo ipotetico.
I lavori in corso sono attinenti interventi locali e non di consolidamento generale
Basti pensare al modesto importo di appalto, solo poco più di 350 Mila euro a fronte di oltre 3.000.000 necessari per un effettivo intervento di consolidamento e ristrutturazione.
Ergo, fili o tubi non sono motivi di ritardo.
Per una restituzione operativa e idonea occorrono fondi che ad oggi non sono presenti in bilancio.
Asserire quindi, che parte degli uffici comunali siano in attesa di trasferimento in quello stabile è un eresia.
Il Comune ha deliberato, da tempo, il trasferimento presso la Masciangioli e i primi passi ci saranno già a settembre per il sociale e la cultura.
Il trasferimento fu annunciato dall’allora assessore ai lavori pubblici nell’ aprile 2023 .sarebbe bello riproponeste l’annuncio e l’articolo
Storie di ordinaria sulmontinita’
Addummanet che fine hanno fatto le bici elettriche acquistate con fondi pubblici