Nessun colpo di arma da fuoco ha causato la morte dell’orso, ritrovato sabato pomeriggio da un escursionista all’interno della Foresta Demaniale Regionale Chiarano-Sparvera, nei pressi dell’area da pic-nic, ai margini dell’area contigua del Parco, nel territorio di Scanno. Ad escludere l’uccisione per colpi di arma da fuoco è stato l’Ospedale Veterinario didattico universitario della Facoltà di Veterinaria di Teramo. La carcassa del plantigrado è stata sottoposta ad un esame radiologico.
Domani, invece, presso l’Istituto Zooprofilattico di Teramo, verrà effettuata la necroscopia sul corpo dell’orso, con annesso esame tossicologico. Nel ventaglio delle ipotesi figura anche quella dell’avvelenamento, attraverso bocconi contaminati. L’altra pista, al momento la più accreditata, è quella dell’uccisione causata da un altro esemplare di orso bruno marsicano. Sulla carcassa del plantigrado, infatti, sono state rinvenute ferite e segni di colluttazione che fanno pensare ad uno scontro con un animale di mole pari, se non superiore, a quella dell’orso rinvenuto nei pressi di Montagna Spaccata. D’Altronde è la stagione degli amori, e gli scontri sono frequenti le competizione fra orsi. Come scrive lo stesso Parco, nelle immediate vicinanze sono stati ritrovati numerosi ciuffi di pelo di orso, che sono stati repertati e raccolti per essere inviati all’ISPRA per l’analisi genetica.
Insomma, si cerca di scavare tra le cause che hanno portato alla morte dell’animale, lasciando aperta qualsiasi strada.
Vorrei chiedere alla redazione notizie sul
PROCESSO SUGLI APPALTI MONUMENTALI POST SISMA dell’Aquila e sulle condanne richieste dalla procura. Silenzio assoluto… 🙂
Ma come, nella notizia di ieri si parlava di avvelenamento e mo invece di lotta tra orsi come madre natura insegna? Sono confusa