Settantaquattromila euro per un posto in paradiso. Nel cimitero dove c’è la ressa per l’eterno riposo, ecco spuntare una cappella gentilizia che il Comune di Sulmona è pronto a cedere, con tanto di annuncio in albo pretorio. Una cappella di 4,25 metri x 5, il cui valore di partenza è di trentamila euro, a cui se ne dovranno aggiungere altri quarantaquattromila per la concessione settantacinquennale dell’area di sedime. Insomma, anche il trapasso è diventato un lusso per pochi.
Per aggiudicarsi il “biglietto” della nave comandata dal nocchiero Caronte, si avrà tempo fino alle ore 12 del prossimo 9 luglio. E’ questo il termine ultimo per presentare all’Ufficio Protocollo del Comune di Sulmona l’offerta finalizzata ad aggiudicarsi la cappella nel cimitero sulmonese.
L’aggiudicazione avverrà in favore del soggetto che avrà offerto il maggior prezzo su quello
posto a base di gara. In caso di parità tra due o più offerte si procederà ad estrazione a sorte. La palazzina verrà aggiudicata anche in caso di unica offerta. L’unico vincolo per ritenere valida l’offerta è che la somma sia pari, o superiore, al prezzo fissato a base d’asta.
Questo in attesa di capire a chi saranno destinati i trecentosettanta loculi comunali, ancora oggi inutilizzati. Anche perché, a distanza di un anno, non sono state date direttive da parte della Giunta su come assegnare gli spazi adibiti all'”eterno riposo”: se per Isee più basso, se per decesso di ultrasettantenni, o se semplicemente per chi esalerà per primo l’ultimo respiro. Una decisone sulla quale c’è poco da tergiversare. Numeri alla mano, Sulmona conta in media trecento dipartite l’anno e senza nuovi spazi nei quali ospitare i defunti l’ultimo “posto” sul traghetto di Caronte è quello dell’inumanazione.
Ma chi di voi ha detto a quella donna pettegola che me la sono aggiudicata io?
Lo dico perché ad un certo punto mi ha detto: “hai una bellissima cappella”.
Ma come l’ avrà saputo?